Capitolo 34

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Quella frase che aveva pronunciato Taehyung era così vera che la feriva. Entrambi avevano una folle paura di fidarsi l'uno dell'altra e di amarsi come due persone normali dovevano fare.
Si era nascosti per tutta la vita dai loro sentimenti e ora che non sapevano come gestirli continuavano a ferirsi a vicenda.
La loro grande paura era di perdersi, ma senza nemmeno rendersene conto si stavano facendo di tutto per allontanarsi.
I loro sentimenti troppo confusi, le loro emozioni ingestibili e i loro cuori troppo distanti.
Avevano vissuto una vita dove le loro emozioni erano sempre state il loro ultimo problema, avevano sacrificato persone per raggiungere i propri obbiettivi e come potevano due persone che non sapevano il significato dell'amore stare insieme? Faceva quasi ridere, nessuno dei due riusciva veramente a crederci.
La paura di provare veri sentimenti che potessero ferirli...
No, non avevano paura, loro non volevano essere scalfiti. Per loro soffrire e avere paura era sintomo di debolezza ed entrambi volevano uscirne indenni.
Non si rendevano nemmeno conto che l'amore era un sentimento imprevedibile, che li avrebbe portati a fare cose che non si sarebbero mai immaginati di fare.
Erano uno davanti all'altra, ma nessuno dei due sembrava pronto a rischiare, nessuno dei due sembrava pronto a gettarsi senza paracadute da un pendio che non aveva fine.
-Cosa siamo?- chiese Chanel in un sussurro, spaventata della risposta che avrebbe potuto darle Taehyung che si trovava ancora di fronte a lei. -Non lo so, dimmelo tu Chanel! Dimmi che cosa siamo, perché nemmeno io riesco a capirlo- rispose il ragazzo alzando la voce, cercano avere una risposta da lei, ma la sua mente stava vagando. Stava pensando a quello che fosse giusto e a quello che fosse sbagliato.
Il cielo era diventato più scuro e la pioggia aveva cominciato lentamente a bagnare i loro vestiti e i loro corpi. Chanel continuava a riflettere se fosse prudente, se fosse davvero la cosa giusta amare Taehyung, ma erano due persone che ragionavano troppo che si sarebbero sempre ferite a vicenda, che avrebbero sempre cercato un modo per non buttarsi davvero per rimanere indenni.
Il dolore lo odiavano, la debolezza non era contemplata, non potevano permettersi di mostrarsi deboli. Questo era quello che facevano, distruggevano qualsiasi cosa sul loro cammino pur di dimostrare che erano indistruttibili e che nulla potesse distruggere i loro muri.
-Non so nemmeno io che cosa siamo Taehyung e non credo nemmeno che tu sapresti darmi una risposta migliore- disse Chanel guardandolo dritto negli occhi, mentre lui scuoteva il capo ridendo.
I suoi capelli erano fradici e gli cadevano davanti agli occhi, ma voleva continuare a tenere il suo sguardo fisso in quello del ragazzo. -Vuoi che sia io a risponderti? Vuoi davvero che sia io a dare sfogo ai tuoi pensieri?- le chiese Taehyung continuando a ridere, mentre Chanel iniziava a ribollire di rabbia.
-Tu non mi stai giudicando per il fatto che io non ti abbia mentito, ma perché hai paura che io possa davvero farti soffrire e allora stai cercando una scusa per darmi colpe- disse Chanel sorpresa e allo stesso tempo arrabbiata, riuscendo a capire per quale motivo solo adesso Taehyung avesse preso la decisione di parlarle. -Non mettermi parole in bocca che non ho detto- rispose Taehyung additandola, ma Chanel scosse il capo in disaccordo.
-Non sono parole che hai pronunciato, ma ti si legge in faccia qual è il motivo- rispose la ragazza guardandolo dritto negli occhi per sfidarlo, per vedere fin dove si sarebbe spinto.
-Non facciamo altro che metterci alla prova, sfidandoci per vedere qual è il limiti dell'altra persona- disse Taehyung infastidito, cominciando finalmente a dire quello che pensava. -Quindi non sono l'unica in questo momento che ha paura di rischiare, eppure ricordo che sei stato tu a chiedermi di frequentarci- disse Chanel guardandolo divertita, non riuscendo a credere a quello che stava ascoltando.
-Io non pensavo che saremmo arrivati a questo punto- rispose Taehyung quasi sconvolto, come se la sola idea di essere innamorato lo spaventasse, -a quale punto?- domandò Chanel ridendo nervosamente.
Aveva i nervi a fiori di pelle e non riusciva più a trattenere le sue emozioni.
-Non pensavi che ci saremmo potuti innamorare e ora pensi di essere fregato, quindi cosa fai? Batti in ritirata, mi dai colpe per avere l'occasione di lasciarmi?- gli domandò Chanel e il ragazzo scosse il capo. -Non è esattamente questo quello che penso- rispose lui incerto, -invece è esattamente questo! Hai paura che io possa distruggerti, che io possa ferirti- continuò Chanel arrabbiata con sé stessa e con lui, perché si rendeva conto solo in quel momento di quanto fossero stupidi.
-La mia famiglia mi ha ferito troppe volte e io non voglio amare qualcuno se questo vuol dire dare loro un'arma per potermi controllare. Non voglio essere l'unico a sanguinare in questa relazione- continuò Taehyung finalmente dicendo quello che lo spaventava di più.
-Anche io non voglio essere l'unica a sanguinare, ma se entrambi sappiamo di amarci, perché scappiamo?- domandò a quel punto Chanel lasciando la domanda in sospeso. Sapeva che non avrebbe ricevuto risposta, perché nemmeno lei sapeva che cosa dire a riguardo.
Continuò a guardare Taehyung di fronte a lei, cercando di leggere le sue emozioni.
-Non ti spaventa che io possa ferirti?- chiese lui e la ragazza annuì con un cenno del capo, -mi spaventa a morte- rispose lei sincera senza distogliere lo sguardo.
-Mi spaventa a morte che tu possa distruggermi lentamente- continuò lei e Taehyung mantenne il suo sguardo serio, -anche io sono spaventato- disse quasi tremando.
La pioggia aveva inzuppato i loro vestiti, ma loro non si mossero. Rimase fermi per un tempo che per entrambi sembrò infinito, lasciando domande in sospeso e trovando da soli le risposte ai propri dubbi.
-Al diavolo!- disse ad un certo punto Taehyung, per poi avvicinarsi a Chanel e stringerla a sé baciandola in seguito con passione.
Fu un bacio che durò a lungo. Esistevano solo loro, chiusi nel loro mondo, gustandosi quel momento. -Fammi sanguinare non mi importa- disse infine il ragazzo allontanandosi di poco da lei per poi sorridere dolcemente.
-Sanguiniamo insieme allora- rispose Chanel afferrandolo per la cravatta per tornare a baciarlo. 

GucciWhere stories live. Discover now