Double date

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"Blythe, dobbiamo parlare!" Dichiarò Anna, sedendosi davanti a lui in biblioteca.
"Shirley-Cuthbert, qual buon vento ti porta a precipitarti qui con tanta serietà?" Domandò lui, con un sorrisetto in faccia.
"Dobbiamo uscire insieme." Spiegò lei, facendo sgranare gli occhi del ragazzo, corrugare la fronte e spalancare la bocca.
Era sotto shock.
Non solo la sua cotta storica gli stava chiedendo di uscire, non solo era bellissima nel farlo, ma non stava nemmeno dormendo!
"Che faccia...meglio se preciso: Charlie è innamorato perso di Diana e lei ha una cotta per lui da quando la conosco, ma sono troppo timido per stare vicini o nella stessa stanza.
Noi siamo i loro migliori amici e abbiamo il dovere di fare qualcosa! Li hai visti stamattina mentre battibeccavamo? Io propongo di fare un'uscita a quattro. Gli facciamo credere di essere le nostre spalle, mentre noi saremo le loro! Si metteranno insieme, vivranno una vita fantastica, si sposeranno, saremo damigella d'onore e testimone, poi avranno dei bambini bellissimi che ci chiameranno zia Anna e zio Gil  e come secondi nomi avranno i nostri perché Diana e Charlie ci saranno grati a vita di averli fatti mettere insieme! Ci stai? Ho messo in conto che io e te facciamo schifo quando dobbiamo andare d'accordo, ma non voglio rinunciare ai miei nipoti!" Spiegò Anna, shockando ancora di più il povero ricciolo.
"Sono un po' confuso...ma ok...anche io cerco di aiutare da un po' Charlie a trovare il coraggio di invitarla al ballo." Disse lui.
"Lo so, mi parli più del solito non a lezione e venite sempre in coppia quando c'è Diana." Disse lei.
"Perspicace." Le sorrise lui.
"Qualcuno deve esserlo. Quindi, dove andiamo di bello?" Domandò lei.
"Sabato sera, pizza e film?" Propose lui.
"Classico, mi piace, ma Diana è celiaca." Commentò la rossa.
"Indiano? Ce ne uno buono, ma dovremmo andare in macchina." Suggerì il ricciolo.
"Adoro le spezie! A che ora passate a prenderci?" Chiese lei.
"Sette? Dobbiamo mangiare presto per andare al cinema. Credo che ci sia Darkest Minds." Disse il ragazzo.
"Cavolo...mi devo portare i trucchi. Va be, vada per quel film, anche se Jane ha detto che fa piangere per il romanticismo struggente...però non ti lamentare quando ci chiuderemo in bagno per sistemarci." Lo avvertì la rossa
"Potrei aspettarti tutta la vita, bellezza." Le ammiccò lui, facendole alzare gli occhi al cielo.
"Tu non dire frasettine del genere, o ci scoprono subito. Cosa gli diciamo? Che storia ci inventiamo?" Domandò lei poi.
"Per cosa?" Chiese lui confuso.
"Per giustificare l'uscita. Uno dei due deve pur averlo chiesto prima o poi." Disse lei.
"Ok...ci siamo incontrati lungo il sentiero che porta alle fattorie, abbiamo avuto una piacevole chiacchierata e sono finito con l'accompagnarti a Green Gables, dove ti ho detto di questo nuovo ristorante indiano e ti ho chiesto se volessi venirci con me. Tu hai accettato, chiedendo se avessi potuto portare anche Diana, allora ho aggiunto Charlie ed è diventata un'uscita a quattro." Propose lui.
"Molto verosimile, complimenti...direi che siamo aposto: sabato, alle sette, indiano e film romantico, ma anche d'azione. Jeans o vestito?" Riepilogò la ragazza, concludendo con una domanda.
"Vestito, quello giallo con i fiori rossi." Precisò Gilbert, guadagnandosi un'occhiataccia da Anna.
"Ti sta molto bene, fidati, se no non me lo ricorderei. E consiglia a Diana di mettere la gonna nera con il top azzurro, come al falò dell'anno scorso: Charlie ha fissato la foto di lei così per una settimana." Spiegò il ragazzo.
"Siete inquietanti, lo sai?" Commentò lei.
"Come se tu fossi una santa." Replicò lui.
"Non mi ricordo quale sia la maglietta che ti sta meglio." Disse lei.
"Davvero?" La sfido lui.
"Ok, so che è quella nera, con le maniche a tre quarti con i jeans e la giacca di pelle nera, ma solo perché una mia amica è stracotta di te e ha le tue foto in camera. Ti assicuro che è un caso perso. Parla costantemente di te! Ormai so più cose su di te che sulla fotosintesi clorofilliana!" Si lamentò Anna.
"Interessante, cosa sai di me, Anna Shirley-Cuthbert?" Domandò lui divertito.
"Non lo vuoi sapere...mi sento una stalker dopo aver parlato con lei...dovresti stare attento ai tuoi segreti." Disse lei seriamente, facendo preoccupare Gilbert.
"Stai bleffando." Tentò lui.
"Vorrei tanto...ma lei ha orecchie d'appertutto! Vado a dirle del nostro piano, prima che decida come vendicarsi su di me." Rispose lei, alzandosi e uscendo senza neanche salutare.

Oltre ogni aspettativa di AnnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora