Capitolo 4.

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Per il resto della settimana, Felix restò immerso nei suoi pensieri. Non riusciva a smettere di pensare alla domanda di Jisung. Gli piaceva davvero Jungeun o stava con lei semplicemente per compensare il vuoto lasciato da Changbin quando era partito per il Giappone e aveva interrotto la loro relazione?

Forse non aveva poi tanto controllo sulla sua coscienza, perché più ci pensava, più si rendeva conto che effettivamente Jungeun assomigliava a Changbin. Non è possibile che si fosse innamorato di lei perché era essenzialmente un Changbin 2.0, vero?

Felix sospirò, passando le dita tra i capelli. Gli faceva male la testa. Credeva di aver dimenticato il suo ex, ma forse non era così. E il pensiero di non aver ancora superato quel ragazzo chiamato Seo Changbin lo rendeva particolarmente frustrato. Perché aveva ancora una presa così forte sul suo cuore e sulla sua mente?

Jisung e Seungmin riuscivano a percepire tutto lo stress di Felix. Le emozioni hanno sicuramente un grande prezzo. Andava tutto bene per Felix, prima che Jisung menzionasse Changbin. Si era pentito di aver riportato a galla il passato e gli sembrava di essere l'unico vero motivo per cui ora Felix si stava arrovellando sin nelle viscere.

«Felix, che ne dici di venire a fare un viaggetto con me e Seungmin?» chiese Jisung un giorno. Sperava davvero che una gita potesse risollevare i loro animi.

Felix era piuttosto in ansia all'inizio, ma Jisung gli assicurò che si sarebbero divertiti e rilassati per un paio di giorni. In più, si offrì di pagare anche il suo volo. Dopotutto, Jisung si sentiva in colpa per l'attuale stato di Felix.

Alla fine Felix aveva acconsentito e prima che se ne potessero rendere conto, erano tutti e tre su un volo diretto a Singapore.

***

Il sudore colava sulle loro fronti mentre arrancavano faticosamente lungo la strada. Faceva molto più caldo di quanto si aspettassero e i tre ragazzi si erano pentiti di aver indossato skinny jeans neri.

«Perché ho messo in valigia solo jeans, me ne sto già pentendo» sospirò Seungmin, asciugandosi la fronte con la mano.

Jisung e Felix risero, trascinando le valigie dietro di loro. Nonostante le temperature, Felix aveva un buon presentimento su quel viaggio. Aveva intenzione di divertirsi con i suoi amici e mettere da parte tutte le sue preoccupazioni, per ora. Era il momento di rilassarsi.

Affrettando il passo, salì gli scalini dell'ingresso dell'hotel per effettuare il check-in. Jisung si sentiva bene. In parte perché Felix sembrava già un po' più felice, ma soprattutto perché si trovavano finalmente in una stanza con aria condizionata.

«Credevo che a Singapore facesse un po' più freddo, visto che è autunno in Corea del Sud, ma ci accontenteremo  anche di 30°» borbottò Seungmin, continuando a farneticare sul tempo mentre gli altri due ridevano.

Jisung gli arruffò i capelli. «Beh, è vicino all'equatore. Non lo abbiamo già studiato?»

«Dopo il diploma, tutto quello che abbiamo imparato ha praticamente lasciato il mio cervello, quindi...»

Tutti risero. L'atmosfera era bella. Il tempo non tanto. Ma non importava poi più di tanto a nessuno (eccetto Seungmin), perché il loro unico programma, per quella settimana, era di divertirsi.

Dopo aver fatto il check-in e goduto dei lussi dell'hotel per circa un'ora e mezza, cominciarono a discutere su dove andare prima.

«Giro della città?» consiglio Felix, subito stroncato da Seungmin, che gli fece notare che faceva troppo caldo per poter girare per la città. Non aveva tutti i torti.

«Che ne dite del centro commerciale, allora? Possiamo anche pranzare, mentre siamo là» intervenne Jisung. L'idea fu approvata da tutti.

Dopo qualche ora di shopping e un veloce pranzo presso un ristorante giapponese, decisero di tornare all'hotel, perché Jisung continuava a lamentarsi del mal di gambe.

«D'accordo!» Alla fine si arresero alle sue pretese, ma quando stavano per uscire, Seungmin notò una maglia piuttosto carina nella vetrina di un negozio.

«Aspettate ragazzi, voglio solo vedere quanto costa. Vi prego?» Seungmin fece lo sguardo da cucciolo e Jisung cedette.

Tuttavia, mentre stavano per entrare, Seungmin sussultò e tornò indietro, afferrando gli altri due e trascinandoli con sé.

«Cosa? Tutto bene? Ma che è successo?» chiese Felix, confuso. «Costava troppo?»

Lo sguardo da "cervo abbagliato da fanali" di Seungmin si trasformò in un sorriso tirato, mentre tirava Felix lontano dal negozio e faceva cenno ad un perplesso Jisung di seguirli.

«Uh, sì, un prezzo da ladri. Non ci credo che hanno davvero il coraggio di venderla a così tanto» esclamò Seungmin, con una risata imbarazzata, cercando di apparire il più normale possibile. Per Felix, però, c'era qualcosa di sospetto.

«Uhm, Seungmin sei sicuro? Costava solt-» La frase di Jisung fu interrotta quando l'altro gli lanciò uno sguardo di fuoco e uno schiaffo sul collo.

«Okay, Seungmin, davvero. Che succede?» Felix si voltò in direzione del negozio e quello che vide lo lasciò senza fiato.

«Changbin?»


#NDA.
Buongiorno! È la prima volta che mi prendo uno spazietto qui sotto, da quando ho cominciato a pubblicare. Innanzitutto, spero che la storia vi stia piacendo. Sono consapevole del fatto che i primi capitoli non siano particolarmente intriganti,  ma come avrete notato è proprio da adesso che le cose cominciano a farsi un po' più calde!
Dopo anni di lontananza, Felix ha finalmente rincontrato per caso Changbin! Cosa pensate che succederà a questo punto?
Baci,
I. xx

The Marriage Pact || Changlix [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora