ripenso incessantemente a quel pomeriggio

362 18 3
                                    

Con Jace lontano la mia mente é in subbuglio. Dovevo continuare a resistere a Magnus o semplicemente lasciarmi andare e quello che succede succede? Il problema é che é contro la legge...se mi scoprono non voglio pensare alle conseguenze. Se capitasse solo una volta forse mi manderebbero un richiamo e dovrò lasciarlo. E se mi affeziono? E se mi accorgo di amarlo? Farebbe male come ingoiare tanti piccole schegge di vetro. Di Magnus Bane posso seriamente innamorarmi?

Prendo il cellulare e trovo dei messaggi. Sono tutti suoi:

-Alexander so di averti spaventato mi dispiace. Ma voglio vederti ancora. So che ti manco anch'io. Ho cominciato con il piede sbagliato, dammi un'altra occasione

Oh Magnus io te la darei a braccia aperte, ma non posso.

-ehi, Alexander, ti prego. Ti penso. Mi hai lasciato il tuo odore addosso...e voglio un confronto con te. Io non voglio un rapporto di solo sesso con te. Tu mi piaci Alexander e non rinuncio a te...e tu? Tu puoi rinunciare a me?

Posso rinunciare a Magnus? No...lui è qualcosa di magico e speciale. Prendo il cellulare. Basta mi lascio andare, ma solo questa volta.

Gli rispondo: va bene, aspettami. Il tempo di una doccia e di vestirmi e arrivo

-ti aspetto impazientemente

Mi vado a lavare cercando di non pensare a lui, ma era praticamente era impossibile. Sotto il getto dell'acqua immaginavo le sue labbra e le sue mani su di me.

Devo scrollarmi e distogliere la mia attenzione. Ma ormai la mia erezione premeva e reclamava quello che io non avevo il coraggio di ammettere. Magnus...diamine cosa mi fai. Risolvo la cosa, mi vesto e vado da Magnus.

Appena arrivo lui mi apre la porta:«Benvenuto Alexander. Come stai?»

Lo guardo. Se potessi esprimermi liberamente aprirei la bocca guardando quella scollatura che gli risaltava i pettorali perfetti e dava un accenno ai suoi addominali. Come vorrei baciargli ogni centimetro di pelle. Ha una pelle color caramello così bella...

Mi devo scrollare per potergli rispondere:«Vuoi una risposta sincera o quella che dico un po'a tutti?»

«Voglio la verità...tutta la verità»

«Sono molto confuso e...mi sento senza un pezzo»

Lui mi abbraccia:«Aspetterò Alexander. Ho tutto il tempo che ti serve. Ma vieni parlami di cosa senti»

Mi siedo con lui sul divano e gli parlo liberamente di come mi senta frustrato perché non posso emergere, le domande continue di mamma affinché mi trovi una ragazza, mia sorella che insiste a inseguire la mia felicità, gli racconto di Jace...del mio rapporto con lui e quanto sia arrabbiato con mia madre perché l'ha mandato via. Il tutto accompagnato da diversi bicchieri di alcolici che non conosco. Mi ritrovo anche a dire quanto vorrei essere come mia sorella Isabelle: innamorarmi, prendermi il mio innamorato e vivere la notte di passione più bella della mia vita e vivere davvero come lei.

Magnus mi guarda accigliato:«Aspetta, un secondo...non capisco Alexander. Tu invidi tua sorella perché si fa chi vuole?»

«Almeno lei è libera io non lo sono» dico ubriaco.

«Sei con un libertino Alexander ho fatto per anni questa vita. Prima di incontrare uno come te»

«E com'è?»

«Fantastico sesso...ma niente che avrei se sfiorassi le tue labbra»mi accarezza le labbra con il pollice smaltato di nero. Santo l'angelo che voglia di baciarlo. Lui continua scendendo con le dita su di me:«il tuo collo che si tenderebbe sotto le mie labbra, magari seguito dai tuoi mugulii di approvazione e se sono gemiti ancor meglio», mi accarezza il petto:«Alexander il tuo cuore»mi guarda ed io guardo lui rapito e si lo sto facendo fare. Non lo fermerò questa volta e lui continua a parlare:«Il tuo petto che si alza e si abbassa freneticamente sotto le mie dita», appena lo dice reagisco esattamente così e scende sui miei addominali:«Mmm siamo messi bene Shadowhunters»ridiamo insieme e lui continua:«Questi te li bacerei centimetro dopo centimetro sentendoti ansimare e chiedermi di più...ed io ti chiederei se sei sicuro ed allora resta a te la scelta»mi guarda intensamente negli occhi.

Mi sto perdendo e mi sento così leggero. Non voglio fermarlo, solo questa volta mi ripeto nella mia testa:«Ti prego fallo»dico trattenendo i gemiti e mordendomi le labbra.

«Lo vuoi davvero Alexander...io...ti amo...non voglio che tu ti penta o che io debba rubarti un momento che vorresti vivere con il tuo innamorato. Io ho molti secoli alle spalle ma non ho mai provato qualcosa di così forte come da quando ti ho visto»mi stava aprendo il suo cuore. Lui mi amava! Perché?! Cos'ho di così speciale?

«Magnus, sono uno Shadowhunters, noi ci innamoriamo solo una volta e... quando capita è per sempre. E io penso di essermi abbrustolito per bene», rido:«Io lo voglio. Io ti voglio»

Mi guarda stupito:«Non ti bacerò Alexander, voglio che tu sia lucido quando me lo darai»

Annuisco accondiscendente. Mi bacia il collo ed io mugulo ad occhi chiusi trattenendo il fiato. Le sue labbra calde sul mio collo. Era meglio dell'immaginazione. Mi accarezza la nuca facendomi un succhiotto ed io gemo buttando la testa all'indietro.

Magnus sorride gongolante. Mi tolse la maglia stringendomi a lui. Sentivo i nostri corpi vicinissimi. I nostri valori uniti e le nostre intimità sfiorarsi dandomi i brividi di piacere ovunque:«Puoi fermarmi quando vuoi»sussurro.

Mi bacia il petto seguendo le linee Delle mie rune e dei miei muscoli. Fosse stata una lezione di anatomia sarebbe stata la più bella del mondo. Ansimo forte quando mi stuzzica i capezzoli.

Mi guarda con qualcosa cambiato nei suoi occhi: forse era passione.

«Dio come sei bello Alexander»mi sussurra baciandomi gli addominali stuzzicandomi la v che portava al mio inguine che gli va incontro senza che io riesca a impedirglielo. Gemo fortissimo e mi rendo conto di essere venuto.

Arrossisco fino alla punta del naso, ma Magnus mi tranquillizza accarezzandomi il viso e mi bacia la guancia. Mi aiuta a togliergli la maglia. Mi guida le mani per accarezzarlo e io lo sento caldo sotto le dita. Lo guardo estasiato mentre si gode le mie dolci carezze.

Le mie mani scendono ai suoi fianchi e li attiro contro di me. La sua erezione preme contro il mio sedere e gemiamo insieme.

«Alexander no...»si alza e mi da un dolce bacio sulla fronte lasciandomi dormire. Lui si addormenta in un divano accanto al mio.

città di cenere secondo Alexander Gideon LightwoodWhere stories live. Discover now