Resta con me

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Capitolo 7

David's pov

È ancora buio, ma non ci siamo mai addormentati. Io tengo la mia mano sul suo fianco e la guardo mentre lei continua a sorridere e ad accarezzare i miei capelli.

"Sono più lunghi" sussurra toccando i miei capelli "e più scuri"

Non rispondo, godendomi le sue carezze e le sue attenzioni. Quelle attenzioni che sono state riservate solo ad un uomo in questi anni, un uomo che non sono io. Nonostante la notte appena trascorsa non riesco a togliermi dalla testa quello che mi ha fatto, non riesco ad immaginare cosa sarebbe successo se Victoria non mi avesse rivelato tutto. Non ce la faccio a perdonarla, non so se potrò mai farlo.

"Mi sono approfittato di te, scusami" sussurro non distogliendo lo sguardo dal suo

"Dave, ma cosa dici?" sorride "lo volevamo entrambi. E poi siamo una famiglia, lo hai dimenticato?"

Chiudo gli occhi esasperato. Quelle parole non riesco a sentirle dette da lei, mi sembra solo incoerente e pazza.

"Tu mi hai negato tutto, io non ce la faccio a perdonarti"

Si alza su un fianco e mi guarda stranita. I suoi occhi diventano lucidi e riesco finalmente a vederla nitidamente visto che l'alba ci sta offrendo la sua luce. Una luce che la rende ancora più bella di quanto sia umanamente possibile.

"Questa notte non ha significato nulla per te?" mi chiede trattenendo le lacrime

Ridacchio "è come se fossimo tornati ragazzini questa notte, come se fossimo di nuovo noi. Ma non saremo mai più le stesse persone che si sono innamorate. Non saremo mai più le due persone che si sono unite amandosi e creando Luna. Non lo siamo adesso e non lo saremo mai più" esalo con un filo di voce

"Cosa vuol dire? Mi stai...mi stai dicendo addio"

"Non posso dirti addio, sei la madre di mia figlia. Io voglio esserci per la bambina, ma ho bisogno di tempo per poterci essere per te" ammetto

"David, questa notte mi hai detto che vuoi vivere di noi. Che vuoi noi, tutte e due"

"Tu saresti disposta a lasciare Derek per me? Per una persona che prima di amarti ti odia per quello che gli hai fatto?" mi alzo anche io su un fianco.

Il fatto che io e Samya ci siamo sempre attratti come due calamite non aiuta, ci vogliamo troppo e sempre, anche quando ci odiamo. I suoi occhi passano dai miei alle mie labbra per poi scendere sul mio petto e si soffermano su una parte di me. Sgrana gli occhi ed io confuso abbasso lo sguardo.

"Non è come credi" dico

"Tu...tu lo sapevi e mi stai dando la colpa di averti solo protetto" dice sconvolta

"No. Samya..."

"E allora perché?" chiede "Perché hai il nome di mia figlia tatuato sul petto?"

Una scritta semplice, sotto il pettorale sinistro all'altezza del cuore. Dolunay. È scritto in corsivo ma non è nulla di eccentrico. Samya si mette a sedere e lo faccio anche io, ponendomi di fronte a lei.

"Proprio non ci arrivi, eh? Perché hai dato questo nome alla bambina?" le chiedo con fare saccente

"Perché mi ricorda il mio primo ti amo" sussurra

"è un ricordo che abbiamo in comune, Mya. Io ero convinto che fossi mia sorella quando sono andato a farlo, volevo incidere sulla mia pelle un ricordo di te, perché sapevo in cuor mio che per la mia sanità mentale era meglio non vederti più"

Ho il mio angelo adesso [Wattys2020]Where stories live. Discover now