Il tuo conforto

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Certo, riposare. Solo se mi concentravo su Magnus trovavo un po' di pace. Quando mi sveglio è pomeriggio. Mi alzo e vado ad allenarmi.

Ci sono solo io, il mio arco e ciao problemi. Guardo il bersaglio prendendo la mira tendendo il mio arco fino al petto. Tengo saldamente la freccia tra le mie dita. Niente pensieri, la mente deve rimanere ferma e concentrata sul bersaglio. Quando lascio la presa ho il pieno controllo su me stesso e sull'arco.

Lancio un'altra freccia puntando lo stesso punto spezzando in due la freccia.

Mi tolgo la maglia, mi fascio le mani e inizio a dare pugni e calci al sacco fino a stancarmi con il sudore che mi ricadeva sul corpo accaldato ed il respiro affannato.

Mi trova mia sorella:«Alec, sapevo che venivi qui»

«Ciao Isabelle»sussurro stanco

«Mmm sei nero a quanto pare»

«Abbastanza...»dico un po' più calmo asciugandomi il sudore di dosso:«Ho bisogno di una doccia anche»

«E di qualcuno che ti faccia sfogare»

«Izzy...lo so dove vuoi andare a parare e no...non mi farò Magnus Bane e nemmeno lo vedrò più se per questo»

«Andiamo Alexander. Puoi mentire a te stesso, ma non a me. Lo so che ti vedi con lui»

«E va bene»mi arrendo:«Ci siamo visti...2 volte»

«E com'è andata?!»chiede tutta euforica ed emozionata

«É andata bene...»

«Che avete fatto?» chiede guardandomi maliziosamente

«Niente di quel che pensi. Lui è diverso. È qualcosa di speciale...ha un fascino prorompente, ma non è arrogante, né un pallone gonfiato. È solo un uomo qualsiasi insistente e molto vivace con la magia»

Isabelle mi guarda mordendosi le labbra:«E ti piace?»mi chiede maliziosamente

«Come persona si... è piacevole»

«Solo?!»

«Che c'è?! È stato carino ad ascoltarmi quando Jace è scomparso... tutto qui»

Lei annuisce e si alza. «Dovresti riposare fratello e staccare un po' la spina e se Magnus ti aiuta a farlo ben venga»

«Sto bene Izzy. Non ho bisogno che Magnus Bane mi aiuti a far niente»

«Si, si come dici tu Alexander»va via sorridendomi.

Io torno in camera e mi faccio una doccia.

La sera...

Ero steso sul mio letto dopo una cena alquanto imbarazzante con mia madre e l'inquisitrice. La detestavo quella donna. Jace... chissà come stava?

Proprio quando me lo stavo chiedendo ecco Magnus comparire da un portale:«Come promesso: eccomi qui»

«Grazie»mi alzo andandogli incontro ed abbracciandolo.

Lui mi stringe accarezzandomi la schiena ed io mi rilasso contro di lui.

«Sono qui Alexander»

«Si grazie»lo stringo inspirando il suo odore di sandalo fino infondo all'anima.

«Io ci sarò sempre per te»

Sorrido allo stregone chiedendogli:«Vorrei solo che ehm insomma questa cosa che sto per fare non uscisse di qui»

Magnus mi guarda perplesso:«Prometto sulla mia vita»

Lo faccio sistemare nel mio letto. «Sappi che non ho mai fatto stare nessuno nel mio letto, non ho mai permesso a nessuno di abbracciarmi così e non ho mai...»

«Ehi... Alexander è chiaro»la sua mano sul mio fianco era qualcosa di assolutamente meraviglioso e calmante. I suoi occhi immersi nei miei. Il suo respiro lento e tranquillo contro la mia pelle. Il suo corpo a pochi centimetri dal mio.

Ero sereno, tuttavia teso perché...si, forse lui mi piaceva. Avevo solo paura a dirglielo.

