Panicking love

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Diana camminava in silenzio, mentre la sua migliore amica, Anna, la affiancava, osservando dritto davanti a se assorta, o forse assente.

Quel giorno era stato davvero duro: Anna era stata insultata pesantemente da Josie e quando Gilbert si era avvicinato per distrarla, avevano litigato.

Diana davvero non capiva come Anna riuscisse a essere così cieca davanti alle attenzioni e gli sguardi di lui, il quale era visibilmente cotto fino a puntino.
Tutti sapevano che era innamorato di lei, fin dal primo giorno.

Alla corvina pareva talmente ingiusto tutto quello che lui sopportava per amore e sapeva che prima o poi ne avrebbe dovuto parlare con l'amica.

Forse quello non era il momento migliore, ma lei sentiva che fosse quello più giusto.

"Ti va una deviazione al lago?" Chiese gentilmente Diana.
"Certo..." annuì piano la rossa, riscuotendosi dal suo stato di trance solo per qualche secondo.

Le due camminarono fino al ponticello che sovrastava le fredde acque cristalline del lago nella proprietà dei Barry e si fermarono al suo centro.

"Dovresti dargli un po' di pace e scusarti, ora che ti sei calmata." Esordì Diana.
"Di chi parli?" Domandò Anna.
"Lo sai di chi...Gilbert." Rispose l'amica.
"È lui a dovermi dare un po' di pace. È sempre in mezzo! Sempre! Era evidente che volevo stare da sola, eppure è comparso per infastidirmi con le sue stupide considerazioni sulla lezione di oggi!" Replicò lei.
"O forse voleva distrarti e strapparti un sorriso. Forse voleva essere gentile e buono con te." Propose la corvina.
"Stiamo parlando dello stesso Gilbert? Blythe? Non dire follie. Forse non sono io quella che legge troppi libri. La cosa incredibile è che stavamo diventando amici! Ci stavo cascando davvero! La tregua procedeva perfettamente!" Ribattè Anna.
"Ok...cercherò di essere chiara, sincera e semplice..." Asserì Diana.
"Bene, sono tutta orecchi." La incitò la rossa.
"Tu piaci a Gilbert." Dichiarò la corvina.
"Lo so, eravamo diventati praticamente amici." Replicò l'altra, con fare ovvio e confuso.
"Riformulo...Tu piaci veramente a Gilbert." Ripetè la prima, aprendo maggiormente gli occhi.
"Intendi che disidera che siamo migliori amici?  Come te e Cole?" Domandò la seconda.
"Lui vuole stare con te!" Esclamò.
"Beh, è quello che vogliono fare gli amici." Constatò Anna, come se fosse ovvio.
"Lui vuole parlarti!" Insistette lei.
"Sarebbe noioso se non lo facesse." Ridacchiò la rossa.

"Gilbert ha una cotta per te!" Sbottò infine Diana, uccidendo il sorriso di Anna.

"C-cosa? No-non è vero..." balbettò la rossa.

"Si! Lo è! Lo sappiamo tutti! Sei l'unica a non averlo capito. Lui ti ama sin dal vostro primo incontro!" Continuò Diana, mentre l'amica iniziava a prendere respiri profondi.

"N-no...no...l-lui...no..."Borbottò istericamente.

"Si! Ti ama! Perché non lo capisci? Perché non ne sei felice?" Chiese Diana, senza capire quale guaio stesse causando.

Ad Anna iniziò a mancare il respiro e sentiva un grosso peso sul petto che non lasciava i suoi polmoni espandersi. Aveva gli occhi fuori dalle orbite e iniziò a tremare come una foglia.

Le lacrime iniziarono a sgorgarle incontrollabili, mentre si accasciava a terra, contro la balaustra del ponte.

"Anna! Anna, che hai?! Che ti succede?!" Iniziò ad allarmarsi Diana, vedendo la sua reazione.

La mano tremante della ragazza dai capelli rossi era giunta al petto, stringendo un lembo del vestito come se volesse strapparlo e il suo cuore con esso.

Stava malissimo, le mancava il respiro e si sentiva in trappola.

Lui non poteva amarla...nessuno l'amava davvero...nessuno avrebbe saputo amarla...lei lo sapeva! Era impossibile! Doveva essere una bugia, non poteva essere vero!

Oltre ogni aspettativa di AnnaWhere stories live. Discover now