Capitolo 32-Dispiacere e rabbia per Emma.

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Arrivarono in hotel,scesero dal taxi e andarono alla reception dando i documenti,così gli poterono dare la chiave della loro camera. Lasciarono le valige al facchino che le avrebbe portate sù in camera.
Salirono con l'ascensore e arrivarono nella loro camera. Oliver aprì ed Emma alla vista del letto corse e cominciò a saltarci sopra come una bambina. Oliver rideva come un matto e chiuse la porta alle sue spalle.
-Dai scendi amore.-disse Oliver.
-Perché? È così divertente!-disse Emma.
Oliver la prese in braccio e la coricò sul letto baciandola con passione.
Ad un tratto bussarono alla porta.
Toc toc.
Oliver si spostò di fretta ed andò verso la porta. Guardò attraverso lo spioncino e vide che era una cameriera con il carrello del pranzo.
-Chi è?-disse Emma a voce bassa.
-Adesso vedrai.-disse Oliver.
Aprì la porta.
-Good morning! I brought you lunch. From today on I will come to bring it morning and evening.-disse la cameriera sorridendo.
Oliver guardò Emma per capire cosa avesse detto, Emma alzò le spalle ridendo.
-Ehm...i don't speaker English.-disse Oliver.
-Non è un problema,parlo italiano. Dovevate vedere le vostre facce ahah.-disse la cameriera divertita.
Emma li guardava. Oliver non sapeva che dire.
-Comunque,io sono la vostra cameriera,quel telefono lì accanto al letto serve per qualsiasi cosa voi vogliate. Vi porterò pranzo e cena qui in camera,avete degli orari prestabiliti?-disse la cameriera con il block notes in mano.
Oliver guardò Emma.
-Ehm...no,la chiameremo noi quando potrà portarlo. Si può fare vero?-disse Emma accigliata.
-Certo! Signorina...?-disse la cameriera.
-Emma.-
-Un bellissimo nome. Chiamatemi quando finite che verrò a ritirare tutto.-disse la cameriera uscendo dalla porta.
Erano le 13.30 avevano molta fame.
Non si erano ancora guardati intorno,la camera era enorme c'era il letto a baldacchino matrimoniale,due comodini con bajour,un armadio a specchio molto grande,una TV di fronte al letto di 50 pollici,una mini libreria,un bagno enorme con vasca idromassaggio ed uno spazio per mangiare accanto alla enorme finestra con un tavolo e due sedie.
Oliver prese il carrello e mise tutto sul tavolo. C'era pasta al ragù e carne di vitello panato con contorno di patate gratinate. Era un hotel con cucina italiana per fortuna.
Dopo un ora finirono di mangiare,erano le 14.30,chiamarono la cameriera che portò via i piatti vuoti.
Si addormentarono un po',erano stanchi dal viaggio.
Si svegliarono alle 17.00 ed uscirono.
Andarono a vedere la Tower Bridge,il palazzo di Westminster e il Big Ben. Ormai era sera e Londra molto grande quindi l'avrebbero vista nei giorni seguenti.
Emma mentre visitavano tutti quei bellissimi posti, mise il navigatore sul suo iPhone per cercare la sua vecchia casa e capire a cosa servisse la chiave. Ma notò una cosa molto strana...sul navigatore non c'è nessuna traccia di "Via Givenchy numero 7".
Decise che ne avrebbe parlato con Oliver mentre che erano in taxi per tornare in hotel.
Erano le 21.00 il taxi arrivò e salirono. Emma si appoggiò alla spalla di Oliver.
-Amore ho inserito la via nel mio navigatore e non spunta nessuna "Via  Givenchy numero 7".-disse Emma triste.
-Amore non perdere le speranze,la troveremo.-disse Oliver.
-E se l'avessero demolita?-disse Emma.
-Tranquilla amore,se ce il municipio di Londra lo saprà.-disse Oliver.
Emma annuì. Si Oliver aveva ragione avrebbe guardato lì.
Arrivarono in hotel,salirono in camera ed ordinarono due pizze e coca-cola erano già le 22.00.
Iniziarono a mangiare le loro pizze.
-Amore ma ancora niente ciclo?-disse Oliver.
-No amore ho un ritardo di 4 giorni...-disse Emma.
Ad Oliver un brivido gli percorse lungo la schiena,pensò a quella volta che avevano fatto l'amore e c'era quel liquido.
-...ma sono tranquilla perché so che abbiamo sempre usato precauzioni. Giusto?-continuò Emma.
-S-si certo amore,giusto. Per essere più sicuri non potremmo fare un test di gravidanza?-disse Oliver.
-Oliver...che stai dicendo?! Vuoi dire che non ne sei sicuro?-disse Emma.
-Io...beh..ecco...-disse Oliver.
-Oliver parla! Che cosa hai fatto?-disse Emma.
Oliver ci pensò un attimo. Decise che glielo avrebbe raccontato.
-Quella volta che abbiamo fatto l'amore a casa mia,la sera prima della tua laurea,io sono venuto dentro di te,poi ho visto...un liquido ecco. Ma il preservativo sembrava intero.-disse Oliver.
Emma restò scioccata ed era molto arrabbiata.
-Tu hai aspettato fino ad oggi per dirmelo? Stai scherzando! Oliver è una cosa importante.-disse Emma alzando la voce.
-Stai tranquilla sono sicuro che non sei incinta...ma per essere più sicuri domani facciamo il test.-disse Oliver.
Emma lo guardò e senza dire niente si alzò dalla tavola lasciando metà della sua pizza e dirigendosi verso il letto; poi indossò il pigiama e si mise sotto le lenzuola con la chiave stretta tra le mani a piangere. Era la prima volta che litigava con Oliver.

Un Ricordo Sbiadito.Where stories live. Discover now