Capitolo 7.

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Il portiere lanciò loro un'occhiataccia quando vide com'erano bagnati, ma aprì comunque la porta in vetro per lasciarli entrare.

Felix gli sorrise lievemente e fece un leggero inchino, dopodiché chiuse l'ombrello, riponendolo nell'involucro di plastica che fornivano ai clienti per non bagnare tutto il pavimento dell'hotel.

Il viaggio in ascensore fu estremamente imbarazzante e Felix non sapeva cosa fare con le mani, con i piedi né cosa guardare. Avrebbe dovuto dire qualcosa per allentare la tensione o semplicemente stare in silenzio? Fortunatamente le porte si aprirono prima che potesse dire o fare qualcosa di stupido.

Changbin si affrettò ad aprire la porta della sua camera e la lasciò poi spalancata dietro di sé. Felix lo prese come un invito ad entrare.

Cautamente, come se stesse entrando nella gabbia di un leone, Felix si guardò intorno e vide due letti singoli e vestiti gettati un po' di qua e un po' di là. Le tende erano aperte e lasciavano intravedere una vista non molto pittoresca, ma non era poi così male. Erano in città, cosa ci si poteva aspettare se non grattacieli ed edifici.

Rilasciò un sospiro di sollievo, guardando i due letti separati. L'idea che Changbin e Hyunjin non condividessero un solo letto in qualche modo lo confortava. Felix si odiò per sentirsi così. Perché non riusciva ad andare oltre?

Prima che potesse aprire bocca, Changbin gli passò furtivamente accanto con dei vestiti asciutti in mano e si chiuse in bagno.

Felix rilasciò il fiato che non sapeva di star trattenendo e si sedette sul bordo del letto più vicino alla porta. Sperava che non fosse quello di Changbin. Per qualche motivo, pensava che non fosse giusto sedersi sul letto del suo ex.

Il suono dell'acqua che picchiettava sulle piastrelle del bagno si sentiva chiaramente, mentre Felix giocherellava con le dita. Prese il telefono per cercare di chiamare Jisung o Seungmin, ma non riusciva ad accenderlo. Forse si era bagnato sotto la pioggia, rovinandosi. O la batteria si era scaricata.

Improvvisamente realizzò che non sarebbe nemmeno potuto tornare al suo hotel, perché Jisung e Seungmin non gli avevano lasciato la chiave, pensando che l'avrebbe persa subito. Ne avevano solo due e Felix era particolarmente famoso per essere sempre distratto.

Felix si passò le mani tra i capelli, infastidito e al tempo stesso scoraggiato. Changbin lo avrebbe fatto restare in camera sua? Quando sarebbe tornato Hyunjin? Felix era nervosissimo ed irrequieto, continuava a picchiettare il piede a terra e a strofinare le dita, aspettando in silenzio ciò che sarebbe successo dopo.

Se ne sarebbe dovuto andare prima che Changbin fosse uscito dal bagno? E dove sarebbe potuto andare, comunque? Poteva fare una passeggiata, ma era fin troppo esausto e infreddolito a causa del tempo. Tutte queste domande e possibilità gli ronzavano in testa.

Nel frattempo, Changbin si stava prendendo il suo tempo. Di solito ci metteva cinque minuti a fare una doccia, ma ora non voleva essere obbligato ad interagire con il suo ex e tornare a sentire tutto quell'imbarazzo. Incontrarsi era già stato sufficientemente brutto. Condividere un ombrello era stato terribile. I pochi secondi passati insieme in ascensore erano stati praticamente snervanti. Ma stare nella stessa stanza per non si sa quanto tempo? Dio, no.

L'acqua era bollente. La pelle di Changbin bruciava, in contrasto con il freddo pungente che aveva provato poco prima, ma ne era insensibile.

Tutto ciò a cui riusciva a pensare era cosa avrebbe dovuto fare ora?

Dopo aver sciacquato i capelli due volte ed essersi lavato tre, chiuse l'acqua della doccia ed uscì, salutato dalla fredda atmosfera del bagno. Avrebbe quasi voluto tornare in doccia fino a quando le dita delle mani e dei piedi non gli si fossero raggrinzite così tanto da essere scambiato per un vecchietto di cent'anni.

In effetti, non sapeva nemmeno se Felix sarebbe ancora stato là fuori. Poteva già essersene andato, giusto? Perché sarebbe dovuto rimanere?

Dopo essersi asciugato, indossò dei vestiti caldi e comodi e uscì dal bagno.

Felix era ancora lì. Aveva lo sguardo fisso sulla moquette, come se fosse la cosa più interessante del mondo.

