Angelo

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Capitolo 12

David's pov

Osservo Samya e non posso fare altro che ammirare il suo viso pulito e bianco come la neve, i lineamenti delicati e perfetti che la rendono una visione i miei e agli occhi di tutti. Samya è perfetta fisicamente e ciò entra in contrasto con l'imperfezione della sua vita e il suo carattere. 

Sono profondamente convinto che sarà difficilissimo per lei aprirsi totalmente con Victoria, e non perché mia sorella sia superficiale ma perché Mya ha terribilmente paura di essere giudicata da lei, perché sa di averla delusa con le sue bugie ed è consapevole del fatto che Vicky sia gelosa del nostro rapporto. Il fatto che io sappia tutta la verità su Samya la manderà su tutte le furie. 

"Say, mi metti ansia" 

La bellissima bionda mi guarda e sospira, faccio un cenno con la testa per spronarla a parlare ma lei sembra bloccarsi ogni volta che deve iniziare il suo discorso.

"Mya" sussurro per darle forza, ciò fa voltare mia sorella verso di me con un'aria stranita in volto.

"David, vi prego, cosa sta succedendo?" 

Samya si alza e va verso Victoria, che la guarda spaventata, e si siede accanto a lei.

"Ci siamo sempre immaginate sorelle, io e te" inizia "entrambe un po' pazze, sognatrici e ambiziose. Ci immaginavamo dentro quella meravigliosa villa a correre e divertirci fin da bambine. Mi hai detto mille volte che avrei potuto fare la modella insieme a te, che saremmo potute diventare tutto ciò che volevamo...ma alla fine ciò che volevo io era solo averti nella mia vita. Tu sei così diversa da me, Vic, sei credente al cento per cento e spesso hai cercato di far convertire anche me con scarsissimi risultati. Perché io sembro un angelo, ma non lo sono. Non sono quello che tutti pensate, non sono la ragazza della porta accanto o la ragazza più popolare della scuola." 

La sua voce inizia a tremare e vedo delle lacrime che scendono prepotenti sulle gote di mia sorella. Mi avvicino a Samya e mi siedo accanto a lei, stringendole la mano per darle un minimo di forza che è tutto ciò di cui lei ha bisogno. Victoria ci guarda sbigottita e ancora non riesce a comprendere ciò che io e la sua migliore amica stiamo cercando di dirle. 

"Io sono l'esatto opposto, Victoria. Io sono figlia di una ragazza madre che la sera esce ad ubriacarsi ed è vero che lavoro in una libreria. Lo faccio per vivere in modo quanto meno decente. Ho mentito per paura, paura di non essere accettata" 

"David lo sapeva?" Chiede mia sorella visibilmente scossa

"Vicky" cerco di calmarla 

"Rispondete!" 

Samya mi guarda e ripercorre insieme a me quel giorno in cui si è finalmente aperta con me. 

Flashback

I suoi bellissimi occhioni color ghiaccio mi scrutano e attendono un mio responso, ma per me non è cambiato nulla. 

"Non dici nulla?" Chiede con voce tremante. 

"Cosa vuoi che ti dica? Bella questa libreria." Ridacchio e lei sospira 

Si siede su una poltrona ed io mi metto sul tavolo continuando a guardarla con un sorriso dolce in volto. Non voglio si spaventi o ci stia male, voglio sia sincera con me. 

"Come si chiama tua madre?" 

"Brenda, io le voglio molto bene ma spesso quando beve dice cose che mi fanno male" 

Mi avvicino a lei, sedendomi accanto e poggiando la testa sulle sue gambe. 

"Ti piace lavorare qui?" 

Ho il mio angelo adesso [Wattys2020]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora