Capitolo 34-La nuova vita di Emma.

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Emma ed Oliver arrivarono in hotel e decisero di mangiare hamburger.
Emma decise insieme ad Oliver di restare a Londra,perché perdersi questa meravigliosa vacanza?
La passarono bene,si erano divertiti molto e soprattutto non avevano dato peso a tutto il resto. Tornarono a casa ed Emma salutò la zia come sempre,non disse niente della gravidanza,decise che glielo avrebbe detto al terzo mese. Della casa le disse che non la trovò perché molto probabilmente l'avevano demolita. Non le disse la verità voleva vedere a che gioco stava giocando.
La sua vita era cambiata tanto: Oliver trovò lavoro presso una clinica, dove lo pagano bene,lei invece era a casa a non sforzarsi anche se voleva tanto lavorare. La zia infatti gli aveva chiesto come mai,e lei le rispose semplicemente "Non voglio lasciarti sola zia" una scusa ovviamente,adesso ad Emma,la zia,le stava sul cazzo. Comunque,Victoria e July quando lo seppero la guardarono a bocca aperta,ma da brave amiche capirono e l'appoggiarono,poi litigavano su chi doveva battezzarlo/a.
Quando tornò da Londra aspettò altri 3 giorni per andare a visitarsi,non ne aveva il coraggio. Poi si convinse e andò a farsi gli esami del sangue. Risultò positivo anche lì. Le diedero un foglio dove c'erano scritte una sfilza di visite da fare. Le uniche che le importavano erano l'ecografia morfologia dove avrebbe visto il sesso del bambino,e l'ecografia per sentire il battito del cuore. Menomale che si è laureata come dottoressa se no a chi avrebbe chiesto aiuto?
Cominciarono le nausee e le strane voglie,difficili da nascondere alla zia.
Passarono 3 mesi,Emma era al quarto mese di gravidanza,sentire il suo cuoricino è stato molto emozionante ma ancora di più sapere il sesso. È una femminuccia! Si decise a dirlo alla zia,la pancia non è evidente,ormai era ottobre faceva freddo e la nascondeva bene sotto i maglioni ma era il momento di dirlo. Quando glielo disse non la prese affatto bene,si arrabbiò parecchio soprattutto perché glielo nascose,poi le passò con il tempo.
Ora che Emma si era tolta questo peso dallo stomaco poteva tranquillamente prendere una casa con Oliver.
La scelsero bella,grande e con giardino. La zia per questa scelta pianse tantissimo,e va a trovare sempre Emma. È una brava casalinga,fa tutto lei anche se a volte si fa aiutare perché non vuole sforzarsi.
Victoria e July andavano sempre a trovarla anche se erano sopraffatte dal lavoro. Decisero alla fine che July debba battezzarla e Victoria farle da madrina per la cresima.
La gravidanza procedeva,tutto benissimo. Dovevano scegliere il nome, Emma ripeteva ad Oliver che lo avrebbe scelto solo nel momento del parto,ed Oliver le diceva che lei non poteva partire impreparata.
Sono passati 3 mesi, Emma è al settimo mese di gravidanza. Ormai manca poco alla nascita. Era però successo un imprevisto.
Emma doveva andare dal ginecologo quel giorno,ma partì per un parto urgente in un paese vicino Milano. Quindi,doveva andare in uno a pagamento. Oliver si prese il giorno libero e accompagnò Emma.
Era un posto diverso,c'erano stradine buie e case abbandonate.
-Oliver sicuro di non aver sbagliato indirizzo?-disse Emma.
-Si amore è qui. Perché tanta preoccupazione?-disse Oliver.
-Non lo so è un posto strano qui,credo di averlo già visto. È come se fossi già stata qui...-disse Emma.
Oliver la guardò.
-Ne sei sicura amore?-disse Oliver.
-Certo che si...-disse Emma.
-Ma è quasi ai confini di Milano,come fai ad essere già stata qui?-disse Oliver.
Emma non gli risposte,le cominciò a fare male la testa.
Ad un tratto...lei che piange,il fuoco,i pompieri le urla. Emma svenne. Era il suo ricordo sbiadito.
Oliver accostò,scosso ed impaurito allo stresso tempo.
-Emma! Emma-urlava Oliver.
Le buttò acqua in faccia.
Emma riprese i sensi.
-Che è successo?-disse Emma stordita.
-Sei svenuta. Tieni bevi questa.-disse Oliver.
-Cos'è?-disse Emma.
-Acqua e zucchero.-disse Oliver.
Emma annuì e poi la bevve.
-Ti senti male? Facciamola un altro giorno la visita.-disse Oliver.
-Non sto male amore,ho solo ricordato tutto.-disse Emma.
-In che senso?-disse Oliver.
-Nel senso che so,come mai ricordo così bene questo posto.-disse Emma.
Oliver la guardò diritta negli occhi,lei stava per piangere.
-Sono nata qui Oliver. È qui la mia vecchia casa.-disse Emma piangendo a dirotto.

Un Ricordo Sbiadito.Où les histoires vivent. Découvrez maintenant