Capitolo 19

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Sono passate due settimane dall'incidente. Io ormai vivo in ospedale, Alessia passa le giornate con me, mentre Carlos, appena trova uno spazio tra gli impegni, viene a trovarci. Lando è ancora in coma farmacologico e i medici non riescono a darci una spiegazione a riguardo. Io come mi sento? Uno schifo. Non ho mollato un attimo Lando. Sono sempre rimasta sveglia aspettando il suo possibile risveglio, ma sinceramente sto perdendo le speranze. Accarezzo il viso di Lando che al tatto mi risulta liscia come la pelle di un bambino. <<Sei Ilaria?>>. Volto il capo, trovandomi davanti i genitori del mio ragazzo che varcano la porta d'ingresso. <<Ehm si, sono io. Vuoi dovreste essere i genitori di Lando giusto? E' un vero piacere conoscervi>> esclamo dando la mano a entrambi. <<I medici hanno detto qualcosa?>> chiedo successivamente speranzosa; <<Nulla di nuovo. Il nostro Lando è un caso da punto interrogativo. Sai ci ha parlato molto di te e aveva ragione: sembri un angelo>> mi rivela la signora Norris. <<Mi scusi?>> <<Con quei capelli biondi e il viso dai lineamenti dolci sembri un angelo. Si vede che sei una brava ragazza. Sono felice che abbia una persona come te al suo fianco. Riesco a scorgere, guardando a fondo quegli occhi scuri, quando ami mio figlio e non posso che esserne felice.>> <<Non so cosa dire. Sono contenta che l'abbia notato e la ringrazio per i complimenti. Oddio che imbarazzo>> <<Oh no cara non essere imbarazza. Ti va un caffè e mi racconti come vi siete conosciuti?. Quel disgraziato di mio figlio non ha voluto dirci nulla>>. Accompagnata da una risatina, sorrido accettando volentieri. <<Caro tu resta qui e se accade qualsiasi cosa vieni a dircelo subito>> puntualizza la mamma del mio ragazzo a suo marito. <<Certo non preoccupatevi>>.

La mamma di Lando è una donna fantastica. Sono ore che ormai siamo sedute a parlare e ha voluto sapere tutto nei minimi dettagli. <<...e si è inginocchiato con l'anello>> dico finendo il racconto sorridendo e mostrandogli l'anello. <<Su una ruota panoramica?>> <<Esatto>> <<Sai, non lo facevo così romantico>>. <<Amore, Ilaria>. Ci giriamo improvvisamente verso la persona che ha urlato e vedo il papá di Lando chiamarci a gran voce. <<Venite si sta svegliando>> <<Vai>> mi invita la signora Norris. Comincio a correre senza urtare nessuno per il corridoio ed entro sedendomi sul bordo del letto. Con un sorriso enorme li prendo la mano e lo vedo aprire finalmente quegli occhi chiari e bellissimi presi dalla madre. <<Lando, amore mio hey>>. Lentamente gira il capo verso di me, guardandomi con un sguardo carico di punti interrogativi. <<Chi sei?>> domanda dopo qualche secondo. Il mondo mi cade addosso. <<Sono io Lando. Ilaria, la tua ragazza>> sussurro,mentre percepisco uno strano malessere interiore. <<Non so chi tu sia, esci per favore>> dice confuso togliendo con forza la sua mano dalla mia. D'un tratto tutto diventa sfuocato e un peso enorme mi riempie lo stomaco. Non si ricorda di me. Perché? <<Lando non dire queste cose. E' la tua ragazza>> <<Mamma non la conosco. Non ho una ragazza. Lo sai benissimo che sto meglio da solo: Tu sei ancora qui? Vattene ho detto>> urla di colpo con tono duro rivolgendosi a me. Con le lacrime che scorrono indisturbate, prendo la mia borsa e lascio la stanza accasciandomi su una sedia presente in sala d'attesa. Appoggio le mani sulla faccia e inizio a singhiozzare completamente inerme.

