Capitolo 12

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Lux Blaike.

Capitolo 12

Raggiunsi la cucina qualche minuto dopo. Avevo indossato un paio di jeans e una maglietta sportiva, completando il tutto con un paio di nike. Semplice e molto da me. Faye invece era molto più trasgressiva, anche da piccola. Non si vergognava mai di nulla. Cacciai quel pensiero dalla mia mente, quando notai Harry seduto sul ripiano della cucina a bere una tazza di caffè, e a mangiare dei biscotti. Era tremendamente bello e così giovane che per un attimo ebbi l'impressione che qualcuno gli avesse rubato degli attimi importanti della sua adolescenza, tipo la ribellione o fare ciò che i genitori obbligavano a non fare. Ad esempio i miei non volevono che stessi seduta come Harry in questo momento. Dovevo sempre essere la figlia perfetta, ordinata ed educata che tutti si aspettavano. Avevo un peso enorme da portare sulle spalle, soprattutto perché quando mi guardavano sapevo che Faye era nei miei occhi. Era terribile, ecco perché appena compii 18 anni andai all'università e mi trovai uno stage di lavoro. Dovevo stare il più lontano possibile da loro e tutta quella situazione soffocante. Faye era sempre lì. A casa, nelle foto appese alle pareti, in camera mia, nell'aria. Era semplicemente troppo, anche perché sapevo che i miei genitori incolpavano me per la sua morte. Lo leggevo nei loro occhi, sempre. E faceva male, male da morire.

《Scusa, avevo fame.》Harry mi sorrise e fece spallucce per scusarsi. I miei pensieri ritornano a chiudersi dietro quella porta del mio cervello che avevo aperto e poi chiuso a chiave per la millesima volta.

《Tranquillo.》risposi sedendomi su una sedia di fronte a lui.

《Non mangi?》si accigliò, e scese dal ripiano, avvicinandosi pericolosamente a me. Per fortuna era vestito con pantaloni della tuta e una maglia che non era solito indossare a parte giacca e cravatta, credo. Si stava lasciando andare, qui con me. Mi irrigidii subito, e scossi la testa. Non avevo appetito.

《Ci sono dei Muffin lì.》indicò il contenitore in vetro, e io lo alzai senza pensarci. Aveva ragione. C'erano dei muffin al cioccolato deliziosi. Come potevo rifiutarli? Erano meravigliosi d'aspetto, figuriamoci il sapore.

《Hai bisogno di mangiare qualcosa, Lux. Solo un morso, dai.》Wow. Harry non era autoritario. Il suo tono era anzi premuroso e dolce. Che era successo all'Harry scorbutico che avevo conosciuto?

《Solo uno.》lo avvertii divertita. Presi un muffin e gli diedi un morso. Che delizia. Era troppo buono. Harry annuì e mi sorrise.

《Lo sapevo che ti sarebbero piaciuti.》ammiccò con il suo sguardo magnetico e predatore. Non aveva ancora mollato la sua preda, e riuscivo a capirlo. Si stava trattenendo per paura che io potessi andarmene come avevo detto.

Dan entrò nella stanza di tutta fretta e con un'espressione preoccupata in viso. Sembrava davvero agitato, e non potevo che dargli ragione. Anche io lo sarei stata se qualcosa non fosse andato bene come aveva previsto il mio capo egoista e severo.

《Signor Styles, c'è suo padre. Non sono riuscito a fermarlo.》Harry smise di respirare un secondo, scioccato da quella notizia. C'era qualcosa nel suo sguardo che non mi convinceva. Aveva sicuramente dei problemi con suo padre, era ovvio. Dan abbassò lo sguardo prima che un signore alto, snello e di classe, entrasse dalla porta. Sorrise per un attimo, poi vide me e un cipiglio spuntò sul suo viso perfetto e contornato con pochissime rughe.

《Oh, scusami figliolo. Non sapevo avessi compagnia.》disse, serio. Harry lo guardò furioso, e fece un passo in avanti. Istintivamente mi alzai e mi misi al suo fianco, lasciando il muffin meraviglioso sul tavolo. Suo padre non mi piaceva, incuteva timore e terrore.

《Che ci fai qui?》sputò velenoso Harry. Lo guardai per un momento e vidi solo un viso rosso per la rabbia. Teneva i pugni serrati e vidi le sue nocche diventare bianche. Era evidentemente scosso e infastidito dalla presenza di suo padre.

Lux Blaike.Where stories live. Discover now