41 Confessioni e uscite

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Revisionato✅

Whispers- Oshi
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Rylee

La porta dello chalet viene spalancata con la solita delicatezza che Hunter ci mette nei suoi calci.

Continua a baciarmi e a sostenermi dalle cosce mentre richiude l'entrata con un altro calcio.

"La romperai prima o poi", mi esprimo parlando sulla sua bocca.

"Che si rompa pure", commenta con voce roca e affannata, mettendo una mano fra i miei capelli e avvicinandomi di più a lui.

Hunter è bello mentre gli rido sulla sulle sue labbra schiuse come un bocciolo di rosa.

È bello e se stesso ed è così naturale e a suo agio che la sua tranquillità mi contagia come qualcosa di morboso.

È bello, accaldato, le sopracciglia corrucciate ma le labbra distese con contentezza ed è tutto ciò di cui i miei occhi hanno bisogno.

Così continuo ad accarezzare la sua schiena, tesa, ampia, piacevolmente calda, ricoperta dal tessuto della maglietta che filtra il suo calore e che in questo momento penso sia di troppo.

Hunter si accorge dei miei pensieri, come se fossi un libro posato su un leggio di suo possesso, e così se la sfila e la lancia in un angolo remoto della casa.

Nello chalet vuoto e silenzioso si sentono soltanto gli schiocchi dei nostri baci e dei mugolii.

Hunter mi fa distendere sul divano, posizionandosi sopra di me e lasciando una scia di baci lungo il mio collo, che porto all'indietro per lasciargli più spazio.

Inarco di poco la schiena, faccio scontrare i nostri bacini, e il suono del gemito di Hunter mi manda in fibrillazione.

Posa delicato una mano sotto il mio fianco, mi fa restare nella posizione assunta e con l'altra mano tiene la mia testa.

Apro gli occhi, fino a poco fa chiusi, e mi perdo a guardare la persona che ho davanti.

Forse non è perfetto, ma lo è per me.

"A cosa stai pensando?" mormora.

"A come siamo finiti a questo e quanto mi piaccia" rispondo.

Lo afferro per la nuca e faccio combaciare di nuovo le nostre labbra gonfie per il troppo contatto.

"Anche a me piace", concorda mettendosi a cavalcioni su di me.

Poi, però, mi guarda, e lo vedo assente.

"C'è qualcosa che non va?"

Gli accarezzo un braccio, i polpastrelli li faccio scorrere con amore sulla sua pelle scaldata.

"È solo che..."

"È okay se non vuoi", gli sussurro, "non abbiamo fretta, vero?"

Hunter ridacchia. "No, no..." mugugna; allora torna serio, "lo voglio. Lo voglio tanto."

Il rossore sulle sue guance mi scalda il cuore e dato che il momento di eccitazione sta svanendo piano piano mi metto a sedere.

Hunter si trascina sopra di me, rimanendomi a cavalcioni senza schiacciarmi col suo peso, e arrotola una ciocca dei miei capelli al suo indice.

"Voglio sapere se è quello che vuoi tu."

Oh, allora è questo.

"Perché non dovrei volerlo?"

"Perché..." abbassa la testa, "perché non so che ti passa per la testa. Intendo- non voglio insinuare niente, non voglio dire che non lo stai superando o non ti senti a tuo agio con quello. Cioè- Non riesco a smettere di pensare a Jake, quando ha provato a toccarti."

Lo Spettacolo Di Fine AnnoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora