Capitolo 21

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Un anno dopo...

Guardo la mia figura allo specchio appeso nella camera che da qualche mese condivido con Lando e noto che ha azzeccato la mia taglia. Il vestito con lo scollo a cuore si posa perfettamente sulle mie forme accentuandole il giusto e il suo colore blu elettrico fa risaltare i miei capelli biondi che ho raccolto in un elegante chignon lasciando qualche ciocca libera. Porto lo sguardo verso la mia mano destra e gioco con l'anello di fidanzamento rivivendo tutto quello che è successo fin ora. L'incontro o meglio il "colpo di fulmine", il primo abbraccio, il primo bacio, la domanda di fidanzamento sulla ruota panoramica, l'incidente con tutte le sensazioni negative incluse, il bacio che gli ha fatto ricordare di noi, il suo primo podio in Austria e la sua richiesta nei mesi successivi di andare a vivere insieme. <<Amore sei pronta?>> chiede il mio ragazzo facendo capolino nella stanza. <<Perché stai piangendo?>>. Solo ora noto delle lacrime che scorrono indisturbate sulle mie guance leggermente arrossate per via del blush. <<Oh niente. Sono solo lacrime di gioia>> rispondo asciugandomi, velocemente, con i palmi delle mani le guance.  <<Lacrime di gioia?>> chiede curioso facendomi girare verso di lui e accarezzandomi le braccia coperte dalle maniche in pizzo; parte del vestito che adoro di più. <<Stavo rivivendo nella mia mente tutte le cose che sono successe fino a questo momento e ancora non riesco a crederci di star convivendo con il ragazzo che amo>> dico accarezzandogli una guancia e sorridendo <<Ti amo anch'io amore mio>> dice facendo scontrare le nostre labbra, regalandomi un leggero bacio che mi lascia milioni di brividi in tutto il corpo. Gli sorrido e mi volto, tornando davanti lo specchio per applicare velocemente il mio rossetto nude opaco preferito completando così outfit. Guardo il riflesso di Lando vestito con uno smoking dello stesso colore del mio vestito ed è bellissimo sotto ogni punto di vista, senza un imperfezione. Quando dicono che ogni persona ha almeno un imperfezione, mi sa che non hanno ancora visto Lando Norris. <<Sei bellissima>> <<Anche tu mio piccolo britannico>> <<Andiamo?>> dice ridacchiando per il soprannome che a volte gli attribuisco, porgendomi una mano. Afferro la giacca insieme alla pochette nera abbinata ai tacchi e dopo avergli afferrato la mano scendiamo le scale uscendo di casa. Saliamo nella sua McLaren arancione metallico e raggiungiamo l'evento al quale è stato invitato. Diamo i nostri sopra abiti al guardarobiere e con le mani intrecciate raggiungiamo il grande salone che hanno allestito per l'occasione. <<Wow>> mi lascio scappare, mentre camminiamo verso un tavolo dove noto essere seduti, con il proprio bicchiere, Carlos con la mia miglior amica Alessia, Daniel Ricciardo, Max Verstappen insieme alla sua ragazza Dilara e Charles accompagnato da una ragazza che non ho mai visto fin ora. <<Buonasera>> pronuncia il ragazzo al mio fianco lasciandomi la mano e andando ad abbracciare i suoi compagni di pista. <<Ciao a tutti>> dico io sorridendo e ricevendo subito un abbraccio da Alessia facendomi quasi cadere.<<Ma guardati. Sei uno schianto. Dove hai preso questo vestito? E' bellissimo>> <<Lando>> pronuncio a bassa voce indicandolo con lo sguardo, notando che sta animatamente parlando con i ragazzi. <<Wow ha buon gusto il ragazzino eh>>. Rido fragorosamente per il tono che ha usato e poso lo sguardo sul tubino che le fascia il corpo facendo risaltare le sue bellissime forme. <<Anche tu sei un schianto. Il rosso ti dona molto>> <<Vero? Questo rosso rubino lo trovo bellissimo come colore. L'ho comprato in una boutique a Firenze in centro>> <<Devi portarmi assolutamente>> <<Ti manca casa non è vero?>> <<Sento i miei ogni giorno e so che quelle videochiamate Facetime non colmeranno mai la mia nostalgia, ma ho lui qui>> sussurro guardando nuovamente Lando che in questo momento mi sta sorridendo e ascoltando distrattamente un probabile discorso di Daniel, visto il suo carattere loquace e particolarmente scherzoso. <<Amica mia lo so. Dai andiamo a sederci che dovrebbero iniziare a breve>>. Prendendomi a braccetto Alessia mi porta a salutare velocemente con due baci sulla guancia tutte le altre persone presenti, accomodarci poco dopo.

