Capitolo 23.

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Quando si svegliò, a Felix sembrava di avere le palpebre di piombo. Aprire gli occhi faceva quasi male. Changbin non c'era e le lenzuola dal suo lato erano fredde e intatte.

Era quasi innaturale svegliarsi senza la calda presenza di qualcuno da abbracciare al suo fianco. Changbin gli mancava disperatamente tanto. La sua presenza confortevole, la sua voce, il suo tocco.

Si trascinò fuori dal letto e poi in bagno, chiudendo la porta dietro di sé. Quasi sussultò quando vide il proprio riflesso nello specchio. Era un casino. I capelli aggrovigliati e disordinati per tutte le volte che ci aveva passato le mani a causa della frustrazione. Occhiaie prominenti e occhi gonfi a causa dei pianti e degli incubi. Persino il suo naso era ancora leggermente rosso.

Se voltava un po' la testa, riusciva ancora a notare i succhiotti che Changbin gli aveva lasciato e che stavano cominciando a sbiadire. Quel doloroso ricordo, a cui non voleva per niente pensare, risvegliava una forte amarezza che gli pesava sullo stomaco.

Si lavò la faccia cercando di svegliarsi il più possibile, si infilò una felpa e alzò il cappuccio per nascondere quei lividi dalla vista. In quel momento voleva evitare tutto ciò che poteva ricordargli Changbin, per quanto dolceamaro potesse essere.

Non sapeva come affrontarlo quando sarebbe uscito da quella stanza. Ignorarlo? Essere una persona migliore e salutarlo? Sorridere? Scusarsi? Piangere?

Felix decise di scusarsi. Non riusciva a sopportare quella situazione. Doveva mettere il suo ego da parte. Avrebbe fatto di tutto per tornare ad essere felici insieme.

Con il cuore che batteva assurdamente veloce, Felix fece delle prove su ciò che avrebbe dovuto dire una volta raggiunto il salotto. Avrebbe dovuto farlo davanti a tutti o tirare Changbin da parte?

Ma alle sue domande non servì alcuna risposta perché, quando entro in salotto, trovò solo sei persone. Le chiacchiere si fermano non appena gli altri notarono la presenza di Felix.

«Hyunjin e Changbin se ne sono andati prima...» Minho perse il sorriso dopo aver detto queste parole.

Felix sentì il proprio cuore spezzarsi e si morse un labbro. Fingendo che la notizia non gli interessasse, si sedette silenziosamente e lanciò un'occhiata alla colazione. Non voleva nemmeno chiedere perché se ne fossero andati, dal momento che sapeva perfettamente che si sarebbero inventati qualche scusa, quando la realtà è che Changbin voleva essere ovunque tranne che nel suo stesso posto.

Nessuno lo infastidì quel giorno, lasciandogli il suo spazio. Alla fine, decisero di finire la vacanza prima e partirono con tre giorni d'anticipo. Felix si sentì in colpa, ma gli altri insistettero.

«Va tutto bene. Penso di non aver lasciato abbastanza cibo per il mio gatto comunque» lo rassicurò Minho.

«Sì e io uhm è meglio che vada a casa prima per dare acqua alle mie piantine» intervenne Woojin.

Per la prima volta quel giorno, Felix sorrise, felice di avere amici che cercavano di fargli tornare il sorriso anche con i gesti più piccoli.

Quando arrivarono a casa, Felix si chiuse immediatamente nella sua stanza, ignorando i tentativi di Jisung e Seungmin di sapere cosa fosse successo.

«Ti abbiamo lasciato abbastanza spazio, ora puoi dirci cosa è successo ed evitare di tenerti tutto dentro?» Felix riusciva a sentire la voce smorzata di Jisung da dietro la porta.

Seungmin aggiunse qualcosa, che Felix però non riuscì a capire. L'unica cosa che ancora risuonava nella sua mente erano le ultime parole che Changbin gli aveva detto.

Stare con te è ripugnante.

Felix tremò e, nonostante indossasse una felpa pesante, si avvolse nelle coperte come se potessero proteggerlo dai suoi stessi pensieri.

The Marriage Pact || Changlix [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora