Capitolo 17

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<<Wow>> pronuncio a bassa voce mentre esploro parte del tracciato con a fianco il ragazzino britannico. Intorno a noi regna il silenzio più totale e l'unica cosa a dominare sono le luci di Singapore. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dall'aria fresca che in questo momento mi sta spostando i capelli dietro la schiena. Come una bambina comincio a correre per poi girare intorno ridendo con le braccia aperte e con un sorriso a 32 denti. Mi volto verso Lando e lo vedo guardarmi ridendo. Mi avvicino a lui e lo abbraccio beandomi del suo profumo e delle sue braccia che mi stringono forte. <<Grazie di tutto. Mi sei mancato>> gli sussurro all'orecchio. Lui si allontana leggermente e incatena il suo sguardo nel mio. Pura magia. Nei suoi occhi riesco a vedere il riflesso delle luci del tracciato e della città che ci circonda. Senza rendermene conto mi ritrovo le sue labbra sfiorare le mie e improvvisamente ogni cosa scompare. L'unica cosa che sento sono i battiti del mio cuore galoppare come un cavallo impazzito. Chiudo gli occhi e resto immobile aspettando le sue labbra toccare le mie. <<Mi sei mancata anche tu e grazie di essere qui con me>> pronuncia Lando facendole combaciare. Milioni di brividi mi attraversano il corpo, insieme alle farfalle che hanno preso possesso dello stomaco. Seguo il ritmo che lui stesso ha imposto e le nostre labbra danzano coordinate. Nate per essere incastrate tra loro. D'un tratto le nostre lingue si scontrano e il bacio diventa meno casto. Lando, preso dal momento, inizia piano piano a spingermi indietro finché non sento la schiena toccare una parte della rete che fa da contorno al tracciato per dividerlo dalla pit lane. Si stacca e scende verso il collo, dove inizia una scia di baci umidi per poi soffermarsi su vari punti e mordere piano la mia pelle. Completamente in estasi non posso fare altro che circondare di più le sue spalle e avvicinarlo a me portando le mani tra i suoi capelli. Finita la tortura, ritorna sulle mie labbra che riprende a baciare mordendo ogni tanto il mio labbro inferiore. Prima di andare oltre, non sembrandomi il caso, per via di vari fattori, ritrovo un briciolo di ragione.

<<Lando...meglio fermarci qui>> gli sussurro a un centimetro dalle sue labbra col fiatone <<Si forse hai ragione>> mi risponde utilizzando il mio stesso tono e allontanandosi da me avanzando a passo veloce verso l'uscita della pista. <<Hey aspettami>> urlo confusa iniziando ad accelerare il passo per raggiungerlo. Non ricevendo nessuna risposta da parte sua sbuffo e inizio a correre. Arrivata afferro il suo polso e cerco di capire che succede. <<Lando dove stai andando? Perché sei scappato così?>> <<Lascia stare Ilaria andiamo>> <<No dimmelo>> <<Io...>> prova a dire qualcosa fermandosi poco dopo. <<Tu?>> pronuncio per fargli continuare la frase sospesa. Lascio il polso e vado davanti la sua figura per guardarlo negli occhi, ma lui fissa il cemento presente sotto i nostri piedi, come se fosse interessante. Gli alzo con due dita il mento e collego il mio sguardo al suo. <<Guardami. Che ti è successo improvvisamente?>>. Lui dopo vari attimi di puro silenzio, si decide a parlare. <<Mi ero promesso di non perdere il controllo e invece è successo tutto il contrario. Io non so cosa mi stia accadendo solo che quando sono con te io...dio sto impazzendo>> esclama portando alla fine le mani tra i capelli.<<Lando io...>>. All'improvviso Lando mi interrompe e urla confessando: <<Mi piaci Ilaria okay. Mi piaci>>. Io come una stupida resto immobile a fissarlo senza riuscire a pronunciare nessuna sillaba e lui invece, speranzoso aspetta che dica qualcosa. <<Ho capito tutto. Andiamo>> dice con voce stanca e affranta riprendendo a camminare per arrivare alla meta di prima. Non può finire così. Prendo il coraggio che prima mi mancava e riafferro il suo polso facendolo girare verso di me, buttandomi a capofitto sulle sue labbra. Avvolgo con le braccia il suo collo e faccio aderire il mio petto al suo mentre bacio ogni centimetro della sua bocca ardi poco perfetta. Lando ricambia subito il bacio che però resta puro senza malizia, ma che esprime il sentimento forte che ci sta legando in poco tempo. Ci stacchiamo per la mancanza di ossigeno e lo guardo sorridendo. Slego le braccia che incorniciavano il suo collo e gli afferro le mani intrecciando le nostre dita. <<Mi piaci anche tu signorino Norris>>. Un sorriso enorme nasce nel suo volto e con uno scatto fulmineo, mi contorna con le braccia i fianchi alzandomi e facendomi girare svariate volte ridendo. <<Lando basta. Mi sta girando la testa>> esclamo ridendo con lui. Mi mette giù, intreccia le nostre dita e inizia a correre come un matto.

<<Eccoci arrivati>> <<Cavolo ma è enorme>>. Davanti ai miei occhi un enorme ruota panoramica illuminata predomina la mia figura facendomi incantare. <<Vieni, facciamo un giro>> <<Ma sei matto no. Soffro di vertigini>> <<Tranquilla ci sono io. Ti terrò tra le mie braccia e andrà tutto bene>> <<Davvero? Lo prometti?>> <<Lo prometto>>. Entriamo dentro una delle cabine dipinte di blu e ci sediamo uno di fianco all'altro. Lando prontamente mi circonda con un braccio le spalle e mi avvicina a lui facendomi appoggiare la testa sul suo petto. La ruota parte e d'istinto chiudo gli occhi stringendomi a lui, mentre accarezza il mio braccio cercando di calmarmi. Arrivati in cima la ruota panoramica si ferma e il panico inizia a crescere assalendomi e facendomi girare, verso il piccolo della McLaren, spaventata. <<Perché si è fermata?>> <<E' una sorpresa. Chiudi gli occhi>> <<Sorpresa? Che hai combinato Lando?>> <<Chiudi gli occhi>> ripete divertito <<Okay okay>>. Appoggio una mano sugli occhi e aspetto ansiosa. <<Dammi una mano ma non sbirciare>>. Leggermente tremante dall'emozione, stacco una mano e gliela porgo. Lando appoggia un qualcosa di piccolo e leggero.<<Apri gli occhi>>. Eseguo il suo ordine e davanti mi ritrovo una scatolina rivestita di velluto rosso con all'interno un anello argentato semplice con incastrato un piccolo elegante diamante in centro.

<<Vuoi essere la mia ragazza?>>

Porto l'altra mano libera sulla bocca e resto senza parole. Con la testa annuisco svariate volte e dopo aver visto Lando mettermi l'anello, mi butto abbracciando la sua figura. Ricambia l'abbraccio stringendomi e dopo essersi staccato, mi regala un bacio a stampo delicato ma pieno d'amore. Si alza e fa un cenno con la mano a un signore, probabilmente proprietario della ruota panoramica, che la fa ripartire. 

In quel momento dentro di me mi sentivo leggera e felice di aver trovato qualcuno che mi amava per quella che sono. 

Il giorno più felice della mia vita. 

Il punto è che non sapevo che quel giorno sarebbe stato l'ultimo prima della tempesta.

Amore a 300 Km all'Ora- Lando NorrisWhere stories live. Discover now