Oltre ogni aspettativa di Anna

Stairway to the heaven

Buon compleanno LJZ! E buon compleanno a tutti i Gilbert Blythe della storia!!

"Anna Shirley Cuthbert, dove mi stai portando?" Chiese Gilbert, confuso e divertito.
"Incredibile! Vivi qui da tutta la vita e non riesci neanche a indovinare la nostra meta." Lo beffeggiò lei.
"La collina non è una meta e ci stiamo allontanando moltissimo. Sai che se stasera arriviamo tardi Bash ci uccide?" Protestò il ragazzo.
"Ed è qui che io ho ragione e tu torto: Bash non fa altro che tifare per noi come coppia, penserà che è successo qualcosa tra noi e siamo finiti in qualche nascondiglio a limonare, basterà non ammettere la verità fino a quando non saremo fuori pericolo." Affermò lei discola, proseguendo lungo il sentiero.

Come era accaduto tutto ciò?
Come si erano trovati i due migliori studenti della Avonlea High nei prati desolati dell'Isola del principe Edoardo?
Perché loro, che passavano tutto il tempo a sfidarsi su tutto?
Perché il giorno del compleanno di Gilbert?

Beh, si potrebbe dire che l'origine degli eventi che hanno portato a quel momento sia stato uno dei giri esplorativi di Anna, solita ad usare le vacanze estive per scoprire la sua casa.
Fu proprio durante una di queste avventure che la rossa aveva trovato il luogo perfetto, un posto dove c'era una vista mozzafiato e ci si sentiva davvero in un'altra realtà.
Il secondo evento scatenante era stata la dichiarazione di Gilbert, a pranzo, quando aveva affermato di sentire la mancanza dei giorni di libertà vissuta durante il suo anno all'estero.
Gli mancava sentirsi lontano dai problemi e poter trovare una nuova prospettiva, rinfrescarsi un po' lo spirito.
Dopo quel lungo viaggio non ne aveva più fatti di davvero soddisfacenti, troppo occupato dallo studio per l'università.
Il terzo momento chiave fu quando Cole scrisse ad Anna di regalargli qualcosa di utile, visto che ella non sapeva che cosa fare.
Il ragazzo avrebbe apprezzato qualsiasi cosa da lei, quindi le sarebbe bastato notare se aveva qualcosa di usurato da rimpiazzare, ma chiedendo a Ruby aveva scoperto che l'unica cosa da cambiare fosse il suo punto di vista.
Il quarto evento fu la realizzazione di Anna, nel cuore della notte, mentre scriveva una favola ambientata sulla collina.
Il quinto, ed ultimo, momento fu quando Anna si presentò all'armadietto di Gilbert per sfidarlo ad accettare il suo regalo di compleanno e seguirla in qualche luogo sconosciuto.

Ciò che la rossa ignorava era che lui non doveva essere sfidato, l'avrebbe seguirà anche in capo al mondo, innamorato com'era.

Così era giunta la mattina del diciannovesimo compleanno di Gilbert.
Una fresca giornata di Maggio senza nuvole a minacciarla.

Anna riempì il suo zaino del necessario e si recò a casa del ragazzo, per invitarlo ad una escursione di un'ora a essere avari.

"Non immaginavo che avresti voluto passare tanto tempo con me...se il tuo intento è stuprarmi non c'è bisogno di essere violenti, sarei consenziente. Oppure vuoi uccidermi...avrebbe molto più senso. Ma se così fosse non mi avresti invitato informando anche Bash e i tuoi...però sei abbastanza intelligente da farlo sembrare un'incidente! Sarei dovuto andare dal notaio prima." Blaterò il ragazzo durante la passeggiata, mentre lei capeggiava e cercava di non urlargli contro per cortesia; infondo era il suo compleanno.
"Sei hai finito di fare lo spiritoso, siamo quasi arrivati. Allunga il passo femminuccia." Lo incitò lei, accelerando visibilmente.
Gilbert fece un ghigno e la affiancò in poche falcate.
"Ricordati che ho le gambe più lunghe di te, Shirley-Cuthbert. Ti ci vorrà di più per seminarmi." Disse lui.
"Davvero?" Chiese lei, stirando le labbra rosee in un sorrisetto.
"Davvero..."Rispose lui, intonando le parole con una voce più profonda e affascinante.

Maledetto ragazzo.

"Bene." Sospirò la ragazza, prima di spingerlo indietro e iniziare una corsa sfrenata.
Lui necessitò di alcuni istanti per realizzare, ma poi la inseguí a perdifiato.
Pianura o salita che fosse, l'avrebbe presa.