Capitolo 6

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Taehyung era concentrato sul suo lavoro al computer, continuando a controllare i dati che la sua famiglia gli aveva mandato. Voleva fare il lavoro con calma, in modo che i suoi genitori non dovessero mandargli una seconda email dicendogli che il suo lavoro fosse sbagliato.
Chiuse gli occhi cercando di concentrarsi, mentre la ragazza alle sue spalle continuava a chiamarlo con voce suadente. Si avvicinò a lui cominciando a massaggiargli spalle. Gli sussurrò diverse frasi all'orecchio, cercando di alleggerire il suo peso sulle spalle, ma non fece altro che innervosirlo. Voleva lavorare in pace, da solo, voleva concentrarsi senza nessuna distrazione.
Non gli importava se la ragazza alle sue spalle lo desiderasse, il suo lavoro veniva prima di tutto se voleva essere pagato.
-Lasciami lavorare- ringhiò lui a detti stretti, cercando di allontanare la ragazza con un mano, ma lei tornò alla carica cercando di farlo rilassare. Continuò a massaggiargli le spalle, cercando di convincerlo ad abbandonare quello che stava facendo per stare con lei.
La sua voce sensuale non sarebbe mai riuscita a fargli cambiare idea. Taehyung si alzò in piedi sistemandosi la cravatta e la camicia, voltandosi in seguito per fulminare la ragazza con lo sguardo.
-Devi lasciarmi in pace, se non ti va bene così te ne puoi anche andare!- disse il ragazzo uscendo dalla camera d'albergo per poi prendere l'ascensore. Premette il tasto del piano terra, cercando di concentrarsi per poter terminare quel lavoro.
Arrivò nella hall, dove Chanel stava lavorando al computer insieme a Hoseok, per l'assegnazione delle camere.
-Buongiorno signor Kim- disse la giovane alzando il capo da quello che stava facendo con il ragazzo, per guardare Taehyung.
-Come possiamo aiutarla?- domandò in seguito Hoseok notando che il ragazzo sembrava impaziente, -dove posso lavorare in silenzio?- domandò il ragazzo guardando in particolare Chanel.
Continuava ad avere l'impressione di averla già vista e più la guardava, più era infastidito dal fatto di non riuscire a riconoscerla.
-C'è una stanza preparata appositamente per chi ha bisogno di silenzio quando lavora, si trova al primo piano- rispose Chanel cercando di aiutare il giovane.
-Non posso lavorare con altra gente, ho bisogno di silenzio per poter lavorare e non voglio mischiarmi con altre persone che potrebbero infastidirmi- rispose il ragazzo e Chanel e Hoseok si guardarono accigliati, non riuscendo a capire le intenzioni del ragazzo.
-Abbiamo solo quella sala, se vuole le prenoto un'altra stanza- rispose la ragazza cercando di risolvere la situazione, ma Taehyung dissentì con un cenno del capo, -voglio silenzio- rispose lui a denti stretti e il ciondolo con la tigre verde di Gucci incuriosì la giovane Chanel, che lo osservò attentamente.
-Ci sarebbe il mio ufficio- disse la ragazza indicando una porta accanto alla reception con il suo nome scritto su una targhetta d'oro affissa su di essa.
-Quello è un luogo silenzioso?- domandò lui curioso e Chanel annuì con un cenno del capo, -mi permette di lavorare con calma- rispose lei abbozzando un sorriso, che il ragazzo non si assicurò nemmeno di ricambiare.
-Allora la prego di darmi il suo ufficio per lavorare- disse Taehyung con poco interesse, voleva davvero stare da solo e voleva terminare quel lavoro. Si avvicinò alla porta dell'ufficio della ragazza e aspetto che lei gli aprisse la porta del suo ufficio. Chanel disse a Hoseok di procedere con il lavoro anche senza di lei e si avvicinò al suo ufficio per aprirne la porta. Gli fece segno di entrare all'interno della stanza, indicando una scrivania accanto alla sua.
-Prego si accomodi- disse Chanel e Taehyung si sedette sulla sedia, appoggiando il computer sulla sua scrivania. Prima che Chanel si potesse voltare per tornare a lavorare con Hoseok, venne fermata dal ragazzo, che fece un'affermazione che le fece gelare il sangue nelle vene.
-Io so di averti già vista- disse il ragazzo e Chanel per un secondo ebbe paura che lui l'avesse vista con i suoi genitori.
Eppure era sempre stata attenta, aveva sempre fatto molta attenzione per non farsi riconoscete.
-Mi dispiace, ma come le ho detto l'altra sera non possiamo frequentare gli stessi ambienti, io lavoro solo in questi hotel nulla di più- rispose semplicemente lei voltandosi e mostrando al ragazzo un falso sorriso che lo confuse. Non poteva permettersi che lui sospettasse di lei, anche perché realmente non si erano mai visti.
-Avete ragione- disse Taehyung tornando a guardare la schermata del suo computer, -spero possiate lavorare in pace, le chiedo solo di non curiosare tra i documenti dell'hotel- lo pregò la giovane e lui annuì con un cenno del capo, poco interessato a guardare quali fossero i guadagni mensili dell'hotel.
Successivamente Chanel uscì dalla stanza, raggiungendo Hoseok che stava ancora lavorando con il registro delle camere. -Sei riuscito a capire quale fosse il problema?- domandò Chanel tornando a controllare quale fosse l'errore del computer, -non ho mai conosciuto un cliente così strano- disse il ragazzo cambiando discorso, mentre la ragazza inarcava un sopracciglio non riuscendo a capire che cosa intendesse.
-Che cosa intendi ragazzino?- domandò lei sorridendo divertita, -andiamo Chanel chi vorrebbe venire al lavoro invece che stare in camera da letto con una ragazza sexy come quella che si è portato dietro- disse Hoseok ridendo divertito, continuando ad analizzare quale fosse il problema all'interno del computer. Chanel rise colpendolo leggermente sulla spalla, -non sono tutti come pensi tu- disse la ragazza e Hoseok alzò le spalle, -io dico che essendo un ragazzo sicuramente con quella ragazza in camera non mi sarebbe mai venuto in mente di mettermi a lavorare- rispose lui continuando a farla ridere.
Hoseok aveva ragione, non sapeva per quale motivo Taehyung preferisse stare da solo a lavorare, invece che passare il tempo con la bella ragazza che si era portato dietro.
Non riusciva a capire per quale motivo avesse preso quella decisione, era davvero più importante per lui il lavoro della sua ragazza, le sembrava davvero strano, a volte non era così. -Strano comunque- disse Chanel, -cosa? Preferire il lavoro a quella ragazza sexy al piano di sopra?- domandò lui ridendo e lei annuì con un cenno del capo, ricambiando il suo sorriso. 

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