3 Romeo è caduto nel cesso

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Revisionato

Appena sono tornata dagli allenamenti con Jake, mio fratello non mi ha rivolto completamente parola.

C'era qualcosa che lo bloccava e che, quando stava per aprire bocca, la richiudeva subito, non lasciando trasparire nessuna emozione da parte sua.

Ma una cosa è certa: Shawn mi nasconde qualcosa, e sta a me scoprirlo.

Ho passato il resto della giornata a farmi paranoie sicuramente inutili, ma il solo pensiero che qualcuno o qualcosa lo abbia fatto diventare così taciturno mette in allarme la mia testa.

Shawn non è mai stato un tipo silenzioso. É uno che per l'appunto parla tanto, si diverte, fa festa, e di certo è sempre euforico. Ma stavolta qualcosa non va.

E se avesse iniziato a bere?

No, impossibile. L'avrei notato.

Drogarsi?

No, neanche quello sarebbe possibile. Avrebbe sempre gli occhi rossi e sarebbe peggio di una bestia inferocita.

Aver messo incinta una ragazza?

Questa è la domanda più sensata che abbia fatto.

In fondo mio fratello è un bravo ragazzo, ma lui non è un amante da relazioni fisse, molte ragazze li stancano ancor prima di iniziare qualcosa, e sarei molto delusa se una sconosciuta aspettasse un bambino da lui. Sarei delusa se non me lo dicesse subito.

Stringo le lenzuola del letto in un pugno, chiudo gli occhi e dopo un tempo indeterminato mi alzo a sedere e giro la testa a destra e a sinistra.

Mi sento osservata.

Ora ho anche le allucinazioni...

Scaccio via pensieri poco belli e busso alla porta della camera di mio fratello. Dondolo un po' sui talloni, come ogni volta che sono nervosa.

Non sentendo alcuna risposta busso più forte.

La porta non è chiusa a chiave, così faccio scattare la serratura e giro il pomello dorato entrando con lentezza nella sua camera.

Mi rattristo non appena lo trovo rannicchiato sul suo letto. Si porta le gambe al petto e le abbraccia fortemente.

Non so che cosa gli sta succedendo, ma devo aiutarlo assolutamente.

"Shawn", sussurro, muovendomi a piccoli passi verso il letto.

Non risponde, sta in silenzio dandomi le spalle.

"Shawn", ripeto.

Con il mio peso il materasso si abbassa per un attimo, e ritorna come prima non appena sono sul letto accanto a lui.

Lo scuoto per le spalle nel tentativo di farlo parlare, o almeno farlo girare verso di me.

"Shawn, ti prego dimmi qualcosa."

Si volta. Ora mi sta guardando, gli occhi tristi; gli si legge in faccia quella distruzione interna.

Quella tristezza.

Quella che non risparmia neanche una piccola parte di te.

Mi si incrina la voce nel tentativo di dire qualsiasi cosa, qualsiasi per fargli mettere anche solo un suono.

"Dimmi qualcosa, ti scongiuro."

Sono così disperata da non sapere cosa fare. L'impotenza che mi circonda potrebbe essere perfino visibile. La sento nelle ossa, sotto la pelle, nel sangue che scorre veloce e nel cuore che pompa forte e che potrebbe scoppiare da un momento all'altro.

Lo Spettacolo Di Fine AnnoWhere stories live. Discover now