La mamma di Lando appena esce dalla stanza, si siede al mio fianco e mi abbraccia. <<Mi dispiace. Non capisco perché non si ricordi di te. Vieni, andiamo dentro che c'è il medico. Cerchiamo di fare chiarezza>> <<No, vada lei. Lando mi manderà fuori di nuovo e non riuscirei a sopportarlo>> <<Non esiste tesoro. Sei la sua ragazza che lui si ricordi di te o meno e insieme lì faremo tornare la memoria. Forza>>. A braccetto entriamo e sentiamo il medico spiegare a bassa voce la situazione al papà del mio ragazzo. <<Caro eccoci>> <<Salve allora...>> <<Perché Lando non si ricorda di me?>> domando interrompendo bruscamente il medico. Devo sapere. <<Signorina, temiamo che il signor Norris non ricordi nulla di quello che è successo nell'ultimo periodo della sua vita. Li abbiamo fatto varie domande e non ricorda niente. La nostra fortuna è che questo si può modificare aiutandolo tramite foto, video, portandolo in posti dov'è stato e raccontandogli i fatti>> mi spiega gesticolando con le mani. <<Quanto tempo ci vorrà?>> <<Dipende da lui. Non possiamo stimare un tempo>> <<Capito>> rispondo a bassa voce girandomi verso Lando che in questo momento sta guardando fuori dalla finestra completamente assorto. <<Domani potrà tornare a casa e ha bisogno di assoluto riposo, quindi per il momento niente gare, viaggi e allenamenti. Poi ci aggiorneremo più avanti>> <<La ringrazio. Arrivederci>> dice il papà di Lando stringendo la mano al dottore. <<Arrivederci>>.

Sono passati due giorni da quando è tornato a casa e in questo momento mi ritrovo a Bristol, fuori dalla porta di casa sua. Il fatto che Lando non si ricordi di me mi distrugge, ma il medico ha detto di aiutarlo ed è quello che farò. Con me ho una chiavetta dove ho raggruppato e scaricato foto e video delle ultime gare e di noi con i posti dove eravamo insieme. Prendo un bel respiro e suono. <<Ilaria tesoro ciao. Come stai?>> esclama la signora Norris abbracciandomi. <<Entra pure>> <<La ringrazio. Che bella casa>>  dico guardandomi intorno. <<Il nostro Lando ha buon gusto>> <<Dov'è?>> <<Nella sua stanza a giocare a qualche gioco con il computer>> <<Dove si trova?>> <<Vieni ti faccio strada>>. Seguo la mamma di Lando e improvvisamente si ferma davanti una porta bianca per poi bussare. <<Avanti>> <<Entra forza>> mi incita appoggiandomi una mano sulla spalla. << Tu non sei la ragazza che credeva di essere la mia ragazza?>> <<Lando le maniere. Comunque vi lascio soli. Ho le patate in forno>>. Chiudo la porta e guardo Lando negli occhi con nostalgia. <<Siediti>> mi dice tirando indietro una sedia al suo fianco. Un silenzio tombale regna nella stanza e l'unico suono presente sono i nostri respiri. Mi guardo velocemente intorno e le uniche cose presenti sono il simulatore, degli schermi, un computer, una finestra, dei mobiletti e la scritta luminosa "L7" attaccata al muro bianco che cambia colore. Faccio per aprire bocca e spezzare questo silenzio straziante ma il ragazzino britannico mi precede. <<Io, volevo scusarmi. L'altro giorno in ospedale sono stato scortese nei tuoi confronti cacciandoti in quel modo. I miei genitori mi hanno spiegato la situazione in cui mi trovo, chi sei e sono pronto a ricordare>> dice prendendo la mia mano nella sua; <<Voglio ricordare la prima volta che ti ho visto, il nostro primo bacio e tutti i seguenti, i nostri momenti insieme e ricordarmi di te>> sussurra alla fine accarezzandomi la mano e guardandomi con quegli occhi che dio solo sa che effetto mi fanno. Gli sorrido e non resistendo mi butto su di lui abbracciandolo. Li avvolgo leggermente il collo e appoggio la testa sulla spalla sinistra. Mi mancava da morire abbracciarlo e sentire il suo profumo che tanto amo. Lui ricambia, dopo qualche secondo, stringendomi i fianchi. Lentamente mi stacco e una lampadina si accende nella mia testa.<<Beh allora facciamo le cose per bene>> dico porgendoli una mano:<<Ilaria>>. Lui la guarda e sorridendo la afferra:<<Lando>>.

Amore a 300 Km all'Ora- Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora