Scusami...sono un cretino

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«Magnus?»

«Si Alexander, dimmi»

«Andiamo di fuori...ti devo parlare»

«Perché mai? Sei stato abbastanza chiaro questo pomeriggio»

«Magnus i...io...non so cosa siamo. Sono molto confuso»

«No ti sbagli Alexander. Tu hai paura di deludere Jace. Sia mai che un giorno si svegli e ti svenga ai tuoi piedi»mi parlava molto duramente. Non gli era andata giù la frase detta solo quel pomeriggio.

«E questo cosa centra con noi?»

«Centra col fatto che io ti amo Alexander, ma tu? Tu mi ami?»

Lo guardo negli occhi non sapendo che dire:«I...io non lo so» abbasso lo sguardo.

Magnus mi guarda intensamente. Mi avvicina di scatto e mi bacia ed io reagisco sotto le sue labbra schiudendole dolcemente. Magnus mi accarezza il corpo sapientemente. Le nostre lingue si sfiorano e si cercano con un bisogno di stare insieme. Il suo respiro contro la mia pelle mi faceva desiderare di averne ancora. Lo bacio dolcemente appoggiando le mie mani sui suoi fianchi.

«Oh Alexander decidi in fretta cosa vuoi perché io penso che non potrò andare avanti ancora molto così»si stacca dalle mie labbra.

Io, all'inizio titubo, poi lo fermo continuando a baciarlo con foga e le mani di Magnus si intrecciano nei miei capelli. «Sento una forte attrazione verso di te, che non capisco e che sinceramente mi spaventa»

«Lo comprendo Alexander. Ma tu cerca di capire anche me. Io ti amo, così come sei. Con i tuoi occhi blu, i tuoi capelli scuri, i tuoi pessimi gusti in fatto di abbigliamento, le tue guance color porpora, il tuo essere timido e inesperto. Io amo tutto di te Alexander e più ti conosco più ti amo quindi ti prego non giocare con me»

«Io non voglio giocare...io...non comprendo queste sensazioni nuove e non so cosa devo fare»

«Cosa vuoi da me Alexander?»

«Non lo so Magnus, davvero io non lo so»

«Comunque è incredibile che il tuo parabatai si è accorto prima di te che sei gay...lo sa Alexander non ci giriamo intorno e gli sta bene»

Mi agito di colpo all'affermazione di Magnus:«Magnus non dire assurdità, non lo sa... è solo che in questi giorni siamo stati parecchio insieme e fa battute sceme»

«Ma accetterebbe il fatto che sei gay Alexander è stato un modo per farti emergere»

«Lo sai che non posso»

«Non puoi o non vuoi?»

«Lo sai che non posso»

«Amami Alexander...non te ne pentirai io sono un uomo molto fedele e ti amerò come tu mi ami»

«Si, ma come faremo con il... sesso?»

«Non è importante Alexander... cioè è una componente che può non esserci tra di noi finché non lo vorremo. Io sono favorevole ai rapporti platonici»

«Ma... perché?»

«Perché cosa Alexander?»

«Perché fai tutto questo?»

«Te l'ho già detto Alexander, ti amo»prende la mia mano nella sua accarezzandola.

Lo guardo negli occhi. È così sincero e devo fidarmi, non ho alternative. «Va bene, mi fido di te»

«Non te ne pentirai Alexander»mi bacia velocemente

«Lo spero»

«Ora a letto»

«Okay, buonanotte Magnus»

«Buonanotte Alexander»mi sorride dolcemente salutandomi con tanta dolcezza che io, mettendomi a letto, sorridevo come un ebete.

città di cenere secondo Alexander Gideon LightwoodWhere stories live. Discover now