Un sogno...come te

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Non avevo molto tempo per riposare. Dopo tutto c'era una guerra in corso. Ma io mi sentivo così stanco nonostante portassi per restare lucido e tenere gli occhi aperti.
Il mio tentativo non funzionava molto bene dovevo dire.
"Forza Alec non puoi perdere conoscenza proprio adesso!" continuavo a ripetermelo come un mantra. Dovevo svegliarmi adesso l'avrei fatto. Avanti un occhio e poi l'altro. Potevo farcela.
E invece no. Mi addormentai e... Magnus!
Magnus era lì, davanti a me, io non sapevo se abbracciarlo o avvicinarlo semplicemente. Lui mi abbracciò e mi disse:«Io ti amo Alexander Gideon Lightwood»
Stringevo forte tra le mie mani il mio infallibile arco con la freccia incoccata. «Siamo in mezzo a una guerra»
«Mi dispiace Alexander non me ne andrò fin quando non mi avrai detto quello che provi per me»
«Magnus non possiamo»lo guardo negli occhi
«Tu vuoi le mie labbra. Ma il tuo cuore cosa vuole?»
«Sei beo come un sogno Magnus»
«Oh si lo so»si avvicinò a me e le nostre labbra si uniscono dolcemente
«Verrò a cercarti, ovunque tu sia»
«Io credo in te Alexander»
«e io in te Magnus»
Ci baciamo intensamente. Io lo stringo contro di me. Magnus sapeva di lucidalabbra alla ciliegia e l'odore di sandalo.
«Magnus Bane...io...io...»
«Tu cosa Alexander?»
«Io credo di amarti»lo guardo titubante mentre riprendevamo a baciarci con foga ma solo per dirci quanto ci amavamo realmente.
Sì io amo Magnus Bane. Amo le sue labbra, amo i suoi occhi da gatto, amo il suo modo gentile di accarezzarmi, amo il suo modo di farmi provare emozioni mai provate prima e ancor di più amo tutto quello che rappresenta Magnus Bane.
In quel bacio capisco che devo svegliarmi per lui, per dirgli che lo amo, che anche se per la legge è sbagliata, per me lui non lo è. Io voglio solo lui accanto a me.
Si, devo prendere il coraggio a due mani e dirglielo.
Schiudo le mie labbra lasciandolo entrare nella mia dolcemente. È la sensazione più calmante di questo mondo meglio di mille massaggi, di mille libri e di mille camomille.
Le nostre lingue, lente, si cercano dolcemente esplorandosi. Non mi sarei mai voluto staccare da lì.
A maggior motivo dovevo svegliarmi per farlo davvero. Andarlo a cercare e vivere tutto questo nella realtà con lui.
Ormai Jace era un pallido ricordo. Suppur vivo io, era molto lontano da me.
«Magnus come faccio a svegliarmi. Ho bisogno di trovarti»
«Io sto bene Alexander. Ti aiuto perché mi fa piacere»
«Magnus, tu non capisci io devo svegliarmi»
«Per quale motivo? Non stai bene qui con me?»
«Si, ovviamente. Mi devo trovarti e dirti tutto»
«Tutto cosa?»
«La verità sui miei sentimenti»
«E cioè?»mi guarda inclinando la testa di lato
«Che io provo quello che provi tu»
«Oh Alexander»mi avvicina, mi bacia e mi spinge all'indietro facendomi svegliare dopo pochi minuti.
«Alec? Va tutto bene?»erano Izzy e Jace
«Tutto benissimo. Che sta succedendo?»
«Stiamo vincendo»
«Vediamo di farlo io ho una cosa da fare dopo...»dico deciso pensando: resisti Magnus sto arrivando.
Sia Jace che Izzy mi guardano perplessi. Probabilmente non mi hanno mai visto così, ma adesso devo prendere io il controllo della mia vita. Dovevo armarmi di moltissimo coraggio e abbattere la mia timidezza per ottenere quello che tanto volevo: Magnus. L'avrei fatto, con lui, con il tempo e avrebbe vinto il nostro amore.
Allo Shadowhunter è concesso amare solo una volta nella vita e quando succede è travolgente, unico, forte e indimenticabile. Meglio, quindi, che facciamo le cose fatte bene...o almeno io. A cominciare da lui.

città di cenere secondo Alexander Gideon LightwoodWhere stories live. Discover now