CAPITOLO 17: Nero Come Quel Lupo

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Eccomi!
Innanzitutto, scusatemi per la lunghissima assenza. Ho avuto mille impegni, non avevo il tempo né la testa per scrivere (sì, non si direbbe... ma, ahimè, la mia vita non è solo trash e Tennent's all night long🤣).
Mi siete mancate, come la Volpina sciroccata e lo Zar strappamutande. Quindi, come direbbe Adrianone Pappalardo: RICOMINCIAAAAMOOOOO.

Piccolo riassunto: Selvaggia e Sergej, dopo essere fuggiti dalla Tana dei Cani, si sono sono nascosti al Bagno Sociale.
Li, dopo aver parlato un po' di più sulla loro vita, famiglia e passato, decidono di tuffarsi nella Laguna al chiaro di luna (che fa pure rima).
E già... é scattato il bacio superhot e, soprattutto, sono state pronunciate parole indelebili forever: Sergej ha detto 'Ti Amo" alla sua Sel, facendole promettere di restare con lui.

E ora, adesso... beh, è domenica.
Il giorno del matrimonio di una Valeria Marini al Principe di Piemonte.

Ma, non solo.

Perché è il giorno del meeting degli uomini più potenti sulla Terra: è il giorno del G8.

***

«Me l'ha detto. Sì. Me l'ha detto. Me l'ha detto guardandomi negli occhi, nel cuore della Laguna. Me l'ha detto prima di baciarmi, prima di quel lunghissimo bacio. E che bacio... non pensavo si potesse baciare così, come un dio, come un'opera d'arte. E me l'ha detto ancora. Sì, quando mi ha accompagnato a casa. Poco prima di salutarmi, prima di andare via in sella alla moto. Me l'ha detto ancora, ancora e ancora. Mi ha detto 'ti amo'. E se due parole possono cambiare la vita... lui non l'ha fatto. Non ha cambiato niente... perché lui, la mia vita, se l'è presa...»

«Ma la passera solitaria non te l'ha zifonata, Selvaggina... quella no, non te l'ha presa.»

"Che stronzo, oh! Mi fa salire l'omofobia come quel tizio nero del Grande Fratello!"

Corrugo la fronte e, magicamente, i miei occhietti verdi diventano due fessure sottili che manco Nagini prima di prendere a testate Piton per regalarmi uno dei tanti MaiUnaGioia della mia vita.

Drizzo la schiena, mi sporgo in avanti dai sedili posteriori della macchina, puntando lo sguardo verso lo specchietto retrovisore della 500 scassata per fulminare le pupille di Mirko il quale, senza intoppi, fa correre le ruote sull'asfalto cocente nella prima domenica di agosto.

«Mirko, sei un insensibile!» rispondo, sentendomi Gianluigi Buffon. «Ma non mi avevi detto, proprio tu, che non dovevo pensare solo al sesso? Che Sergej mi piace davvero? Che ciò che conta sono i sentimenti... il colpo di fulmine?!» parto con l'accusa in stile PM da Un Giorno in Pretura. «E mi ha detto che mi ama! MI AMA! E pure io, lo amo...» la mia voce torna mielosa come un Oreo imburrato di Nutella.

«E che siete innamorati come due piccioni assatanati, lo sappiamo bene, visto che ce l'hai ripetuto già ventordici volte!» risponde il mio migliore amico, senza smettere di fissare la strada. «Però si vede non vedi l'ora di trafugargli il bisteccone, eh! Ti è rimasta la voglia umidiccia. E no, non parlo dell'aquitrino della Laguna, Sel!»

COLPO DI STATO Where stories live. Discover now