Capitolo 2

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-Mi hanno appena informato di un nuovo arrivo- disse Hoseok avvicinandosi a Chanel, che stava sistemando dei documenti nel suo studio accanto alla reception. -Di che cosa parli?- domandò la ragazza alzando lo sguardo dai fogli per incontrare quello del ragazzo, che entrò all'interno del suo ufficio chiudendosi la porta alle spalle. -Mi hanno appena detto che arriverà un giovane ragazzo di cui dovremo prenderci cura come fosse un principe- continuò Hoseok nervoso, non sapeva per quale motivo lo fosse, ma sembrava quasi che il nuovo ospite che stesse per arrivare lo mettesse profondamente a disagio. -Tutti i nostri ospiti vengono trattati come principi- rispose Chanel inarcando un sopracciglio, ma Hoseok scosse il capo, quasi fosse in disaccordo con lei e solitamente non lo erano mai su nulla. -Kim Taehyung è un giovane ragazzo che ha soli vent'anni ha il controllo di molte aziende grazie alla sua famiglia- disse il ragazzo cercando di spiegare come stesse la situazione, ma la ragazza non fece una piega. Era abituata a questo genere di notizie, non si preoccupava più di nulla. I suoi genitori volevano semplicemente fare bella figura e quindi offrivano un miglior servizio al miglior cliente, ormai aveva imparato le loro strategie, anche se non ne capiva il motivo dato che i loro hotel erano classificati tra i più lussuosi e non solo, il loro era anche un ottimo servizio, quindi non avevano mai ricevuto lamentele da parte dei clienti che avevano alloggiato nei loro hotel. Non capiva nemmeno per quale motivo i suoi genitori a volte volessero dare dei trattamenti speciali a clienti più importanti, lo trovava davvero senza senso. -Hai prenotato la stanza migliore?- domandò Chanel tornando a controllare i documenti che fino a qualche minuto prima stava guardando, il ragazzo annuì con un cenno del capo, sapendo che cosa bisognava fare in queste situazioni e la ragazza mostrò l'accenno di un sorriso; -allora credo che siamo a posto?- domandò lei, ma sapeva che quella non era una domanda, ma una affermazione. -Veramente ci sarebbe altro- disse Hoseok giocando nervosamente con le dita delle mani, non sapendo come dare quella notizia. Era a conosceva del fatto che Chanel odiava essere disturbata mentre stava lavorando, ma sapeva anche che quella non era stata una sua decisione. -Cosa succede Hobie?- domandò la ragazza guardandolo preoccupata, non riuscendo a capire di che cosa lui avesse bisogno. Da quanto ricordava era stata lei ad assumerlo. Lo aveva conosciuto all'interno di un ristorante italiano, un cliente lo aveva accusato di avergli rubato dal piatto qualcosa da mangiare, costringendo il proprietario del ristorante a fargli una lunga ramanzina, dove il ragazzo era stato colpito più volte con un vassoio. Non le era piaciuto per niente quel comportamente, un capo deve sapere anche quello che sta succedendo, non può trattare i suoi dipendenti come se fossero sempre i colpevoli. Lo aveva aspettato fino alla chiusura del locale e gli aveva offerto il lavoro all'hotel. Si era dimostrato sin da subito un ottimo lavoratore e si era accorta di aver preso una buona decisione ad assumerlo.
-Vorrebbero che fossi tu ad accoglierlo- disse Hobie continuando a giocare nervosamente con le dita delle mani e Chanel mostrò un dolce sorriso, cercando di tranquillizzarlo. -Non ti preoccupare, ci penso io. Ti hanno detto a che ora arriva?- domandò la ragazza cercando di tranquillizzarlo e lui annuì con un cenno del capo. -Dovrebbe arrivare questa sera- rispose il ragazzo guardando la giovane dritto negli occhi, -tranquillo ci penso io- continuò la ragazza con dolcezza e lui si inchinò con educazione per poi uscire dalla stanza.
Non sapeva per quale motivo i suoi genitori volesse riservare un trattamento speciale per questo ospite, ma sapeva sempre che ogni volta che accadeva una cosa del genere avevano dei secondi fini e lei avrebbe tanto voluto sapere che cosa volessero fare, ma lo avrebbe sicuramente saputo quella sera a cena con la sua famiglia. 

La sera arrivò molto velocemente, stava aspettando l'ospite speciale con ansia, mentre Hoseok terminava di assegnare le ultime camere agli ultimi clienti. Avrebbe voluto andare a casa sua a prepararsi per la cena con la sua famiglia, ma il loro cliente molto atteso stava tardando ad arrivare. -Non ti hanno detto l'orario preciso del suo arrivo?- domandò Chanel voltandosi a guardare il ragazzo accanto a lei e lui dissentì con un cenno del capo, -nulla- rispose lui dispiaciuto di dover dare quella risposta. -Se volete andare non è un problema, me ne occupo io- continuò il ragazzo, ma Chanel non voleva lasciarlo da solo, se la sua famiglia aveva ordinato che se ne occupasse personalmente allora la questione era davvero importante.
Quando si voltò verso l'entrata dell'hotel un ragazzo con corti capelli castani entrò all'interno dell'edificio con al seguito una ragazza con lunghi capelli corvini.
Indossava un lungo cappotto nero, con la firma delle due G dorate in un angolo del colletto.
Aveva un'espressione molto seria in volto, come se fosse anche entrare in quell'hotel fosse un lavoro; mentre teneva un braccio intorno alla vita della ragazza. La giovane accanto a lui indossava un corto abito rosso molto attillato, mentre il rossetto dello stesso colore risaltava sulla sua pelle molto chiara.
-Buonasera, avevamo prenotato una camera- disse il ragazzo avvicinandosi a lei e leggendo il suo nome sul cartellino dorato che portava sulla divisa, -Chanel, come la famosa stilista- commentò lui in seguito, mentre la ragazza che si trovava accanto a lui si voltava per fulminarlo con lo sguardo, come se non avesse apprezzato il suo commento.
-Voi siete signore?- domandò Chanel guardando il ragazzo dritto negli occhi, facendo segno a Hoseok accanto a lui di controllare sul registro degli ospiti.
-Il mio nome è Kim Taehyung e la ragazza qui accanto a me è la mia fidanzata- rispose lui serio, cercando di rimanere freddo e distaccato, come se stesse prendendo un appuntamento di lavoro.
-Prego seguitemi, vi accompagno alla vostra stanza- disse Chanel facendo segno con la mano di seguirla, ma lui dissentì con un cenno del capo, -dammi pure le chiavi, facciamo da soli- rispose lui e Chanel decise di non obbietare, se non aveva piacere a farsi accompagnare non poteva di certo insistere per non farsi fare cattiva pubblicità.
Chiese a Hoseok di passarle la chiave magnetica della loro stanza e si voltò nuovamente per consegnarla alla coppia.
-La vostra stanza è all'ultimo piano, vi auguro una buona notte- disse in seguito la ragazza inchinandosi con educazione, mentre i due ragazzi si allontanavano per lasciarli soli. 

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