33 L'indizio fondamentale

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Revisionato✅

(Allerta spoiler sulla serie TV Teen Wolf. Con un asterisco vi dirò la parte che potrete saltare se non volete rovinarvi l'effetto sorpresa.)

"Stasera cosa fai?" chiede Hunter, sedendosi sul letto.

"Se te lo dico e ti arrabbi te ne vai, okay?"

"Non mi arrabbio, lo prometto."

'Sono da Jake."

Si ferma per un attimo a guardarmi negli occhi. "Non sono arrabbiato, ma ci devi andare per forza?" borbotta facendo gli occhi dolci.

"Sì, mia madre e suo padre sono colleghi. Lei lavora per la sua attività."

"Ci vediamo domani, però", decide, senza porre una vera e propria domanda.

D'un tratto regge la sua testa con la mano e mi guarda. Anzi, mi fissa. Il suo sguardo non brucia, non incendia, ma mi congela sul posto perché avere degli occhi addosso per così tanto tempo ti mette in imbarazzo e, automaticamente, è come se i tuoi muscoli si flettessero per segnalare una sorta di pericolo.

"Ehi, non mi guardare così, sei inquietante."

"Voglio guardarti."

"Io vorrei gentilmente che tu smettessi ribatto."

"E io non ti darò ascolto", sorride, mostrando i denti bianchi e splendenti.

Quando mi siedo accanto a lui socchiudo gli occhi, sospirando prima di chiudere le palpebre definitivamente. Quando le riapro, trovo Hunter ancora accanto a me, che dorme tranquillo.

Ha le braccia strette attorno a sé, rannicchiato e con il volto rivolto verso il mio viso accaldato.

Giro la testa per controllare che ore sono, assopita.

Ci metto un po' di tempo per mettere a fuoco l'orario, poi però sgrano gli occhi.

"Merda! Hunter, alzati!" bisbiglio per non farmi sentire da orecchie indiscrete.

Mugola qualcosa che non riesco a capire.

"Alzati!" ripeto un po' più forte, "fra mezz'ora devo essere fuori di casa!"

Lo spingo giù dal letto, facendolo finalmente svegliare. Emette un gemito di dolore che mi fa ricordare che al momento non è proprio in ottima salute.

"Ahia", mugola infatti.

"Scusa, ma vado di fretta."

Mi alzo dal letto e corro verso l'armadio, aprendo le ante con così tanta forza che per un attimo temo si possano sganciare dal fermo.

"Hai mezz'ora a disposizione", si lamenta sbadigliando.

"Non voglio essere davvero cliché, però ho davvero difficoltà a scegliere cosa diavolo mettere, perciò a volte ci metto più di mezz'ora."

"E quelle volte in cui non impieghi mezz'ora?"

"Mm..." mormoro, rovistando tra cassetti e spostando grucce, "quelle sono le volte in cui sono in tuta."

Sbuffo annoiata, perché ciò che c'è non mi sembra adatto. Fosse per me andrei anche comoda, ma mia madre è molto attenta all'apparenza e all'aspetto per eventi simili, purtroppo.

"Ehi, ehi", dice Hunter con tono dolce, togliendosi una maglietta che gli ho lanciato insieme ad altri indumenti.

Quando mi arriva alle spalle posa la mano sulla mia, per farmi evitare di commettere altri omicidi di vestiti.

Lo Spettacolo Di Fine AnnoWhere stories live. Discover now