Capitolo 13

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Chanel stava camminando lungo il marciapiede guardando le sue scarpe con il tacco, le Jimmy Choo che le aveva regalato suo fratello Jin per il suo compleanno.
Continuava a camminare pensando, guardando continuamente i suoi piedi, come per contare ogni passo che stava facendo. Era stanca, avrebbe voluto andare a riposare, ma le piaceva camminare in mezzo alla gente, sentiva la brezza primaverile sfiorarle la pelle ed era una sensazione davvero piacevole.
Hoseok si era allontanato prima, aveva avuto un imprevisto all'hotel ed era stato costretto ad andarsene. Yoongi invece era rimasto con lei, camminava silenziosamente al suo fianco, con le mani all'interno delle tasche dei jeans.
Guardava anche lui, come lei, le punte delle sue scarpe, ma non perché fossero in imbarazzo, semplicemente c'erano volte in cui il silenzio era meglio di mille parole.
Continuavano a camminare uno accanto all'altra, fino a quando lei non di fermò davanti ad una fermata della metropolitana voltandosi a guardarlo, -devi andare subito?- le domandò il ragazzo e lei dissentì con un cenno del capo riprendendo a camminare.
-Io e Hoseok ci conosciamo da molto tempo e spesso mi parla di te- continuò Yoongi improvvisamente costringendola a voltarsi per guardarlo.
-Ha sempre una buona parola per te, dice che gli sei stata sempre vicino- disse Yoongi facendole fare un viaggio tra i ricordi. 

-Ti rendi conto che ora il manager ci distruggerà! Dovevi svolgere il tuo lavoro in modo migliore! Non possiamo ricevere lamentele di questo tipo!- continuò a sgridarlo la ragazza, mentre Hoseok teneva il capo basso per la vergogna. Non capiva per quale motivo lo stesse sgridando, ma da quello che notava Chanel non sembrava essere colpa sua.
Ingoiava il rospo, mentre dentro di sé si vedeva che aveva qualcosa da dire, qualcosa da spiegare.
Si avvicinò ai due giovani, costringendo entrambi ad inchinarsi con educazione.
-Cosa sta succedendo?- domandò lei guardando Hoseok, voleva dimostrarsi preoccupata, ma sapeva che se lo avesse fatto l'avrebbero accusata di fare preferenze e non voleva che questo accadesse o i suoi genitori le avrebbero fatto cambiare nuovamente hotel.
-Nulla, non si preoccupi, me ne sto occupando personalmente- rispose la ragazza irritandola.
Non aveva bisogno di sentire quelle parole, lei voleva sapere quale fosse il problema.
-Se parliamo della signorina Stefany è semplicemente fatta in questo modo, si lamenta tutte le volte che lascia i nostri hotel, ma torna sempre- continuò Chanel guardando i due ragazzi, notando che Hoseok stava tirando un lungo sospiro di sollievo.
-Ma si è lamentata nello specifico di lui- rispose la ragazza e lei si voltò a guardarla, -lo fa con tutti i membri dello staff, ne prende in antipatia uno e si lamenta. Tutte il personale è perfettamente qualificato per lavorare qui, ora se non ti dispiace prenderò io Hoseok in custodia- continuò Chanel, costringendo la ragazza ad allontanarsi alterata.
-Mi dispiace molto- si scusò Hoseok e lei si voltò a guardarlo, -sono intervenuta perché non mi piacciono le ingiustizie e poi perché so che lavori sodo Hoseok, spero che un giorno tu possa prendere il mio posto- rispose Chanel appoggiando dolcemente una mano sulla sua spalla, -d'ora in poi ti insegnerò io tutti i trucchi di questo lavoro- continuò lei con un dolce sorriso sulle labbra che contagiò il ragazzo. 

-Io e Hoseok siamo rimasti amici per tanti anni, ma soprattutto mi è rimasto vicino- disse Chanel continuando a camminare guardando il cielo stellato, -sapevo che era una brava persona e ho riposto tutta la mia fiducia in lui- confessò lei, mentre Yoongi accanto a alla giovane mostrava il lieve accenno di un sorriso.
-Quindi siete diventati amici quasi subito?- domandò lui e la ragazza annuì con un cenno del capo, -Hoseok è sempre stato un grande amico di cui avevo bisogno, una persona che non mi giudicasse in base a quello che avevo, ma in base alla persona che sono... avevo bisogno della sua positività nella mia vita- continuò Chanel cercando di non mostrarsi triste; aveva passato tutta la vita a reprimere quella parte di lei e camminando così vicina a Yoongi sentiva, percepiva, che a lui potesse raccontare ogni cosa.
-Tutti abbiamo bisogno di una persona come Hoseok al nostro fianco, hai ragione, anche io senza di lui sarei perso- rispose Yoongi costringendo Chanel a voltarsi per guardarlo curiosa, come se non si aspettasse quella risposta da parte sua.
-Quando ho incontrato Hoseok la mia vita stava andando a pezzi senza che nemmeno me ne rendessi conto, Hobi mi ha dato un motivo per continuare a vivere con positività- continuò il ragazzo e alle sue parole lei annuì con un cenno del capo. -Ora che siamo così in confidenza posso chiederti una cosa?- domandò Yoongi e Chanel annuì con un cenno del capo confusa, -mi dai l'impressione di star nascondendo un segreto che ti sta logorando, lo vedo da come guardi Hoseok, come se ti sentissi in colpa nei suoi confronti- disse il ragazzo lasciandola senza parole, nessuno era mai riuscita a leggerle le espressioni così bene, nemmeno la sua migliore amica era così brava.
Si fermò davanti al marciapiede per chiamare un taxi, continuando a guardare Yoongi stupita.
-Sì, è vero- rispose semplicemente Chanel abbassando lo sguardo, -preferirei però che continuasse a non saperlo- rispose semplicemente lei e Yoongi annuì con un cenno del capo. -Non so cosa ti tormenti tanto, ma farò finta di non aver visto nulla- rispose lui, chiamano un taxi per la ragazza.
Chanel aprì lo sportello dell'auto voltandosi successivamente a guardarlo. -Grazie per essere stato con me Yoongi- disse la ragazza e lui sorrise teneramente, ed era davvero carino quando lo faceva in quel modo, si notava che fosse sincero. -Vorrei chiederti un'altra cosa- continuò lui e Chanel rise, -dimmi- rispose semplicemente la ragazza. -Vediamoci più spesso- continuò Yoongi e lei annuì con un cenno del capo, -mi farebbe molto piacere Yoongi- rispose Chanel per poi entrare all'interno del taxi e chiudersi la portiera alle spalle.
Salutò con un cenno della mano Yoongi, attraverso il finestrino, mentre lui ricambiava mostrando nuovamente l'accenno di un sorriso, successivamente il taxi si confuse nel traffico metropolitano della capitale, facendole perdere di vista il ragazzo. 

GucciWhere stories live. Discover now