«Vuoi fare la doccia anche tu? Sei fradicio.» Changbin si schiarì la voce, la testa di Felix scattò verso l'alto e il ragazzo saltò giù dal letto come se fosse stato colto in fallo.

«N-no, va bene così. Non avrei dei vestiti di ricambio, comunque. E non sono poi così bagnato. Sopravvivrò. Non me ne sono ancora andato perché non ho la chiave della mia stanza e il mio telefono è morto...» cominciò a blaterare Felix e Changbin alzò gli occhi al cielo, frugando tra i suoi vestiti puliti prima di lanciare una felpa grigia e un paio di pantaloni di tuta al più piccolo.

«Va' e fatti una doccia per scaldarti. Lo vedo che stai ancora tremando, non ti ammalare» disse Changbin in un sussurro, tanto che Felix lo udì a malapena.

Arrossendo, raggiunse velocemente il bagno, stringendo forte i vestiti che Changbin gli aveva prestato prima che il più grande cambiasse idea.

Dopo la doccia, indossò gli abiti di Changbin come se fossero bicchieri di vino costoso. Avevano il suo profumo. Anche dopo tutti quegli anni, Changbin aveva ancora il profumo di sempre. Felix sorrise leggermente, ricordando malinconico il suo ex.

Changbin diede una bella occhiata quando Felix uscì con addosso i suoi vestiti, i capelli bagnati e disordinati, le guance, coperte di lentiggini, arrossate a causa dell'acqua calda.

Sentì una fitta al cuore, quando con la mente tornò all'epoca in cui stavano ancora insieme e condividevano i vestiti. Si coccolavano e stringevano a vicenda e così il profumo dell'uno si era inciso nella memoria dell'altro.

Si pentì un po' di aver prestato quegli abiti a Felix, perché, quando glieli avrebbe ridati, avrebbero avuto il suo profumo e Changbin sapeva che ne avrebbe sofferto. E invece fece un sorriso stanco e si sdraiò sul letto, picchiettando vicino a sé per far capire a Felix che andava bene, se si fosse voluto sdraiare anche lui.

Dapprima Felix si sedette cautamente, poi allungò le gambe e si sdraiò, imbarazzato. C'era un altro letto, quindi non sapeva perché Changbin lo avesse fatto sdraiare al suo fianco. Forse a Hyunjin non piaceva che altre persone usassero il suo? Felix non lo chiese, però, impaurito di rovinare il momento.

Continuò a respirare lentamente, con la paura che ogni minimo movimento avrebbe fatto realizzare a Changbin che in realtà non voleva niente di tutto ciò e di conseguenza lo avrebbe spinto via. Al contrario Changbin aiutò il più piccolo a coprirsi con le lenzuola morbide e si voltò per poterlo fronteggiare.

Il silenzio cadde sui due, si sarebbe potuto sentire persino uno spillo cadere. Stavano entrambi combattendo una battaglia nelle loro teste. Felix voleva baciare Changbin. Ma voleva anche porre fine a tutto quello, perché il più grande si sarebbe potuto allontanare, spezzandogli il cuore. Changbin voleva baciare Felix. Ma sapeva che, facendolo, sarebbe stato poi impossibile per loro separarsi.

Così rimasero sdraiati, guardandosi a vicenda fino a quando i secondi non diventarono minuti. Ma il tempo non aveva alcuna importanza in quel momento. Tutto ciò che importava erano loro.

Felix stava ammirando il naso di Changbin, sapendo che era sempre stato motivo di insicurezza per l'altro, ma lui amava baciarglielo, perché pensava che fosse bello il modo in cui le sue labbra si incurvavano e i suoi occhi, apparentemente innocenti e dolci, si riempivano di fierezza e carisma. Notò le occhiaie di Changbin, che sembrava aver trasportato pesi enormi. Cosa lo faceva stare sveglio la notte?

Changbin stava osservando la doppia palpebra di Felix, che accentuava i lineamenti del suo viso, il suo piccolo naso carino, le lunghe ciglia che sbattevano sui suoi zigomi quando si baciavano, le lentiggine che gli riempivano il volto come costellazioni e quelle labbra perfette, che erano un pensiero fisso. Cosa sarebbe successo se vi avesse appoggiato sopra le proprie, in quel momento?

Nessuno dei due sapeva che volevano esattamente la stessa cosa, così si voltarono e spostarono lo sguardo sul soffitto.

"Vorrei che mi avesse baciato" pensò Felix.

"Vorrei averlo baciato" si pentì Changbin.


The Marriage Pact || Changlix [TRADUZIONE]Where stories live. Discover now