Capitolo 27-Finalmente sveglia!

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Sentiva il cuore di Emma battere. La accarezzava dolcemente,poi decise che le avrebbe parlato.
"Piccola mia,sono tornato. Visto? Ti sei preoccupata tanto ma alla fine ce l'ho fatta. Il professore è stato arrestato all'ergastolo,mi ha aiutato un maresciallo,molto simpatico sai? Poi una volta arrivato qui mi hanno detto che ti sei mossa amore mio. È fantastico! Stai migliorando,continua così mia piccola guerriera. Presto potrai parlarmi anche tu e andremo a Londra,promesso!
Ho una sorpresa per te..."
Oliver sollevò il capo,prese la scintillante chiave dalla sua tasca e la mise tra le mani di Emma.
Poi si poggiò di nuovo nel suo petto.
"Ecco amore. Ho preso le tue cose ed anche la chiave,spero di averti fatto felice." Gli scesero due lacrime. Quando ad un certo punto si sentì accarezzare i capelli,così si voltò.
-Ciao amore mio.-disse Emma piangendo a dirotto,con voce molto bassa.
-C-ciao luce dei miei occhi.-disse Oliver piangendo anche lui.
Emma si è svegliata e lui si sentiva l'uomo più contento del mondo.
-Chiamo i dottori,tutti e arrivo.-disse Oliver asciugandosi le lacrime.
Emma lo guardò sorridendo,lo tirò a sé e gli diede un bacio,stavolta uno vero,che diceva proprio «mi manchi».
Oliver la guardò scioccato e impressionato allo stesso tempo.
Emma notò che il suo pene era eretto,così fece un piccolo sorriso.
-Sono passati 4 giorni e sono stati i più lunghi della mia vita,mi sei mancata piccola. Arrivo.-disse Oliver.
Uscì dalla stanza andando nel corridoio a chiamare i dottori. In un attimo furono lì.
-Oh,bene. Adesso dobbiamo farle dei controlli.-disse il dottore.
Oliver andò a chiamare la zia,July e Victoria.
Corsero tutti a salutarla ed abbracciarla;poi la portarono via per i controlli,sopratutto per vedere come andava il bacino.
Dopo 5 ore la riportarono in stanza.
-Quando potrà tornare a casa?-disse Oliver.
-Beh anche domani! La terremo solo oggi sotto osservazione. Poi verrò io due volte a settimana.-disse il dottore.
Emma sorrise era molto felice. Sua zia andò a parlarle e poi anche le sue amiche.
-Bentornata Emma.-disse July abbracciandola.
-Grazie July.-disse Emma.
-Quando ti sarai ripresa dobbiamo sfondarci di sushi ok?-disse July.
-Ma certo!-disse Emma.
-Ehm,ehm. Cos'è fate festa senza di me?-disse Victoria sorridendo.
-Ma ovvio. Vieni qui.-disse Emma sorridendo e aprendo le braccia. Victoria gli si fiondò addosso.
Oliver andò da lei quando non c'era più nessuno.
-Amore la chiave?-disse Oliver.
-È qui,in torno al mio collo.-disse Emma sorridendo.
-Andremo a Londra amore mio,appena avrai tutte le forze.-disse Oliver.
-Si amore. Molto presto.-disse Emma.
Oliver le sorrise,restò lì quella notte a dormire con lei.
L'indomani...
Toc toc.
-Avanti.-disse Emma.
Oliver si svegliò di colpo.
-Puoi andare Emma. Ti dò questi fogli che devi dare al tuo medico curante. Per via del bacino,dovrai stare un mese a letto senza muoverti e poi verrai a toglierti i punti.-disse il dottore.
-Ok grazie mille dottore.-disse Emma.
-L'ambulanza ti porterà a casa.-disse il dottore.
-Ok..-disse Emma.
I dottori la misero in una barella poi dentro l'ambulanza,Oliver salì con lei e andarono a casa insieme.
Arrivati davanti la villa c'erano le amiche di Emma e la zia.
La scesero portandola a letto. Poi dopo 2 ore circa andarono tutti via. Apparte Oliver.
-Questo mese passerà in fretta amore mio-disse Oliver.
Emma annuì.
-Allora amore raccontami tutto.-disse Emma.
Oliver cominciò a raccontarle ogni dettaglio anche dello sparo.
-Sei un folle Oliver! Davvero! Sei stato così...così imprudente!-disse Emma.
Lui l'abbracciò.
-È andato tutto bene,sono qui. Ma parliamo di te,cosa si prova a stare in coma?-disse Oliver.
-Beh,è una sensazione strana...non vedi,ma senti parlare,capisci. Stai dormendo e non riesci a svegliarti. Percepivo i vostri tocchi e le vostre emozioni. Tutto qui..-disse Emma.
-Q-q-uindi mi hai sentito?-disse Oliver.
-Certo tenerone mio! ahah-disse Emma.
Oliver diventò tutto rosso e abbassò lo sguardo.
Poi entrò la zia,che portava il pranzo a letto ad Emma.
-Finalmente pranzetti deliziosi!-disse Emma.
-Il tuo piatto preferito tesoro. Pasta alla carbonara e per secondo pollo panato. Ce anche un altro vasoietto per te Oliver.-disse la zia con un sorriso.
-Mmh buono.-dissero Emma ed Oliver ridendo.
-Per qualsiasi cosa sono giù. Mangia tutto.-disse la zia chiudendo la porta.
Cominciarono a mangiare ed una volta finito Emma si dovette coricare perché aveva dolore al bacino.
Oliver l'aiutò e poi si sedette accanto a lei.
-Ti va di parlare di quando sei stata al Centro?-disse Oliver.
-Ok. Allora: nel tempo che sono stata lì mi hanno torturata e mi hanno fatto stare male. Mi davano poco cibo,io stavo male quindi non mangiavo poi così tanto...-disse Emma.
-Ti ha toccato?-disse Oliver stringendo i pugni.
-Voleva farlo ma mi sono difesa,quindi no.-disse Emma abbassando lo sguardo.
Oliver l'abbracciò forte e lei ricambiò.
Si addormentarono vicini abbracciati l'uno con altro.



Un Ricordo Sbiadito.Where stories live. Discover now