Improvvisamente le luci che illuminavano tutto il salone si abbassano mettendo in evidenza solo il palco con delle luci ad occhio di bue. Al mio fianco sento Lando stranamente taciturno e percepisco la tensione che lo sta avvolgendo come un boa con la sua preda. Inizia a muovere le mani sulle gambe e comincia a respirare più profondamente. Mi giro leggermente verso di lui e gli afferro le mani facendo intrecciare le nostre dita.<<Lando guardami. Andrà tutto bene d'accordo?>>. Lui porta il suo sguardo nel mio e mi lascia un bacio a stampo sorridendomi leggermente. Appoggio la testa sulla sua spalla e gli accarezzo con il pollice la mano cercando di trasmettergli serenità e tranquillità. <<Buonasera a tutti signori e signore e benvenuti a uno degli eventi più importanti nel mondo della Formula>>. Un applauso generale riempie la sala dopo l'inizio del discorso del presidente FIA Jean Todt: un signore sulla settantina in giacca e cravatta che guarda fiero tutti noi con il microfono in mano. <<In mezzo a voi ci sono i volti protagonisti delle varie categorie, dalla più bassa fino ad arrivare alla più alta, che credo tutti voi conoscete: la Formula 1. Per me è un grande onore premiare questi ragazzi che con passione, dedizione e devozione si allenano ogni giorno per dare sempre il massimo per la propria scuderia e per loro stessi. Direi di partire proprio da questi ragazzi allora>> esclama sorridendo prendendo dalla tasca della giacca una busta azzurra con una scritta bianca. Lando stringe di più la mia mano e ricambio a mia volta per fargli sentire la mia vicinanza. <<Il vincitore del premio come miglior pilota dell'anno va a...>> dice il presidente lasciando la frase con un po' di suspense aprendo lentamente la busta e tirando fuori il foglio su cui c'è scritto il nome del pilota. <<Lando Norris>> pronuncia guardando dalla nostra parte. Lando, con gli occhi lucidi emozionato, mi bacia alzandomi di qualche centimetro da terra. <<Sono fiera di te inglesino del mio cuore. Vai sul palco a prenderti quel trofeo>> gli sussurro lasciandogli un bacio sulla guancia e spingendolo leggermente verso la piattaforma rialzata. Vedere Lando su quel palco con un sorriso enorme riempie il mio cuore di felicità e una lacrima scorre sulla mia guancia dall'emozione.

<<Sono senza parole. Non mi sarei mai immaginato di trovarmi qui sopra con questo trofeo in mano davanti a tutti voi. Prima di tutto voglio ringraziare i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto e creduto in questa mia passione nel correre ad alta velocità. La scuderia McLaren che mi ha accolto a braccia aperte aiutandomi a migliorare e sostenere ad ogni weekend di gara e non solo. Il presidente Todt per aver realizzato uno dei miei sogni fin da bambino che avevo custodito segretamente nel cassetto e voglio ringraziare una delle persone più importanti della mia vita. Ilaria>> dice Lando girandosi verso di me. <<Sei arrivata come un fulmine a ciel sereno e hai illuminato le mie giornate con la tua aurea. Senza la tua forza, la tua determinazione e il tuo amore che mi trasmettevi, o meglio mi correggo, che mi trasmetti anche semplicemente guardandoti da qui sopra, non credo che sarei arrivato dove sono ora. Forse è troppo presto e forse penserai che stiamo correndo un po' troppo e magari non accetterai, ma voglio correre il rischio. Voglio svegliarmi la mattina e trovarti al mio fianco. Voglio vederti in giro per la casa con una mia felpa addosso. Voglio vederti a tutte le mie gare che mi sostieni. Voglio baciarti. Abbracciarti. Proteggerti. Donarti tutto me stesso per il resto della mia vita>> <<Oh mio dio>> sussurro portandomi una mano alla bocca vedendo Lando scendere dal palco e inginocchiarsi davanti a me con in mano una scatolina nera. <<Ilaria. Vuoi sposarmi e vivere il resto dei tuoi giorni con me?>> mi chiede rivelando un anello con un diamante. Inizio a piangere come una bambina e non riuscendo a parlare per l'emozione, mi abbasso e gli regalo un bacio carico d'amore che provo nei suoi confronti. Ci stacchiamo e mi abbraccia lasciandomi qualche bacio tra i capelli nel tentativo di far cessare i miei singhiozzi. La gente attorno a noi applaude e non posso fare altro che baciare ancora e ancora e ancora il mio, ormai, futuro marito.

<<Quindi è un sì?>> chiede innocentemente ed emozionato.

<<Sì>> esclamo sorridendo come mai avevo fatto mettendomi l'anello.

Amore a 300 Km all'Ora- Lando NorrisWhere stories live. Discover now