8 Le prove

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Revisionato

Raggiungo la sala teatro in un batter d'occhio. Non ho intenzione di fare tardi al provino e spero vada bene.

Non solo perché così darò una bella lezione a Hunter, ma anche perché mi è sempre piaciuto recitare, esprimere quello che sento attraverso aprile altrui e visi diversi. Anche se... da piccola non ho mai avuto bei ricordi di questo.

Scaccio i brutti pensieri e vado dietro le quinte dove ci sono due file: Una delle ragazze, che raggiungo, e una dei ragazzi, dove c'è Hunter insieme a qualche suo amico.

Immagino che le cherleader siano qui per un motivo ben ovvio allora.

"Regina Callen!" urla il professore, chiamando una ragazza dai capelli rossi.

Indossa degli occhiali da sole e un vestitino molto corto, che non sono sicura vada bene per il dress code scolastico.

La guardo sia con curiosità che fastidio, perché la sua faccia mi è nuova ma non mi ispira simpatia o gentilezza.

Ciò che mi ispira è la voglia di essere bella, seducente e popolarmente adulta e premiata da tutta la scuola.

E le sta riuscendo molto bene, insieme al famoso gruppo di amiche che, sicuramente, hanno trovato una nuova leader con cui fare conquiste.

Non dico che sia sbagliato farsi piacere dagli altri, perché non lo è. Ma se dovessi passare la vita appresso un ragazzo anziché appresso al mio futuro, preferisco essere quella che sono.

Hunter, idiota qual è, ovviamente, ricambia lo sguardo con un sorriso sornione, che fa ridere ancora di più le ragazze.

Credo che Hunter abbia scelto un'altra via.

"Buona fortuna, Regi!" esclama una delle cheerledear con una delle voci più femminili e acute che abbia mai sentito

Regi sorride e dice: "'Ce la farò di sicuro."

Poi sparisce dal sipario.

Mi stendo in una smorfia confusa e ricontrollo i fogli più e più volte, per paura di dimenticare una frase, o peggio, tutto quanto. Riesco a memorizzare bene le parole, ma a volte per l'ansia mi dimentico tutto, anche le frasi più semplici.

Man mano che scorre il tempo entrambe le file si accorciano, finché non rimango io con un ragazzo dai capelli biondi cenere.

Dondolo sui talloni. Non ho visto neanche lui qui a scuola. Forse sono io che non mi accorgo mai di nessuno, oppure sono troppi gli alunni che vengono mandati via dal loro istituto originario.

Dovrei fare più attenzione alla gente che c'è qui.

Decido di regalare un saluto al nuovo arrivato, giusto per essere cortese.

"Ciao", risponde lui, in un sussurro, fissando a terra con le guance rosse, in un gesto molto timido.

Provo a conversare ponendo le solite domande di una parlata. Non sopravviverà qui se non si fa qualche amico, conosco la legge della giungla, e oggi mi sento particolarmente aperta a fare nuove conoscenze.

"Come ti chiami?"

Mi porge la mano, cordiale. "Ryan Cooper. Tu?"

Allungo anche io il braccio e sorrido, dandogli una risposta. "Rylee Black."

Ryan accenna una piccola risata, e ora è visibilmente più rilassato. "Vedo che sei in ansia."

Beh, non è difficile notare le mie mani sudate.

Oh Dio, ho stretto la mano a una persona con il palmo sudato!

Di nascosto passo la mano sul retro dei jeans e sbatto le ciglia più volte. "Anche tu, immagino."

Lo Spettacolo Di Fine AnnoWhere stories live. Discover now