Capitolo 25 (Special Happy Birthday)

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Un qualcosa di indefinito mi accarezza il viso costringendomi a svegliami per il fastidio. Provo ad aprire lentamente le palpebre cercando di mettere a fuoco il soffitto color crema della stanza d'hotel. Con gli occhi ancora socchiusi per via dei raggi solari che filtrano dalla finestra, mi appoggio una mano sulla pancia per prendere il braccio di Lando che mi stava abbracciando, ma sento solo la mia pelle nuda. Apro del tutto gli occhi ritrovandomi completamente sola. Alzo il busto e infilo una mano tra i capelli biondi, spostando lo sguardo nei vari angoli della stanza, alla ricerca della figura di Lando. Una nebbia, all'improvviso, entra da sotto la porta e dalla finestra accerchiando il letto dove sono ancora seduta. Confusa e leggermente spaventata indietreggio facendo toccare la schiena nella testiera in legno del letto matrimoniale. <<Lando? Lando?>> chiamo con voce incrinata, ma alta. La porta della camera si apre di scatto, sbattendo sul muro che crea un forte tonfo che rimbalza per la stanza come un eco. Sobbalzo a quel rumore improvviso che mi ha infastidito i timpani. Una figura slanciata si fa spazio tra la nebbia bianca, come la neve, venendo verso di me. Una ragazza vestita con un abito elegante rosso fuoco, una coda lunga e un paio di tacchi. Il suono che questi producono mi rimbomba nella testa creandomi malessere e confusione; più di quella che già avevo. Si avvicina lentamente fino ad arrivare a un passo da me. Si sporge in avanti rivelando la sua identità: Vanessa. Mi guarda negli occhi, mentre io cerco sempre di più di appiattirmi contro la testiera coprendomi il corpo nudo col lenzuolo. <<Tu>> dice con voce disprezzante indicandomi. Mi afferra con due dita il mento facendomi sussultare leggermente. <<Tu non lo meriti. Non sei alla sua altezza. Lui è mio>>. Arriva col volto a pochi centimetri dal mio e mantenendo lo sguardo, esclama sussurrando con un sorrisetto "che la dice lunga" <<Lui non ti ama, tesorino. Ama me. Ha sempre amato me e verrò a riprenderlo>>. Improvvisamente la nebbia la avvolge, facendola sparire e tutto intorno a me inizia a girare facendomi chiudere gli occhi. Dopo vari minuti riapro lentamente le palpebre ritrovandomi dentro una chiesa con un vestito da sposa e Lando in smoking, davanti a me, sorridente. Confusa mi guardo intorno e noto i nostri familiari, i ragazzi con le loro fidanzate, seduti sulle panche di legno e il prete davanti a noi che sorregge un libro. Il silenzio tombale viene sostituito dalla voce del monsignore che pronuncia con voce sicura e forte: <<Se qualcuno è contrario a questa unione, parli ora o taccia per sempre>> <<Io>> urla Vanessa mentre compare all'improvviso in mezzo alla chiesa sbattendo la porta di legno. <<Lui deve sposare me; non lei. Non lo merita>>. Si avvicina velocemente e strappa parte della gonna del vestito che indossavo. Rilascia una risata quasi malefica, che mi fa venire i brividi e afferrando Lando per la giacca, lo bacia davanti a tutti.

Apro gli occhi di scatto con la fronte imperlata di sudore e il fiato corto. Mi alzo con busto togliendo involontariamente il braccio di Lando dal fianco e sospiro. La testa mi pulsa simulando uno dei mal di testa più forti che abbia mai avuto. Il corpo trema e mi sento così strana, spaesata e intontita. L'unica cosa che riesco a sentire sono i battiti del cuore che vanno ad una velocità impressionante. <<Hey, tutto okay? Amore mi senti?>>. Cerco di mettere a fuoco la figura di Lando che in questo momento è tutta sfuocata. Sforzo gli occhi sentendomeli perfino bruciare. <<Ilaria. Hey tesoro>>. Sento la sua voce lontana, che diventa un eco nella mia testa. Non so come, ma riesco a riprendere il controllo del corpo e mi butto addosso a lui, stringendo la sua maglietta. Mi stringe forte accarezzandomi i capelli dolcemente, nel tentativo di calmarmi. Mi aggrappo, con tutte le forze che mi rimangono, facendo dei respiri profondi. <<Piccola mi preoccupi così. Cos'è successo?>> <<Io...non lo so. Ho fatto un...brutto sogno e mi sono svegliata...così>> <<Amore era un sogno tranquilla. Non è reale. Ci sono io>>. Annuisco incastrando la testa nell'incavo del collo e inspiro il suo profumo ancora presente. Mi lascio coccolare tra le sue carezze, baci e parole rassicuranti, mentre tutto ritorna normale.

Amore a 300 Km all'Ora- Lando NorrisWhere stories live. Discover now