Capitolo 45

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Lux Blaike

Capitolo 45 (Ultimo)

L'ufficio di Harry era situato in uno dei grattacieli più alti di Houston. Potevo amminare tutta la città in una vista mozzafiato. La sua scrivania al centro dell'enorme stanza ospitava una vasta gamma di aggeggi elettronici. In fondo era lui l'ideatore degli oggetti più tecnologici del mondo. Era la prima volta che lo vedevo al lavoro, e in un ambiente diverso dal solito. Aveva deciso di trasferire la sede della sua società ad Houston, ed in pochi giorni era tutto pronto. Voleva stare vicino alla sua famiglia, e c'era riuscito. Mackenzie era felice di andare a scuola e vedere Harry tutti i giorni tornare a casa e fare i compiti con lei. Lei era effettivamente nostra figlia e mai nessuno l'avrebbe portata via. Ben Wilson era ritornato da sua moglie, aveva salutato i propri figli ed era andato via. Non avevamo più notizie di lui, e Mackenzie non aveva più chiesto di suo padre. Era rimasta traumatizzata a parer mio, ed Harry era d'accordo con me. Ne aveva passate troppe, ed io volevo solo il meglio per mia figlia. Già, mia figlia. Era strano dirlo perché non era ancora diventata realmente una madre, ma lo ero per lei, in modo figurativo o meno, ero una madre. La madre di Mackenzie Blaike Styles. Harry aveva pensato che fosse bello darle due cognomi per farla sentire ancora più speciale, ed io non potevo che essere più orgogliosa di così. Era pazzesco! La piccola Mack era un angelo caduto dal cielo. Aveva sistemato ogni cosa.

《Vi piace?》domandò Harry, mentre raggiunse la finestra grandissima in cui potevamo ammirare l'intera città. Mackenzie lasciò andare la mia mano e raggiunse Harry.

《È stupendo, papà!》dovevo ancora abituarmi a questa situazione..e a Mackenzie che ci chiamava mamma e papà. Era sempre emozionante sentirselo dire con quella vocina piccola e dolce.

《Potrai venire tutte le volte che vorrai insieme a mamma, c'è tantissimo spazio!》esclamò, contento.

《Sì, papà ha già pensato a tutto.》risposi, serena. Finalmente tutto aveva preso la piega giusta.

《Bene, adesso devo andare ad Austin, quindi fate le brave, mi raccomando!》ci informò. Era evidentemente triste all'idea di lasciarci e separarsi da noi.

《Non possiamo venire con te?》proposi, cercando di tirare su' di morale entrambi.

《No, manco solo poche ore. Prendo la macchina e stasera sono da voi.》

《Dan sarà con te?》chiesi, osservando Mackenzie correre per tutto l'ufficio.

《Preferisco che stia con voi, sarò più tranquillo mentre sono via.》Annuii, facendogli mezzo sorriso. Sapevamo tutti com'era protettivo Harry nei miei confronti, e questa sua ossessione si era accentuata con l'arrivo di Mackenzie. Ma in fondo, voleva solo che la sua famiglia fosse al sicuro. Era una cosa dolce, e mi faceva tanto impazzire. Mi avvicinai a lui, e automaticamente mi abbracciò, e le nostre labbra iniziarono ad attrarsi e scontrarsi, così come la sera scorsa, e la nostra prima notte di nozze. Era stato paradisiaco? Ma che dico! Stellare, senza fiato. Non potrò mai dimenticare Mackenzie urlare dall'altra stanza "Perché la mamma si lamenta?" Ed Harry aveva riso "La mamma non si sta lamentando, è solo sonnambula, piccola Mack. Ritorna a dormire." Aveva risposto Harry. "Cosa vuol dire?" Aveva chiesto poi. "Parla nel sonno, Mack. Dovrai abituarti come ho fatto io!" Ed io ero scoppiata a ridere nella maniera più assurda. "Oh, Okay." Era stata la notte più pazzesca di sempre.

《Ti amo, Harry.》dissi semplicemente.

《Ti amo anche io, Lux.》rispose felice 《Torno presto, non riesco a stare senza di te.》Annuii, lasciando un ultimo bacio sulle sue labbra. Presi la piccola Mackenzie e tornammo a casa con Dan, mentre Harry partì per Austin. Era tutto più vuoto senza di lui, e anche se per poche ore, quando stava fuori ero in ansia e volevo solo che tornasse al più presto a casa. Mi manca, mi mancava da morire. Anche Mackenzie sentiva la sua mancanza, ma cercavo di colmarla giocando con lei, portandola ad un parco qui vicino o a prendere un gelato. Cercavo in tutti i modi di distrarre me e lei. A volte ci riuscivo, a volte meno, ma quando la mancanza si faceva sentire gli mandavo un messaggio o lo chiamavo, e lui rispondeva subito. Proprio come ora. Era un giorno strano, particolarmente e terribilmente malinconico. Mai avevo sentito la sua assenza come ora. Dovevo sentire la sua voce, e sarei stata più tranquilla. Dopo un paio di ore composi il suo numero per chiedergli a che punto era, o se si trovava già ad Austin. Il telefono squillò molte volte, e alla fine lo prese.

《Harry..》sospirai, cercando di contenere l'entusiasmo.

《Mi scusi, lei è una parente di Harry Styles?》quella voce, così fredda e distante mi fece tremare. Era successo qualcosa ad Harry?

《Sì..sono sua moglie.》sussurrai appena, spaventata.

《Mr Styles ha avuto un incidente stradale, è ricoverato all'ospedale di Austin. La prego di venire al più presto, la situazione è più grave del previsto.》Incidente? Ospedale? Grave? La chiamata durò ancora altri minuti. Harry Styles era in coma. Il mondo mi era crollato addosso.

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A domani con l'EPILOGO.

Lux Blaike.Where stories live. Discover now