You made me hate the sun

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"Da che ti ho vista ho odiato il sole, perché so che è capace di ciò che per me è impensabile osare.
Come vorrei essere io a illuminare il tuo viso la mattina, o scaldarti mentre leggi, o baciarti quando sei assorta a contemplare la meraviglia del mondo."

"Credi sia uno scherzo?" Domandò Anna preoccupata, guardando la sua migliore amica che osservava attentamente il biglietto segreto.
"No...penso che qualcuno si sia davvero innamorato di te e lo ha fatto in un modo dolcissimo." Affermò lei, senza nascondere la tenerezza nella voce.
"Diana, mi sento a disagio...com'è possibile? Quando è successo? Io non sono amabile! Cosa dovrei fare? Mi sento bloccata..." Supplicò la rossa.
"Oh, Anna, tu sei più che amabile. Sei una persona straordinaria! Mi sorprende che sia la prima volta che qualcuno ti esprima i propri sentimenti." Replicò l'altra.
"C-cosa? No! Mi hai vista? Chi potrebbe mai innamorarsi di me...deve essere uno scherzo...è uno scherzo..." si ripetè la giovane, con una risata isterica.
"Non penso che qualcuno possa scrivere parola così belle solo per scherzo e tu dovresti saperlo meglio di me. Hai un rapporto speciale con loro." Ribattè la corvina.
"Ma è impossibile! Non io, a me non capita!" Insistette lei.
"Anna, a tutti può capitare, specialmente se si è graziosi e originali come te. Tu attiri le persone, porti luce con te e illumini le vite di chi conosci. Tu sei unica e stupenda." Cercò di convincerla Diana.
"Anche se sei la mia migliore amica, non devi mentire. Sappiamo che sei tu quella bella, quella piacevole...a stento riesco a rendermi conto che tu voglia essere mia amica! Ma ci arrivo da sola che nessuno potrebbe amarmi e a me va bene, l'ho accettato...però perché farmi uno scherzo del genere?" Disse la rossa, riprendendo tra le mani il prezioso bigliettino in un elegante stampatello.
"Non so che dirti Anna...forse non sono la persona giusta con cui parlarne..." Ammise la corvina.
"Questo è un incubo..." Esalò l'altra in un sospiro.
"Torna a casa e riposa, ne verrai a capo prima o poi." La incitò l'amica.

La ragazza annuì, abbracciò Diana e prese la sua via verso Green Gables, fermandosi però al lago dalle acque splendenti per pensare un po' alla situazione.

Si accasciò sul molo e iniziò a giocare con la superficie dell'acqua, sorridendo per come reagiva alle sollecitazioni del suo polpastrello fine.

Cosa avrebbe dovuto fare? Cosa era giusto fare?
Non poteva credere alle parole del biglietto, sapeva che nessuno avrebbe provato per lei qualcosa di più rispetto all'affetto...

Avrebbe voluto che uno spirito magico uscisse dall'acqua per consigliarla e guidarla a una soluzione, ma la sua immaginazione non sarebbe bastata per cambiare la realtà.

Non era corvina come Diana.

Non era piacevole come Gilbert.

Non era carina come Ruby.

Non era talentosa come Cole.

Non era perfetta come Josie.

Non era molte cose, troppo guasta da troppo tempo.

Ormai era giunta alla conclusione che il suo cuore non era sano, che aveva sbagliato qualcosa...se no perché i suoi genitori erano stati presi da Dio e lei no? Non si coglie il fiore più bello?

Marilla e Mattew per primi non si meritavano di avere una tanto vile figlia adottiva come lei.

Avrebbero dovuto avere quel ragazzino che gli era stato promesso.

Oltre ogni aspettativa di AnnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora