21 Incendio

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Revisionato ✅

Dopo scuola Shawn mi accompagna a casa senza proferire parola. Tiene lo sguardo fisso davanti a sé non guardandomi neanche per un nano secondo.

Dopo essermi svegliata in infermiera l'addetta a visitarci mi ha detto che ho bisogno di mangiare.

Non mi sono nemmeno resa conto di non aver messo cibo in bocca. È successo tanto in questi giorni.

Mi ha suggerito anche di riposarmi, di eseguire degli esercizi di respirazione, magari seguire qualche corso per allentate la stretta morda dell'ansia.

Shaen parecchia l'auto nel vialetto e mi fa scendere. Sbatto la portiera facendo un rumore assordante, porto la cinghia dello zaino su una spalla, prendo le chiavi dalla tasca e apro la porta di casa.

Devo parlare con mia madre. Non voglio che pensi che non voglia stare più con lei o che abbiamo perso del tutto i rapporti madre-figlia.

La trovo come sempre in cucina. La sua passione sono i dolci e ama cucinare, soprattutto le torte al cioccolato o le cheesecake; buone come nessun'altro sa prepararle.

Una volta ho provato a cucinarle con lei, ma ho urtato per sbaglio la ciotola di impasto e mi sono ritrovata nella vasca da bagno con mia madre che provava a togliermi di dosso tutto quell'impasto.

Non abbiamo più smesso di ridere quel giorno. Ero molto piccola, avevo all'incirca nove anni, e a quei tempi passavo molto più tempo con lei.

I rapporti cambiano davvero quando si cresce?

"Ehi, mamma."

Si volta e sorride, un po' sorpresa. Non sembra arrabbiata, infuriata, e la ringrazio di questo, perché oggi mi pare di non reggere nulla.

"Dove sei stata ieri?"chiede posando le teglie sul bancone.

"Da Melissa. Aveva un problema con un ragazzo. Cose del genere."

"Capisco..." Porta lo sguardo verso il basso, poi lo rialza e riprende la teglia.

"Ti posso aiutare?" domando, avvicinandomi.

Pare sorpresa, ma acconsente con entusiasmo passandomi una busta di zucchero a velo. Sorrido e inizio a fare ciò che mi ha insegnato.

"Volevo scusarmi", comincio dopo un po'.

Devi dirglielo! Devi dirlo a tua madre, Rylee. Ti prego, non rimanere in silenzio su questa cosa. Non con lei.

"Per cosa?" chiede confusa.

"Mi dispiace per il mio essere assente. Non abbiamo una conversazione da diverso tempo. Sei sempre gentile con me anche quando sono arrabbiata e mi sento in colpa per non aver passato almeno metà del mio tempo con te. Voglio che tu mi veda come una brava figlia", sussurro.

Posa le mani sulle mie guance, scrutandomi come solo una madre sa fare. "Tu sei una brava figlia", mi consola abbracciandomi.

Qui scoppio a piangere. E nemmeno mio fratello che adora prendersi gioco delle mie lacrime quando ci vede dice qualcosa, si allontana silenziosamente, lasciandoci sole.

"Oh, mamma, mi dispiace così tanto", singhiozzo.

"Tesoro, per favore, raccontami cosa succede. Su, piccola, non piangere. Andrà tutto bene."

"Dicono tutti così, mamma", piagnucolo, sporcando il suo maglione di lacrime, "ma quando andrà davvero bene?"

"È difficile da credere, eppure spesso accade prima di quanto pensiamo", mormora lei, rassicurante. "Bisogna restare positivi, mai perdere la speranza, perché è lei quella che ci guida."

Lo Spettacolo Di Fine AnnoWhere stories live. Discover now