Capitolo 1

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Finalmente dopo 4 ore infinite di treno e qualche minuto di ritardo arrivo in stazione a Monza sana e salva. Mi slego i capelli che avevo distrattamente raccolto in un chignon disordinato per il caldo presente nella carrozza, prendo lo zaino che avevo lasciato sotto le gambe e scendo con un saltino. Mi siedo su una panchina, sblocco lo schermo del telefono e trovo 3 chiamate perse da mia mamma che richiamo subito, per non sentire le sue solite preoccupazioni. Dopo svariati squilli, sento movimenti dall'altra parte. <<Ilaria tutto bene? Sei arrivata? Com'é andato il viaggio? Perché non mi hai risposto?>> mi dice preoccupata. Ecco infatti; a proposito di preoccupazioni. <<Hey mamma, è tutto ok. Sono appena arrivata. Il viaggio è andato bene e non ti ho risposto perché per sbaglio avevo messo il telefono in silenzioso. Stai tranquilla>> gli rispondo con tono rassicurante cercando di rispondere a tutte le sue domande. <<Va bene tesoro. Mi raccomando richiamami quando sarai arrivata all'entrata dell'autodromo>> <<Si mamma. Prometto di chiamarti appena entro. Ora vado che sono leggermente in ritardo e devo recuperare un taxi>> esclamo alzandomi e avviandomi verso l'uscita della stazione.<<Tranquilla tesoro vai pure. A dopo>> <<Si mamma ciao>> . Aspetto qualche minuto e nel mentre un taxi si ferma davanti a me, collego il power bank all'Iphone, visto l'avviso della batteria presente al 10%. Arriva la macchina gialla e nera, salgo e dopo avergli comunicato la mia meta appoggio la testa sullo schienale. Chiudo gli occhi cercando di regolare il respiro e calmare i battiti del cuore che stavano andando oltre la norma. Sono così eccitata. Non vedo l'ora di arrivare. Una ventina di minuti dopo, come mi aveva segnalato Maps,la macchina si ferma, pago il tassista, prendo lo zaino controllando velocemente di aver preso tutto, lo ringrazio e scendo trovandomi davanti l'ingresso principale dell'Monza Eni Circuit.

Con le mani che tremano apro la tasca interna dello zaino prendendo il pass che metto al collo. Sblocco il telefono che avevo infilato nella tasca posteriore dei miei jeans strappati, entro su Safari con l'obiettivo di cercare su Google la mappa completa del circuito, per orientarmi e trovare la mia entrata. D'un tratto, mentre fisso lo schermo, mi scontro con una ragazza dai capelli mori, ricci e lunghi. Subito gli raccolgo il cellulare caduto e comincio tutta agitata a scusarmi, ma lei mi tranquillizza sorridendo. <<Hey tranquilla nessun problema. Non si è rotto, anzi scusami tu, ero distratta. E' da mezz'ora che giro ma non trovo il mio ingresso>> <<Sono felice che non si sia rotto e ti capisco. Anch'io sto cercando di capire dove devo andare ma sto posto è veramente enorme ed è facile perdersi>< <<Prima volta vero? Beh se è cosi siamo in due>> mi dice ridendo <<Proprio cosi, prima volta qui. Dove devi andare? Magari cerchiamo di aiutarci a vicenda se no credo che il Gran premio ce lo vedremo in replica su Sky>> pronuncio scherzandoci su per smorzare la situazione schifosa in cui ci troviamo. Cominciamo a ridere per la mia battutina improvvisata e poi prende parola cercando di fermare la sua risatina.<<Io devo andare nel Paddock Club, tu invece?>> . Tutta entusiasta per la sua risposta le dico con tono felice: <<Davvero? Anch'io. Beh, allora siamo fortunate. Possiamo andare insieme, così almeno se ci riperdiamo siamo in compagnia>>. Gli sorriso, ma questo poi scompare accorgendomi che ora è, grazie al mio Iphone che si è accesso improvvisamente per via di una notifica Instagram. Mancava solo un ora e mezza all'inizio del Gran Premio e noi eravamo ancora fuori dalla struttura, in mezzo a un casino di gente e ancora completamente sperdute. Prendo per un braccio la mia nuova compagna di avventura e inizio una camminata veloce verso un addetto ai controlli grosso e alto con una pettorina fluorescente che ho intravisto prima mentre parlavo con lei. Arrivata gli chiedo indicazioni per questo cavolo di Paddock Club e dopo averci spiegato bene il tutto, lo ringrazio tantissimo. Ci rinfreschiamo e ci diamo una sistemata leggermente in bagno, prendendoci nuovamente a braccetto per non perderci tra la folla. Seguiamo il "percorso" che ci aveva detto l'uomo e dopo una breve camminata arriviamo davanti una grande scritta in bianco e oro: Paddock Club F1.

Amore a 300 Km all'Ora- Lando NorrisWhere stories live. Discover now