1 Guerra aperta

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Revisionato

"Quindi, ragazzi, a fine anno reciterete la storia drammatica e famosa di Romeo e Giulietta", annuncia il professore camminando con lentezza avanti e indietro per l'aula, soffermandosi ogni tanto e squadrandoci quasi fossimo dei soldati.

"I provini iniziano lunedì, avete quattro giorni per prepararvi." Strofina la mano sulla folta barba, bianca, segno che gli anni, per lui, sono passati in fretta.

"È chiaro che ai migliori verranno date le parti più importanti e anche dei crediti, e spero vivamente che tutti ci metterete dell'impegno per realizzare questo progetto."

Il suono della campanella indica la conclusione dell'ora, così mi affretto a prendere i miei libri e riporli nello zaino.

Altro tempo con lui non l'avrei retto.

È un professore che ogni volta si perde nei suoi discorsi. Può iniziare dalla prima guerra mondiale per poi arrivare al crollo delle Torri Gemelle. È bravo, ad ogni modo. C'è passione nella sua voce quando spiega, gli occhi che luccicano guardandoci contenti, il sorriso dettato dalle labbra sottili.

Comunque sia, mi porto lo zaino su una spalla e aspetto che tutti escano dall'aula. Si ammassano come animali e c'è chi non ne esce vivo.

Potrei essere una di quelli.

Controllo l'orologio sul polso: Non è troppo tardi, quindi ho tempo per fare un salto in biblioteca e ritirare qualche libro da finire in meno di un giorno.

Avverto Melissa che non la raggiungo per pranzare con lei, ripongo il telefono in tasca e aumento il passo per evitare incontri indesiderati.

"Ehi, Rutto!"

Parli del diavolo...

Mi giro e sfodero uno dei miei sorrisi più falsi.

"Dove vai di bello?" ghigna il mio peggior nemico, sorseggiando un frullato.

Spero ti vada di traverso.

"Lontano da te", rispondo stizzita.

"Qui Rutto mette gli artigli!" esclama iniziando a ridere.

Per il nervoso mi viene un tic all'occhio, e quando sto per prenderlo a mali parole, arriva la mia salvezza.

"Lascia mia sorella in pace, Hunter."

Mio fratello Shawn si frappone tra noi due. Lo odio profondamente. Quell'odio fra fratelli, intendiamoci. Ma, non importa quanta tensione ci sia fra noi, quando c'è bisogno di aiuto l'uno accorre per salvare l'altra.

"Avanti, so che ti diverte vederci litigare."

Hunter circonda le larghe spalle di mio fratello con un braccio in una stretta amichevole, allontanandolo da me.

Hunter Scott. La persona più spregevole che possa mai esistere sulla Terra. Anche un serial killer si spaventerebbe di lui.

Popolare, stronzo, egoista, tutto fuorché divertente. In poche parole: non è umano.

Cliché? Sì, è vero. C'è davvero del cliché in questa storia, ma tengo a precisare che Hunter è un cliché particolare.

Se c'è un aggettivo positivo che potrei affidare ad Hunter, sarebbe il menefreghismo.

Per me è un bell'aggettivo.

Io procedo con la mia vita, lui con la sua e i nostri bei mondi opposti se ne restano a milioni di chilometri di distanza.

Certo... finché un meteorite della sua galassia mi colpisce, e io per controbattere lo colpisco con un mio, di meteorite.

Infine, Hunter Scott è un coglione.

Lo Spettacolo Di Fine AnnoWhere stories live. Discover now