Capitolo 12

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<<Buonasera signori. Avete prenotato?>> <<Si"Sainz">> <<Prego seguitemi>>. Mentre ci incamminiamo verso il nostro tavolo, scruto l'ambiente intorno a me e devo dire che mi piace particolarmente arredo. Le pareti con la carta da parati nera con dei fiori stilizzati in bianco molto raffinata e semplice, infatti lega benissimo con i tavoli e le sedie bianche; ambiente semplice ma molto accogliente. Da vero gentiluomo Lando mi sposta la sedia per farmi accomodare e si siede al mio fianco. Appoggio il telefono sul tavolo, ma questo squilla rivelando un numero sconosciuto. <<Scusatemi, devo rispondere>> <<Tranquilla fai pure>> mi risponde gentilmente Lando appoggiando una mano sulla mia gamba, per poi iniziare un discorso con Carlos. <<Pronto?>> <<Ila>> urla Alessia obbligandomi ad allontanare un secondo il dispositivo dall'orecchio. Questa ragazza prima o poi mi farà restare senza udito. <<Ale così mi spacchi il timpano>> <<Oh scusa. Dove sei? Mangiamo insieme?>> mi chiede con tono speranzoso. <<Io veramente sarei a mangiare il sushi con Lando e il suo compagno di squadra. Perché non ti unisci a noi? Ai ragazzi farebbe piacere>> <<Si>> urla tutta entusiasta. <<Rilassati ok? Ora ti mando la posizione>> dico ridacchiando per la sua reazione. <<D'accordo. A tra poco>> <<Ciao cara>>. Dopo averli mandato la posizione via WhatsApp, avviso i due ragazzi in mia compagnia che arriverà una mia amica.<<Alessia giusto?>> chiede prendendo la parola Lando; <<Esatto lei. Mi aveva chiesto di cenare insieme da qualche parte, ma visto che ero con voi mi sembrava giusto invitarla. Mi dispiaceva dirgli che non potevo>> <<Hai fatto bene. Più siamo e meglio è>> esclama Carlos sorridendo<<Si, hai ragione>> lo appoggia Lando. <<E' carina?>> chiede a bassa voce Carlos curioso. Stavo per rispondere quando mi precede Lando: <<Carina? Io direi una bella ragazza. Ha le forme al punto giusto e ha un bel visetto>>. In risposta gli do una gomitata sul fianco e poi incrocio le braccia al petto con una smorfia di fastidio. <<Uhh. La piccolina è gelosa?>> <<Sempre in mezzo devi metterti Carlos? Non sono gelosa. Il signorino al mio fianco può dire quello che vuole e non sono piccola>> <<Wow d'accordo belva>> mi risponde ridacchiando. <<Ilaria>> <<Si Lando>> gli rispondo con tono freddo girandomi e regalandogli un sorriso forzato <<Stavo scherzando. Non fare così ti prego. Sorridi che quando lo fai sei la ragazza più bella del mondo o almeno io la vedo così>> mi dice sussurrando le ultime parole e  intrecciando le nostre dita sotto il tavolo. Sorrido con le lacrime agli occhi per le parole appena sentite. Che dolce. <<Nessuno mi aveva detto queste cose. Grazie Lando. Sei un ragazzo speciale>> esclamo aggrappandomi al suo collo e abbracciandolo forte regalandogli un bacio sulla guancia. Lando stava per dirmi qualcosa, quando viene interrotto da una voce, alle nostre spalle, familiare.<<Ilaria ciao>> <<Hey Ale>> dico alzandomi dal tavolo e abbracciandola velocemente. <<Lando lo conosci già. Invece ti presento Carlos. Carlos,lei è Alessia una amica che ho conosciuto oggi>> dico finendo le presentazioni con un sorriso. <<Piacere>> dice Carlos incantato <<Piacere mio>> risponde Alessia imbarazzata. <<Bene ragazzi iniziamo a cenare. Alessia mettiti pure vicino a Carlos>> dice Lando togliendo dall'imbarazzo i due e prendendo il menù <<Yes, sto morendo di fame>> esclamo io facendo ridere tutti. 

