Capitolo 20

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<<Ora salta premendo la "x">> <<Si ho vinto>> urlo felice alzando le braccia in alto con in mano il joystick <<Bravissima>> si congratula Lando battendomi il cinque. <<Altra partita a Fall guys?>> <<Veramente avrei qualcosa da farti vedere>> esclamo mostrandogli la chiavetta <<Va bene>>. Afferro il mouse uscendo con la freccetta dalla schermata di gioco e infilo nel buchetto USB la chiavetta. <<Allora...>>  comincio girandomi verso di lui, ma lo noto incantato a guardarmi. <<Lando? Lando?>> . Lo chiamo muovendo velocemente una mano davanti il suo viso <<Scusami mi ero incantato. Ora capisco perché mi sono innamorato di te. Sembri un angelo. Sei bellissima>>. Abbasso lo sguardo per questa rivelazione improvvisa e col volto che va a fuoco sorrido come una stupida. <<Lando ti...ehm no nulla>> <<Dimmi Ila>> sussurra prendendomi la mano destra nella sua <<Lascia stare. Anche tu sei bellissimo. Tanto>>. "Stavi per dirgli che lo amavi?" "Si, ma lui non si ricorda di me ed è meglio di no" "Sicura? Magari gli sblocca qualcosa nella mente" "No e non provare a convincermi. Ora dobbiamo concentrarci a farli tornare i ricordi". <<Cosa stavi dicendo?>> incalza il discordo precedente Lando, rivolgendomi tutta la sua attenzione e bloccando il discorso tra me e la mia amica coscienza. <<Si giusto. In questa chiavetta ho raggruppato gli highlights delle ultime gare che hai fatto e delle nostre foto. Magari ti aiuteranno>>. Lui mi sorride e schiaccia sui video iniziando dalle gare.

<<Questa me la ricordo. Ero arrivato quinto. Uno dei miei circuiti preferiti>> <<Oh si Monza è bellissima>> esclamo concordando con la sua affermazione. <<Ora vediamo le foto>> dice Lando cliccando sulla prima. Lo scatto ritraeva me e lui nella camera d'hotel a Monza con i calici di champagne, le fragole ricoperte di cioccolato e la vista mozzafiato del circuito. Una delle giornate che non dimenticherò mai. La seconda è un selfie; scattato col telefono di Alessia al sushi che ritraeva me, Lando, Alessia e Carlos sorridenti. La terza immagine mostra lui davanti a casa mia mentre mi porge il mazzo di rose rosse. Vi starete chiedendo chi l'ha scattata e beh mia mamma era armata di cellulare e avete capito. Ora viene una delle foto più belle di tutte e la mia preferita: io e Lando a Singapore in mezzo la pista mentre ci baciavamo. Sono riuscita a recuperarla chiedendo i video delle telecamere. Sembra un opera d'arte. Il contorno delle nostre figure abbracciate, illuminate dai lampioni della struttura e lo sfondo dietro con le luci colorate della città che completano il tutto. Sorrido malinconica alla vista di quella foto tanto perfetta quanto speciale. <<Avrei voluto esserci>> sussurra Lando imbambolato a guardare lo schermo <<Ma c'eri. Solo che ora non lo ricordi>> dico con il suo stesso tono di voce. <<Almeno bacio bene?>> chiede ridendo per smozzare l'aria pesante che si stava formando <<Lando>> <<Che c'è?>> <<Oddio che imbarazzo>> rivelo portando lo sguardo sul pavimento e le mani nel volto. La stanza viene riempita dalla sua risata. Alzo lo sguardo e mi perdo nella sua figura che sta ridendo a crepapelle sulla sedia da gaming.

<<Eccoci arrivati. Sei pronto?>> esclamo girandomi verso il piccolo della McLaren <<Se lo sei anche tu>> mi risponde prendendomi per mano e facendo intrecciare il suo sguardo nel mio, che in quel momento brillava come non mai. Davanti a noi entrata imponente del Singapore Street Circuit o anche denominato Marina Bay Street Circuit, contornato dai fari che illuminano il tracciato in ogni curva e rettilineo, ci stava chiamando a superarlo ed entrare il quel posto che in parte avevamo reso nostro con il bacio appassionato che ci eravamo scambiati. Sincronizzati, prendiamo un respiro profondo e stringendo di più la mia mano, Lando avanza quasi tirandomi e superando finalmente quei tornelli. Vedendo il ragazzino al mio fianco completamente assorto da quello che ci circondava, lascio delicatamente la sua mano e lo faccio andare avanti lasciandogli assimilare dei possibili ricordi, seguendolo piano. Passiamo per la pit lane facendo scorrere al nostro fianco i box delle varie scuderie fino ad entrare nella pista.  

Di colpo si ferma voltandosi verso di me e avanzando velocemente fino ad arrivarmi davanti. Mi guarda con una strana luce negli occhi che non faccio in tempo a decifrare. Mi afferra i fianchi e mi porta a lui facendo scontrare i nostri petti. Il mio cuore parte in quarta come una monoposto allo spegnimento dei semafori e ora chi lo ferma più. Porta il suo naso a sfiorare il mio e l'unica cosa che mi viene in mente è chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare aspettando una sua qualsiasi azione. Dopo qualche secondo, sento la sua mano sulla mia guancia che col pollice disegna dei cerchi immaginari. Schiudo leggermente le labbra lasciando un respiro quasi spezzato e non riuscendo più a tenere quella posizione immobile, gli contorno con le braccia il collo, come a darli una spinta. Aumenta la stretta nei fianchi e finalmente, fa combaciare le nostre labbra. Seguo il ritmo, che ormai conosco e mi abbandono a lui. Solo in questo momento, mi rendo conto di quanto mi sia mancata quella magia che sappiamo creare solo noi, con questi gesti carichi di sentimenti, alcuni ancora da scoprire e altri che ci siamo rivelati già l'un altro. Mi è mancato semplicemente lui. In questo momento mi sembra di volare ed è tutto così perfetto. Mi chiede l'accesso picchiettando ogni tanto, con la punta della lingua, sul labbro inferiore e senza pensarci due volte le schiudo. Il bacio diventa più malizioso, carico di una passione che non pensavo esistesse. Mi afferra sotto le cosce prendendomi in braccio e prontamente le aggancio attorno al suo bacino per non cadere come un sacco di patate. Il bacio continua e continua e continua entrambi completamente drogati di noi. Sentendo il respiro, che inizia a scarseggiare, abbandono purtroppo quelle labbra che mi stavano regalando benessere ed emozioni forti. Lando appoggia la fronte sulla mia e con gli occhi ancora chiusi accompagnati dal fiatone, cerchiamo di riprendere ossigeno. Stacco la fronte e apro gli occhi accorgendomi che lui mi stava già guardando. Una visione bellissima: gli occhi lucidi e le labbra gonfie. Gli sorrido felice e lui mi abbraccia portando il volto nell'incavo del mio collo. Mi stringe forte quasi avesse il timore che sparissi da un momento all'altro. Gli accarezzo i capelli bruni e lo stringo a mia volta.

<<Mi ricordo...io mi ricordo di te>> esclama staccandosi e guardandomi piangendo. <<Non piangere amore mio va tutto bene>> sussurro cancellandogli le lacrime che stavano scorrendo sulle guance. <<Io mi ricordo di te. Di noi. Dio, sono così felice>> urla con tono felice afferrandomi per i fianchi e facendomi girare intorno, come aveva fatto il giorno che ho ricambiato il suo amore. 

In quel posto che fino a qualche ora fa era silenzioso, adesso è riempito dalle nostre risate che insieme sono pura sinfonia per le mie orecchie.

Amore a 300 Km all'Ora- Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora