Capitolo 22

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Taehyung era seduto sul divano del suo appartamento a guardare la televisione, quando qualcuno suonò il campanello della sua abitazione.
Non sapeva chi fosse e era incerto ad aprire, non voleva che fossero i suoi genitori, ma quando aprì la porta e vide Chanel rimase veramente sorpreso.
Non credeva che dopo quello che fosse successo in ascensore si sarebbe fatta viva, nella sua testa gli martellava il pensiero che si sarebbe potuta licenziare, ma trovarla davanti alla porta di casa sua fu davvero una sorpresa.
-Devo porti una domanda- disse semplicemente Chanel, mentre Taehyung le faceva segno con la mano di accomodarsi all'interno della sua abitazione.
Indossava ancora il vestito rosso della festa e le stava così bene indosso, che il ragazzo tentò più volte di distogliere lo sguardo dal viso della ragazza.
Era come stare accanto al diavolo tentare, ma non poteva certo permettersi di lasciarsi nuovamente andare in quel modo.
-Immagino che tu sia qui per domandarmi del bacio- disse il ragazzo e Chanel annuì con un cenno del capo decisa.
Lei non era come le altra ragazze.
Era intelligente, furba, elegante, femminile, raffinata... era perfetta, tutto quello che lui cercava in una donna, lei lo aveva.
Era perfetta, era decisa in quello che diceva e in quello che voleva, questo lo faceva impazzire, perché sapeva che non avrebbe mai potuto avere controllo su di lei.
-Tecnicamente sì- rispose Chanel voltandosi a guardarlo con una certa intensità.
Si intuiva che voleva delle risposte chiare e sincere; non poteva sicuramente girarci intorno, ma avrebbe sicuramente fatto del suo meglio per non ammettere il vero. -Forse un attimo di passione- rispose semplicemente lui divagando e prendendo con una mano il bicchiere di vino bianco che aveva lasciato sul bancone della cucina.
-Non credo sia la risposta adatta, non mi piace essere classificata come un oggetto, dato che non lo sono- rispose lei con serietà e una punta di fastidio nel suo tono di voce, forse con le sue parole era riuscito ad irritarla anche più del dovuto.
-Non volevo essere così passionale, devo ammettere che ho commesso un errore, mi dispiace- disse in seguito lui senza fornire nessuna spiegazione plausibile, senza dover per forza dire la verità che lei tanto desiderva; -ora ti chiedo di andartene- continuò lui facendole segno con la mano di uscire dalla sua abitazione, ma la ragazza non si mosse nemmeno di un centimetro.
-Non me ne vado- rispose semplicemente Chanel con molto calma, sedendosi su una delle alte sedie davanti al bancone.
-Lei desidera ancora che io sia la sua segretaria, quindi gradirei avere una spiegazione per quello che è successo in ascensore- continuò la ragazza, costringendo Taehyung ad appoggiare il calice per avvicinarsi alla ragazza. -E se ti dicessi che sei affascinante mi crederesti?- le domandò lui inarcando un sopracciglio curioso e Chanel si alzò di scatto in piedi trovandosi a poca distanza da lui.
-Sarei più propensa a crederle- rispose la ragazza guardandolo dritto negli occhi, -anche se non sarei certa dei suoi reali sentimenti visto le ragazze dalle quali si fa accompagnare- disse la giovane con l'accenno di un sorriso divertito sulle labbra.
-Sarebbe diverso con te Chanel- rispose lui serio, notando che la ragazza sussultò alle sue parole, non aspettandosi quella risposta da lui. -Non posso crederle, non riesco a farlo- rispose la ragazza deludendolo, anche se non poteva darle torto.
La sua prima impressione non era stata delle migliori, ma a lui non piaceva veramente passare del tempo con quelle donne, lo faceva solo per provocare la sua famiglia, per dimostrare loro che non potevano sempre avere il controllo sulla sua vita.
-Dammi una chance- quasi la pregò lui facendo un altro passo verso di lei, trovandosi a pochi centimetri dal suo meraviglioso viso; a poca distanza dalle sue morbide labbra.
-Ti prego Taehyung, non posso- sussurrò la ragazza con poca convinzione.
Taehyung le prese con le dita il mento, costringendola a guardarlo con più ardore.
-Siamo troppo diversi- continuò Chanel e sulla labbra del ragazzo comparve un ghigno felino, -forse non lo siamo davvero- rispose lui per poi baciarla con passione, lasciando che le loro labbra si incontrassero come pezzi di un puzzle che si completa a poco a poco.
Non c'era nulla di sbagliato in quello che stava facendo, sentimenti per la ragazza ne provava, doveva solo capire quanto fossero profondi e duraturi.
Chanel appoggiò entrambe le mani sulle sue spalle, lasciandosi andare a quel profondo bacio, mentre lui le portava dolcemente le dita tra i morbidi boccoli castani.
Non poteva andare troppo oltre e non voleva nemmeno farlo, sentiva che la passione che provava nei suoi confronti non era solo carnale, ma c'erano dei sentimenti che ardevano come fiamme dentro di lui. La strinse a sé e quando il bacio divenne troppo intenso si allontanarono l'uno dall'altra.
-Diamoci un mese di tempo- disse Chanel guardandolo e Taehyung alle sue parole annuì, -se non funziona torneremo alle nostre normali vite- continuò il ragazzo per lei e la giovane annuì con un cenno del capo. Taehyung fece per dire qualcos'altro, quando la porta della sua abitazione si aprì.
Nessuno aveva il codice del suo appartamento, nemmeno i suoi genitori, quindi si domandò chi fosse a quell'ora della notte che si stesse intrufolando in casa sua.
Chanel lo guardò sorpresa e quasi spaventata, non aspettandosi nemmeno lei quella visita, ma quando la figura si fece avanti, i due ragazzi rimasero quasi senza parole, non riuscendo a credere a chi avessero davanti.
-Jimin?- fu Chanel la prima a parlare, costringendo Taehyung a voltarsi a guardarla confuso, non credendo lo conoscesse.
-Che cosa ci fai qui?- domandò in seguito la ragazza, mentre Jimin spostava lo sguardo dalla giovane a Taehyung perplesso.
Successivamente sorrise, un sorriso allegro, ma allo stesso tempo malinconico.
-Sono venuto qui per incontrare dopo tanti anni il mio fratellino- rispose il ragazzo sincero, guardando Taehyung con dolcezza e dispiacere, mentre Chanel, accanto a Taehyung, non riusciva a credere a quello che avesse appena sentito.
Jimin, il ragazzo che cercava di guadagnarsi da vivere facendo mille lavori part-time, era davvero il fratello maggiore di Taehyung? 

GucciWhere stories live. Discover now