34 Amicize rotte e sospetti

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Revisionato ✅

"Quindi è della scuola?"

Sono seduta all'ingresso dell'istituto sulle gradinate, accanto a Ryan.

Gli ho chiesto qualche informazione sul ragazzo che stiamo cercando dato che ha avuto l'intenzione di aiutarci.

"Sicuramente", conferma.  Potrebbe essere nella tua stessa classe. Chi lo sa. Sembra conoscerti piuttosto bene. E conosce perfino Hunter. Inoltre dalla corporatura direi che non supera i vent'anni. Devi stare attenta. Dovete stare attenti tutti e due."

Poggio il mento sulla mano, pensierosa.

"Se ti ha seguita, quel giorno al centro commerciale, vorrà qualcosa da te. E non per spaventarti, ma potrebbe anche ucciderti", dice Ryan.

"E meno male che non volevi spaventarmi", borbotto.

"Rylee..." mormora Ryan, "se la situazione diventa troppo pericolosa devi chiedere aiuto alla polizia. Lo sai che non è un gioco, vero? Hai già denunciato tutto?"

"Sì", sospiro, "proprio ieri il padre di Hunter è passato alla stazione perché degli agenti lo hanno chiamato. Gli hanno detto che sono sulle sue tracce. Vogliono parlare con me, ma... Non lo so. Il punto è che non dovrei nemmeno avere paura di chiedere alle forze dell'ordine. È assurdo."

"Lo capisco", mi dice Ryan, apprensivo, "e capisco le tue scelte. Non devi mettere al rischio la tua incolumità, però. Se la cosa passerà il limite, per me già attraversato, allora interverrò io. Farò il possibile, okay? Ti aiuterò, e quando scopriremo la sua identità andremo subito dalla polizia, d'accordo?"

"D'accordo..." sussurro.

È la scelta migliore. Sappiamo entrambi che è così.

I miei occhi incrociano la figura di Melissa, d'un tratto. La seguo con lo sguardo mentre si muove verso l'entrata. È vestita elegante come al solito, i suoi lunghi pantaloni che ricordano la fantasia di Burberry e la camicia bianca in lino la fanno sembrare quasi Regina George, solo meno rosa. Porta gli occhiali da sole, nonostante li odi perché nascondo i suoi occhi. So perché li ha indosso.

Mi passa accanto senza neanche salutarmi, lasciando nell'aria il profumo alla fragola che possiede naturalmente.

"Ahia", commenta Ryan accorgendosi della situazione.

Mi metto in piedi. "Ci vediamo dopo." Gli do una pacca sulla spalla, lo vedo annuite mentre mi allontano per seguire Melissa.

Le sto dietro e quando sono abbastanza vicina la fermo tirandola da un braccio. Si volta verso di me e si toglie gli occhiali, infilandone l'asta nella scollatura della camicia.

"Ti serve qualcosa?" chiede disinteressata.

"Sì, la tua attenzione."

"Ce l'hai. Scegli bene le parole. Il tuo tempo è contato."

"Conosco il trucco degli occhiali. Li indossi per guardare le persone senza che loro se ne possano accorgere."

"Sei tu che sei troppo impegnata anche solo per pretendere di sapere la verità."

Riprende a camminare, ma la fermo di nuovo.

"Mi dispiace, okay?" mi scuso, "on sai cosa mi è successo."

Alza la voce. "Non so cos'è successo? Non so cos'è successo! Sai che sono una persona paziente, ma mi hai fatto incazzare, adesso!"

Qualche studente si gira verso di noi, ma riprende a camminare perché si accorge che restare lì potrebbe essere l'ultima cosa che fa.

Lo Spettacolo Di Fine AnnoWhere stories live. Discover now