No place, nor time

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La ragazza correva spensierata, felice, leggera e meravigliosa, completamente parte del paesaggio in cui si trovava.

La gonna era leggermente alzata e accarezzava le piante che la circondavano, mentre il vento cercava di rapirla, infuriando sui suoi capelli liberati dai vincoli dei nastri.

Rideva come solo lei sapeva fare, scaldando l'aria primaverile e ridando vita al panorama.

"Muoviti! Sei lento!" Urlò, girando su se stessa.

"Perché affrettarmi e perdere lo spettacolo?" Chiese lui.

"Che galante! Pensi di raggiungermi prima o poi?" Domandò lei, ormai alla fine della scogliera, aprendo le braccia per invitarlo ad abbracciarla.

Non se lo fece ripetere e accelerò il passo con le labbra stirate in un sorriso sghembo.
Arrivato davanti a lei, la prese tra le braccia e la alzò da terra, facendola ridacchiare e squittire.

"Ciao." Sussurrò piano, normalizzando il respiro e mettendogli una mano sulla guancia per accarezzarlo delicatamente.

"Ciao." Ricambiò lui, completamente assorto nell'osservarla.

"Potremmo essere tutti o nessuno, ma sono estasiata che siamo noi adesso." Ammise la giovane.

"Potrebbe essere qualunque terra e qualunque luogo, ma mi riempie il cuore sapere che ci siamo noi." Ricambiò lui.

"Potrebbe essere qualsiasi corpo e qualsiasi carattere, ma amo te." Aggiunse lei.

"Potrebbe essere qualsiasi lingua e religione, ma sono felice che sia la nostra." Concluse il ragazzo.

I due ridacchiarono ancora e poi si baciarono, forti e saldi, anche se leggeri come piume.






"Da mi basia mille, deinde centum,
Dein mille altera, dein seconda centum,
Deinde usque altera mille, deinde centum
Dein, cum milia multa fecerimus, conturtababimus illa"
Catullo, Liber Catulli




"Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.                     
Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.                        
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,                          
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante."
Dante, Commedia (Inferno)




"J: Saints do not move, though grant for prayers' sake.

R: Then move not, while my prayer's effect I take.

Kisses her

R:Thus from my lips, by thine, my sin is purged.

J: Then have my lips the sin that they have took.

R: Sin from thy lips? O trespass sweetly urged!Give me my sin again.

Kisses her again"
Shakespeare; Romeo e Giulietta







"L'amour est une respiration céleste de l'air du paradis."
Victor Hugo ; Les misérables






"No te amo como si fueras rosa de sal, topacio
o flecha de claveles que propagan el fuego:
te amo como se aman ciertas cosas oscuras,
secretamente, entre la sombra y el alma.

Te amo como la planta que no florece y lleva
dentro de sí, escondida, la luz de aquellas flores,
y gracias a tu amor vive oscuro en mi cuerpo
el apretado aroma que ascendió de la tierra.

Te amo sin saber cómo, ni cuándo, ni de dónde,
te amo directamente sin problemas ni orgullo:
así te amo porque no sé amar de otra manera,

sino así de este modo en que no soy ni eres,
tan cerca que tu mano sobre mi pecho es mía,
tan cerca que se cierran tus ojos con mi sueño."
Neruda, sonetto 17

Oltre ogni aspettativa di AnnaWhere stories live. Discover now