The nameborrower

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"Caro vento,
fastidioso compagno, ti chiedo il favore di portare questi miei sussurri notturni alla foresta e di portarmi il responso della natura.
Cara foresta,
casa di lei, come sta? Vorrei disperatamente rivederla, ma un vostra buona parola mi basterebbe.
Voi, alberi, che siete accarezzati dalle sue mani gentili, com'è il suo tocco?
Com'è la sua gonna quando vi sfiora sinuosa, intenta a coprirla mentre vi attraversa gioiosa?
Voi, animali, com'è poter udire la sua voce melodiosa, con tutte le sfaccettature che sa darle?
E com'è poterla guardare? È bella come me la ricordo? Il tempo l'ha forse migliorata? Non mi sorprenderebbe!
Com'è essere osservato con quegli occhi meravigliati, brillanti, profondi...?
Com'è, cristallino lago, poter riflettere il suo sorriso ampio e divertito, così sincero, così genuino?
Com'è, fiori, poter sfiorare le sue labbra quando si avvicina per testare il vostro profumo?
Natura, sua cara protettrice, ha forse versato lacrime in mia assenza? Hai allontanato la sua tristezza con la tua bellezza? L'hai distratta dalla crudeltà della vita?
Ti prego, rispondimi che è così...mi sento talmente inerme lontano da lei...
Sole che invidio, rammentarmi, come le illumini il viso sereno di prima mattina? Come la riscaldi mentre legge? Come la baci quando è assorta nel contemplare la meraviglia del mondo?
Credi che mi pensi mai?
Lei, così perfetta, così barocca, così ellenica, così dolce, così leggera, così seria, così espressiva, così sorprendete...non basterebbero tutti i vocaboli di tutte le lingue per descriverla.
Così incontenibile, come l'oceano, troppo travolgente per essere sconfitto.
Graziosa, vorrei tornare a quando ti dicevo addii silenziosi, che non avresti potuto udire, perché anche quelli per me sono stati dolci torture, come le avrebbe definite Shakespeare.
Guardo l'oceano e vorrei solo averti al mio fianco, anche se per un ultima volta, per amarti come ti ama la natura.
Oh, mia graziosa ragazza, mi manchi come l'aria, anche se il mio cuore sa che mi vuoi esattamente dove sono.
Ho un groppo alla gola solo all'idea di tornare da te e le mie dita fremono per la voglia di accarezzare il tuo viso dai tratti delicati.
Ogni notte mi immagino la sensazione delle mie mani che passano tra i tuoi morbidi capelli e la sensazione dei nostri respiri che si mischiano.
Com'è gentilmente bugiarda la notte, che mi illude con la tua presenza astratta!
Eppure, credo che non potrei resistere senza i suoi piacevoli inganni.
Vento, portami presto sue notizie, così che il mio cuore possa battere di nuovo a ritmo delle sue parole, mia regista.
Charlie Sloane."

"È sublime..." Mormorò Anna, guardando con profonda ammirazione il ragazzo che recitava quella poetica lettera davanti a tutti.
"È un lavoro magnifico, Charlie. Sono piacevolmente colpita da questa tua composizione. Cosa ti ha ispirato, se posso chiederlo?" Esclamò la signorina Stacy, sinceramente curiosa.
"Gilbert e Anna, in verità...mi sono chiesto come ci si debba sentire a essere tanto lontano dalla ragazza che si ama per così tanto tempo; mentre ascoltare le parole di lei mi ha aiutato a esprimere i concetti." Ammise lui.
"Hai reso bene l'idea, in effetti." Commentò il ricciolo, con un sorrisetto in viso.
"Le parole erano perfette!" Aggiunse la ragazza.
"Grazie ragazzi!" Disse lui, lanciando uno sguardo d'intesa al migliore amico.
"Io ho apprezzato moltissimo gli accenni a Shakespeare, veramente notevole." Constatò la signorina Stacy.
"Io non ho capito perché la chiama graziosa, dopo tutti quei bei attributi precedenti..."intervenne Ruby pensierosa.
"Vero, perché l'hai chiamata così?" Le diede manforte Josie.
"Questo è un segreto dell'autore..." Rispose lui facendole l'occhiolino.
"Eddai! Non tenerci col fiato sospeso!" Insistette Diana, volgendogli un sorriso curioso, che lo destabilizzò un pochino.
Tutti sapevano che Charlie aveva da tempo una cotta per la corvina, eccetto lei ed Anna, ovviamente.
"È...scusa, non posso dirlo..." Borbottò lui, dopo che Gilbert gli lanciò una minacciosa occhiata.
"Sicuro, sicuro?" Continuò Tilly.
"Ok, ragazze, non forzatelo: la curiosità non giustifica una tale insistenza. Ottimo lavoro, vai a sederti. Anna, vuoi farci l'onore? Qualcosa mi dice che la giornata della scrittura creativa ti ha particolarmente ispirata." Esclamò la signorina Stacy, spostando l'attenzione di tutti sulla ragazza.
"Certo...anche se mi sa che ho scelto la storia sbagliata..." Borbottò lei alzandosi, con gli incitamenti delle compagne.
"Io, invece, confido nella tua sapienza." Replicò la donna, in trepidante attesa.

Oltre ogni aspettativa di AnnaWhere stories live. Discover now