Capitolo 11-La confessione ad Oliver...

73 8 5
                                    

Appena finito di mangiare salirono in macchina e la portò in centro per fare due passi.
-Ti sei divertita non è vero?-disse Oliver.
-Si molto.-disse Emma.
-Adesso shopping forza!-disse Oliver.
-Tu sei matto!-disse Emma ridendo.
-No davvero,entra in uno dei negozi e scegli qualcosa,pago io.-disse Oliver.
Emma non lo fece,si rifiutò facendo cenno con la testa.
-Ok allora comprerò io qualcosa che mi piace per te!-disse Oliver.
La prese per mano e correndo come due bambini entrarono in un negozio.
Oliver scelse per lei un pellicciotto bianco lungo ed un vestitino nero attillato con scollo a cuore. Glieli fece provare e le stavano molto bene. Li comprò.
-Grazie,ma non dovevi...-disse Emma.
-Oh invece si. Tutto per la mia bellissima.-disse Oliver.
Emma sorrise e lui ricambiò. Poi Emma si fermò di colpo e pensò.
-Ma se partissimo?-disse Emma.
Oliver la guardò sbalordito.
-Per dove?-disse Oliver.
-Vieni,ti devo dire un paio di cose...-disse Emma.
Cominciò a raccontargli degli incubi,del ricordo e della chiave. Dei genitori glielo aveva raccontato nel pomeriggio.
-Perché ti sei tenuto tutto dentro fin ora?-disse Oliver.
-Non mi piace raccontarlo,sapeva tutto solo July.-disse Emma.
Oliver gli strinse la mano e la guardava intensamente.
-Tranquilla adesso sei al sicuro.-disse Oliver baciandole la mano.
Emma lo abbracciò.
-Se vuoi partire allora partiremo,ti accompagnerò io.-disse Oliver.
Emma sorrise.
Erano le 20.00 ed Oliver accompagnò Emma a casa.
Arrivarono si salutarono ed Emma entrò. Decise che lo avrebbe detto alla zia.
-Ciao tesoro giusto in tempo per la cena.-disse la zia.
-Ciao zia.-disse Emma.
Si seddette a tavola.
-Ancora qualche minuto e lo spezzatino è pronto.-disse la zia.
-Zia devo parlarti...-disse Emma in tono cupo.
-Oddio Emma che succede?-disse la zia.
-Beh ecco,io..voglio partire!-disse Emma.
-Mi hai fatto preoccupare! Bene...dove vuoi andare?-disse la zia.
-A Londra,con Oliver.-disse Emma.
-Non dirmi che è per quella storia dei tuoi genitori vero?-disse la zia.
-Beh si,voglio vedere la mia vecchia casa.-disse Emma.
-Ormai sono morti Emma! Non puoi cambiare il passato non sai nemmeno se quella casa esiste ancora!-disse la zia alzando il tono di voce.
-Ma io..io voglio provarci! Oliver mi aiuterà.-disse Emma.
-Niente ma. Tu non vai da nessuna parte. Hai solo 19 anni e tu ed Oliver vi siete fidanzati da poco.-disse la zia.
-Ti prego zia,per favore-disse Emma implorandola.
-Ho detto di no,tu devi studiare e laurearti!-disse la zia urlando.
Emma si alzò dal tavolo in lacrime e corse via in camera sua,non volle nemmeno mangiare.
Si buttò nel letto per la disperazione a piangere non sapeva come fare. Quella chiave...e se avesse aperto la casa? O qualcos'altro? Perché sua zia non approvava? Era davvero per gli studi?
"Emma calmati non pensare cose strane,la zia ti vuole bene..." disse a se stessa.
Non importa,avrebbe finito gli studi tra un anno e a 20 anni sarebbe partita per trovare quella casa.

Un Ricordo Sbiadito.Where stories live. Discover now