«Magnus...tu l'avrai già fatto. Immagino»

«Veramente questa è la prima volta che sto a letto con una persona solo per coccolarla e consolarla. Mi piaci così tanto Alexander. Ma so che sei titubante»

«É che io...non...non ho mai...»

Magnus mi guardò sconvolto capendo cosa stavo tentando di dire. «Vuoi dire che tu assolutamente non hai avuto una relazione?»

«No»mi mordo le labbra:«Io non ho mai potuto permettermi ehm una relazione. Prima c'erano gli allenamenti e adesso che sono grande mia madre vorrebbe vedermi sposato con qualche bella ragazza»

«Si, ma c'è un problema: che tu sei gay quindi per te non è bella nessuna»

«C'hai preso in pieno»

«E se...uno stregone volesse provarci con te Alexander tu che faresti?»

«Io credo nell'onestà e dovrei spiegargli che probabilmente potrebbe piacermi, ma che non posso»

«Perché? Perché è contro la legge?»

«Anche...»

«E se io adesso ti baciassi?»

«Ti prego di non farlo...io non voglio che né io né te dobbiamo perdere tempo. Siamo amici se vuoi»

«Io non voglio essere tuo amico Alexander. Io voglio almeno provarci e se il tuo cuore e non la tua testa mi dirà no me ne farò una ragione, ma ora come ora non posso prenderti in giro dicendo di essere tuo amico»

«Non posso offrirti niente Magnus»

«Dammi le tue labbra e mi avrai dato tutto»sussurra con un tono bisognoso come di un uomo che chiede un po' d'acqua nel deserto.

Resto a pensarci per un po' poi mando tutto a quel paese dicendo:«Va bene»

Si avvicina a me e poggia le sue labbra sulle mie dolcemente baciandomi ad occhi chiusi delicatamente. Io chiudo gli occhi per godermelo e diamine se mi piace.

Il mio primo bacio dato a Magnus Bane che mi continua a baciare dolcemente e delicatamente. Era bellissimo. Dolce, delicato e anche titubante. Cos'è ha paura di rompermi? O ha paura che io abbia paura di qualcosa?

Apro gli occhi lentamente staccandoci.

Lo guardo diventando tutto rosso. Il mio primo bacio, pensavo che il cuore mi sarebbe esploso per quanto batteva forte.

«Stai bene Alexander?»

«S...si»gli rispondo io titubante

«Ehi che c'è?»

C'è che ho ancora le tue labbra sulle mie e che mi sento stranissimo. Ma rispondo:«Non succede niente, sto bene»

Lui appoggia una mano sul mio petto sentendo il mio cuore:«Il tuo cuore mi dice un'altra cosa»

«Ti prego Magnus»

«Io voglio la verità. Io non sono i tuoi o il Clave. Io ti amo Alexander e anche se tu mi dicessi che non ricambi la tua negazione continua al mondo che ti porti dentro ti distruggerà. Magari non adesso perché sei forte, ma in futuro quando avrai fatto quello che vogliono gli altri e che hanno deciso per te. Io non voglio che tu sia infelice. Sai è questo l'amore: volere il meglio per l'altro comunque vadano le cose»

Ragiono attentamente alle sue parole. La sua descrizione era il mio rapporto con Jace. Ma potevo mai dirgli che ero innamorato del mio parabatai dopo che l'ho baciato?

Sento bussare e raggelo girandomi su di scatto. Magnus mi guarda dolcemente:«Ti lascio al tuo lavoro Shadowhunters, ma scrivimi se hai bisogno di qualsiasi cosa»

Annuisco e lo ringrazio. Quando scompare nel portale apro la porta e vedo Izzy affannata:«Che succede?!»

Lei riprendendo fiato:«I fratelli silenti sono stati attaccati...e Jace è scomparso»

«Come scomparso?!»esclamo allarmato

città di cenere secondo Alexander Gideon LightwoodWhere stories live. Discover now