Capitolo 6

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Mentre sono assorta nei miei pensieri, Lando apre la porta e ritorna nella stanza. Stranamente mi sento avvolta in una specie di carezza calda, così apro gli occhi e lo scopro a fissarmi a pochi centimetri dal mio viso. Imbarazzata sistemo la mia seduta, stoppo la musica e tolgo le cuffiette. Per allentare la tensione creatasi chiedo imbarazzata:<<Scusami, hai detto qualcosa?>> <<No,no. Avevo visto che avevi le cuffiette e non potevi sentirmi>> <<Ah, allora ho qualcosa in faccia?>> <<Si,due occhi, due sopracciglia, un naso e una bocca>> <<Simpatico>> affermo alzando gli occhi al cielo. Restiamo alcuni attimi a fissarci. Mi fa un sorriso ed esclama:<<Bene, usciamo di qui?>> <<Ehm, si certo andiamo>>. Mi alzo dal divano, ma impedita come sono, perdo l'equilibrio e Lando, con dei prontissimi riflessi, mi afferra al volo. Restiamo svariati minuti a guardarci, ancora e ancora e ancora. Sento la sua mano stringermi il fianco destro, mentre  l'altra racchiude una mia mano con una presa forte, come se sparissi dalle sue braccia da un momento all'altro. <<Grazie>> sussurro incantata dai suoi occhi<<Sei proprio sbadata eh?>> afferma col mio stesso tono <<Mi si era addormentata la gamba>> pronuncio inventandomi la prima scusa che mi passa per la mente. Lui non replica; semplicemente, passa lo sguardo svariate volte dai miei occhi castani alla mia bocca. L'aria inizia a farsi pesante, come il mio fiato, per l'improvvisa vicinanza dei nostri volti. Il suo naso è a un centimetro dal mio e tutto mi sembra scomparire. Sento il suo fiato sulle labbra come un vento caldo di Scirocco e il cuore partito per chi sa dove come se fosse il galoppo di un cavallo impazzito. La magia, però sparisce quando Andreas Seidl, secondo team principal Mclaren, entra all'improvviso facendoci sobbalzare e allontanare le bocche ormai sul punto di unirsi. <<Oh scusate. Non volevo interrompere questo momento ma Lando ti stanno aspettando per le interviste post-gara>> <<Ok grazie Andreas. Lei può venire con me?>> chiede indicandomi con la faccia rossa dall'imbarazzo per il momento di poco fa.<<Certo, basta che non vengano fuori casini con i giornalisti. Cara, come ti chiami?>> mi chiede passando lo sguardo velocemente sulla mia figura per poi mostrare un sorriso educato <<Ilaria>> porgendogli la mano <<E' un onore conoscerla, come d'altronde tutto il team Mclaren>> <<Piacere mio>> esclama afferrando la mano che gli avevo porso. <<Bene ragazzi io vado. Lando mi raccomando e Ilaria piacere di aver fatto la tua conoscenza>> <<Tranquillo Andreas arriviamo>>. Dopo aver visto Andreas chiudere la porta, Lando mi guarda, prende con una mano il mio zaino mettendoselo in spalla e con l'altra invece prende la mia mano intrecciando le dita. Usciamo dalla stanza passando per il garage ancora pieno di meccanici anche di altri team, dove raccoglie in velocità due cappellini arancioni con il logo Mclaren, l'iniziale del suo nome e il numero di vettura insieme a due paia di occhiali da sole neri. Mi mette il cappellino sistemandomi i capelli con delicatezza e gli occhiali da sole stando attento a non bucarmi, giustamente, un occhio. Dopo averlo fatto anche per lui, mi riprende la mano che aveva lasciato e ci incamminiamo verso non so dove, ma non mi interessa granché vista la mia attenzione nelle nostre mani intrecciate. Per me siamo solo io e lui, mentre tutto il resto lo categorizzo, in quel momento, superfluo. 

<<Ilaria>>. Una voce alta alle mie spalle mi risveglia da tutto quello che stavo vivendo in quel momento. Mi volto e vedo Alessia piegata con le mani appoggiate sulla pancia, il fiatone e i capelli leggermente spettinati. <<Finalmente...ti ho....trovata. Ti ho cercato....ovunque>> afferma <<Dove sei....stata?>>. Lascio la mano di Lando imbarazzata, accorgendomi dello sguardo confuso di Alessia che a parer mio metteva abbastanza in soggezione. << Ale calmati e respira. Comunque ho rischiato la vita e Lando mi ha salvato. A proposito, Ale lui è Lando Norris come penso saprai, Lando lei è Alessia una mia amica>> dico presentandoli. <<Piacere>> esclama Lando sorridendogli, ma Alessia, invece di rispondergli, resta bloccata sul posto, con la bocca aperta senza emettere alcun suono e gli occhi sbarrati spostando lo sguardo da me a Lando in continuazione senza rispondergli. <<Ale, ci sei?>> gli chiedo ridacchiando muovendo le mani velocemente davanti il suo viso per svegliarla dal trance in cui è entrata. <<Tu, lui, voi ,o Dio Santo tu sei Lando Norris! Oh caz...>> <<Bababababababa>> la blocco <<Voi due eravate mano nella mano e lui e tu>> dice lei balbettando <<Si Alessia lui è Lando Norris e per quello che hai visto ti spiegherò più tardi>> le dico sottovoce avvicinandomi al suo orecchio <<Oddio okay.Ora mi calmo. Ilaria per il matrimonio, io la damigella eh>> afferma saltando felice. <<Matrimonio?>> chiede Lando con una faccia da enorme punto interrogativo <<Lascia stare. Idee sue fuori di testa>> rispondo gesticolando <<No,no,no Lando lei ti a...>> <<Okay,Ale non serve che specifichi grazie>> la fermo appoggiandole una mano sulla bocca per fermarla. Lando inizia a ridere per la scena comica creatasi <<Ilaria>> mi richiama poi <<Dobbiamo andare>> <<Già, le interviste. Ale tieni il mio numero così ci sentiamo e aggiorniamo>> affermo scrivendolo sull'incarto di una chewing gum e una penna che avevo entrambe in tasca. Le abitudini che mi ha trasportato mamma. <<Intervista? Hey Ila aspetta un attimo>> <<Ci sentiamo dopo ti voglio bene>> le urlo in modo sbrigativo per poi mandandole un bacio volante con la mano. <<Ciao Alessia piacere di averti conosciuto>> esclama Lando infine per poi riprendere la mia mano e trascinarmi via per la fretta e il ritardo.    



Amore a 300 Km all'Ora- Lando NorrisWhere stories live. Discover now