Dopo aver ordinato, parlato tra di noi, riso e mangiato, inizio a sentire la testa pesante e l'aria poco respirabile così mi alzo chiedendo scusa ed esco un attimo a prendere una boccata d'aria fresca. Mi appoggio a un muretto vicino l'entrata del ristorante e inizio a perdermi tra le luci che la città di Monza mi dona. Un colpo di vento improvviso mi sposta indietro i capelli creandomi brividi di freddo lungo il corpo, così chiudo la zip della felpa e metto le mani in tasca per riscaldarmi il più presto possibile. <<Tutto bene?>>. Sorriso al sentire la voce della persona che sta creando scompiglio nella mia vita. <<Tutto ok. Tranquillo Lando. Avevo bisogno di una boccata d'aria fresca. Sono successe talmente tante cose che mi sento un pochino frastornata. Credo di aver bisogno di un po' di tempo per metabolizzare il tutto>> dichiaro sospirando alla fine della frase. <<Una bella dormita credo sia la miglior medicina in questi casi>> mi consiglia <<Vuoi che torniamo in hotel?>> mi propone <<Non preoccuparti. Finiamo la cena e lasciamo i due piccioncini là dentro a fare conoscenza>> <<Te ne sei accorta anche tu?>> esclama ridacchiando <<Beh; è abbastanza evidente la cosa. Non ci voleva un genio per capirlo>> dico aggiungendomi alla sua risatina. Rientriamo e la cena scorre tra discorsi sulla Formula 1 e aneddoti divertenti. Finita questa ci avviamo verso la cassa per pagare, ma i ragazzi decisi ci fermano e ci obbligano ad uscire. "Ci pensiamo noi. Non si discute" è la frase con la quale siamo state liquidate, così Alessia mi prende sottobraccio e mi fa allontanare leggermente dall'entrata cominciando a sussurrandomi all'orecchio le svariate qualità e pregi che ha notato in Carlos. <<Eh cara Alessia avevo capito che c'era del tenero tra voi>> <<Secondo te è reciproco?>> chiede speranzosa <<Andiamo a chiederglielo se vuoi>> <<Ma dico sei matta?>> esclama urlando e facendo così voltare i due ragazzi appena usciti dal ristorante. <<Tutto bene ragazze?>> dicono all'unisono. Che cosa inquietante. <<Si si, non vi preoccupate>> dice Alessia tappandomi la bocca con la mano e sorridendo. <<Allora andiamo>> pronuncia Carlos invitando Alessia a seguirlo. Mi incammino anch'io dietro di loro e Lando allunga il passo per affiancarsi a me. <<Sicura sia tutto ok? Vi vedo strane>> <<Lascia perdere. Cose da donne>> <<Ricevuto. Non devo chiedere>> <<Capisci in fretta bravo. Dai andiamo>> dico dandogli una pacca amichevole sulla spalla. Camminiamo mano nella mano in silenzio ammirando Monza notturna molto suggestiva e assaporando il semplice piacere di sentirsi vicini. Arriviamo finalmente davanti l'hotel e Carlos chiede ad Alessia se dove alloggia lei è distante, perché potrebbe accompagnarla. Che gentiluomo. Entusiasta, Alessia accetta e dopo averci salutati, si gira verso di me facendomi il gesto del "ti chiamo dopo". Ridacchiamo li faccio il segno dell'okay e la saluto con la mano. Io e Lando entriamo in hotel e sempre la solita receptionist ritorna all'attacco con un mieloso: <<Bentornato signor Norris>>. La incenerisco con lo sguardo e le tolgo subito quel sorrisetto ebete dalla faccia. Girandomi, afferro Lando per il polso tirandolo verso l'ascensore dicendo con voce alta per assicurarmi che lei senta: <<Dai amore muoviti che sono stanca morta>> . Prima di entrare nella scatola di metallo, mi volto e la fulmino nuovamente con lo sguardo.

Amore a 300 Km all'Ora- Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora