Capitolo 22.

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In quella piccola radura in mezzo alla foresta finirono per perdere il senso del tempo. Scattarono un bel po' di foto con il cellulare di Felix, fino a quando la batteria non si scaricò. Allora si tolsero le scarpe per bagnare i piedi nel lago cristallino e godere della sensazione dell'acqua fredda tra le dita.

Si erano poi seduti sull'erba, dopo essersi assicurati che non ci fossero formiche, e stavano parlando da quelle che sembravano ore.

«Qual è il mio gruppo sanguigno, quando compio gli anni e quanti fratelli ho?» chiese Felix, concentrandosi sulle dita dei piedi e facendole continuamente muovere.

«AB, tsk, bastardo. 15 settembre 2000. E hai una sorella più grande e una più piccola.» Dopo aver detto anche i nomi delle sorelle, Changbin sorrise trionfante.

Felix annuì e toccò a Changbin porre domande. «Qual è la mia stagione preferita e dimmi almeno una mia abitudine.»

Felix si mordicchiò il labbro e rispose: «Autunno e, uhm...ti metti spesso le mani in tasca.»

Changbin scoppiò in una calorosa risata, tirando fuori le mani dalle tasche. Come sempre, la sua risata riuscì a far svolazzare il cuore di Felix.

Il gioco delle domande andò avanti ancora per un po', per cercare di capire chi si ricordava più cose dell'altro e si meritava quindi il titolo di "Miglior Fidanzato".

Alla fine fu un pareggio, dal momento che entrambi risposero in modo corretto a tutte le domande. L'amarezza iniziale, dovuta al fatto che nessuno dei due avesse vinto, fu presto rimpiazzata dalla soddisfazione e dalle felicità di conoscersi ancora così bene. Erano entrambi d'accordo di essere la coppia migliore, Minho e Jisung chi?

Prima che se ne rendessero conto era divenuto il pomeriggio e l'azzurro del cielo aveva lasciato posto ai colori più caldi. Gli uccellini stanno già volando verso i propri nidi e Changbin decise che fosse giunto anche per loro il momento di tornare indietro.

«I ragazzi saranno preoccupati...» temeva infatti.

Ma Felix lo rassicurò: «È tutto a posto, ce la sappiamo cavare da soli. E avranno notato che siamo scomparsi insieme e che quindi non c'è niente di cui preoccuparsi. Penseranno che stiamo facendo del sesso selvaggio, probabilmente.»

Changbin rischiò di soffocarsi con la sua stessa saliva a causa della franchezza del più piccolo, che si ritrovò a ridacchiare. «Calmati tesoro, ti amo e tutto, ma per quanto il pensiero ti ecciti, io per primo non voglio che le foglie mi si infilino in punti in cui non dovrebbero mai stare.»

Changbin non riuscì a rispondere poiché continuava a tossire, ma era comunque fin troppo sconvolto per farlo.

Dopo quasi un minuto riuscì a ricomporsi. «Andiamo...torniamo in-indietro.» Dopo aver tossicchiato un'ultima volta, cominciò ad incamminarsi nella direzione da cui erano arrivati.

O almeno ci provò. Le numerose ombre continuavano a confonderlo e non riusciva più a trovare il sentierino che li aveva portati fino a lì. Il terreno della foresta sembrava tutto uguale, interamente coperto di foglie di acero.

«Uuh...» borbottò, guardandosi intorno agitato.

Anche Felix stava cominciando ad impanicarsi. «Merda, non mi dire che ci siamo persi. Il mio telefono è morto e tu non hai portato il tuo, per cui non possiamo contattare nessuno.»

Changbin non voleva ammetterlo. Camminò intorno nella piccola radura ancora per un po', ma il continuo cambiare delle ombre dovuto agli spostamenti del sole lo confondeva ancora di più. «Ci siamo persi» ammise alla fine, sconfitto.

Felix andò completamente in panico e cominciò ad imprecare e parlare in inglese, cosa che era solito fare quando non riusciva a controllare le proprie emozioni.

The Marriage Pact || Changlix [TRADUZIONE]Where stories live. Discover now