Capitolo 25-Una stanza enorme.

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-Senti,Jack è inutile che continuiamo a cercare di aprire questa merda di biblioteca dandole sprangate. Ci sarà un modo.-disse Oliver.
Ad un tratto sentirono dei passi avvicinarsi allo studio,così si nascosero: Jack dietro la tenda della finestra ed Oliver sotto la scrivania.
La porta si aprì ed era il professore con l'aria soddisfatta,in bocca la sua sigaretta. Era nudo,aveva solo con un camice bianco sbottonato e il cazzo moscio che gli penzolava.
Oliver voleva tanto stritolarlo,tagliare il suo cazzo pezzo per pezzo,farlo soffrire a quel pedofilo merdoso. Aveva sicuramente violentato qualche ragazza o donna.
Si diresse verso la scrivania, e si sedette nella sua poltrona di pelle.
Oliver quindi si spostò non voleva certo farsi scoprire.
Dopo aver finito la sua sigaretta si alzò e andò verso l'armadietto per prendere i suoi vestiti.
Quello era il momento giusto. Oliver doveva agire.
Uscì da sotto la scrivania,senza fare rumore prese il vaso di vetro che era poggiato su essa, e si avvicinò al professore piano,mentre si stava allacciando la cintura dei pantaloni Oliver gli spaccò in testa il vaso di vetro e lui svenì.
-Jack,vieni,muoviti!-disse Oliver.
Jack uscì da dietro la tenda e corse verso Oliver.
-Dobbiamo legarlo.-disse Oliver.
Jack annuì,uscì dalla stanza ed entrò nel magazzino dove il professore teneva tutto il necessario per far fuori i dipendenti e i pazienti. Prese un fazzoletto di stoffa ed una corda.
Rietrò nello studio e portò le cose ad Oliver.
-Ok aiutami a sollevarlo.-disse Oliver.
Lo sollevarono e lo misero sulla poltrona. Lo legarono e il fazzoletto glielo attaccarono in torno alla bocca, per evitare che una volta sveglio gridasse.
-Ben fatto!-disse Jack.
-Ritorniamo a noi...spostiamo tutti i libri della biblioteca magari si apre così.-disse Oliver.
Cominciarono a buttare giù tutti i libri e una volta vuota controllarono tutti gli angoli ma non videro niente.
-Sei sicuro entrasse dietro la biblioteca vero?-disse Oliver.
-Si ne sono certo...-disse Jack.
Si misero a pensare e ad un certo punto Oliver si diresse verso dei cassetti.
-Aiutami,apriamoli tutti magari ce qualche leva nascosta.-disse Oliver.
Jack annuì e andò ad aiutarlo.
I cassetti erano tutti completamente vuoti e non c'era niente.
Oliver ormai stanco e sconfitto si sedette su uno sgabello piccolo e rosso in un angolino. Appena ci si poggiò,si sentì un rumore,così si guardarono in torno. La biblioteca si era aperta!
-È fantastico. Entriamo!-disse Jack.
Oliver si sentì sollevato,finalmente ci era riuscito.
-Jack tu rimani qui. Entro io,prendo le cose che mi servono ed esco. Tu farai la guardia al professore e se vengono altri. Adesso quando io entrerò,tu chiuderai la biblioteca,sarò io a bussare quando dovrai aprirla.-disse Oliver.
-Va bene,ma sta attento.-disse Jack.
Si strinsero la mano in segno di saluto e Jack chiuse la biblioteca; poi si sedette aspettando il segnale di Oliver.
Appena entrato Oliver vide un sacco di cose,la stanza era enorme,vista da fuori nessuno poteva immaginarsi un posto così. Come avrebbe fatto a trovare la chiave?
Si mise a cercare sperando di trovarla subito,non sapeva quanto tempo aveva.
Vide cose sparse,degli sportelli,tanti mobili con i cassetti che quasi scoppiavano essendo troppo pieni e dei cassetti piccoli,con dei numeri,forse era in uno di quelli?
Cominciò ad aprirli tutti.
Poi aprì il cassetto numero 913 e la vide. La chiave era lì davanti a lui,scintillante più che mai. C'era anche il telefono e gli orecchini.
Prese tutto e nell'attimo che li toccò cominciò a suonare un allarme.
-Oh merda!-disse Oliver.


Un Ricordo Sbiadito.Where stories live. Discover now