La piccola Luna

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Capitolo 4

Samya's pov

Sento la stanza che si muove, le mie mani tremano così come le mie gambe. Sono da sola e ho paura. Non ci sono Der e la bambina per cui sono praticamente alla sua mercé, potrebbe uccidermi seduta stante se volesse.

"Non mi saluti?" dice e il suo viso assume una strana espressione, inquietante oserei dire.

Avanza verso di me che indietreggio immediatamente, chiude la porta alle sue spalle e capisco di non avere via di scampo. David è qui, di fronte a me e non ho mai visto tanto odio nei suoi occhi. Perché è qui? Cosa gli ha detto Vicky?

"Cosa...cosa ci fai tu qui?" balbetto continuando ad indietreggiare finché lui non si ferma e mi guarda attentamente.

"Ma come? È così che si accoglie il tuo fratellino? Mi mancava mia sorella" dice ovvio, ma io so che c'è qualcosa sotto. L'ho capito dall'espressione dei suoi occhi e dal suo modo di parlare. Non mi ha mai parlato così, non è mai stato così pieno di odio nei miei confronti.

"Cosa è successo? Cosa ti ha detto Victoria?" chiedo con una leggera sicurezza in più che sento vacillare appena lui inizia a ridere

"Ci sei arrivata allora. Sapevi sarebbe arrivato questo momento, non è vero?" chiede con tono retorico.

"Tu non...non mi fai paura"

"Lo so, so di non farti paura purtroppo ma sappi che sono qui per avere ciò che mi spetta di diritto. Tu hai mia figlia"

Mia figlia...mia figlia... lui sa di Luna.

Pensavo Victoria gli avesse detto solo della nostra finta parentela, non pensavo avrebbe mai parlato di mia figlia con lui. Perché mi ha fatto questo? Non sa cosa ha combinato. Cosa dirò alla mia bambina? E se Kate avesse ragione? Se adesso David, che peraltro è avvocato, mi fa causa e combina un casino con Luna? Io non posso permettermi di perderla, lei è la mia unica ragione di vita. Lui mi guarda con i suoi occhi verdi e penetranti, facendomi sentire per un secondo a casa. Di nuovo la Samya che era felice con lui, con Brenda...ma senza Luna.

"Cosa?" la mia voce esce come un sussurro perché la paura mi sta divorando l'anima in questo momento.

"Non fingere di cadere dalle nuvole, Mya, lo sai benissimo di cosa sto parlando." Marca con rabbia il nome con cui mi ha sempre chiamata "ringrazia il cielo che sono un signore, perché potrei farti sbattere in galera per avermi tenuta nascosta mia figlia. Quattro anni, Samya. Quattro. Fottuti. Anni." Si avvicina pericolosamente e mi manca l'aria per quanto ho paura. "adesso tu mi fai vedere la bambina, le dici chi è il suo vero padre e sappi che voglio l'affidamento e che abbia il mio cognome"

"Luna si chiama Jones di cognome"

"Beh, lo cambierà. Tu mi hai tolto tutto, Samya, non mi toglierai anche il sacrosanto diritto di essere padre. L'abbiamo fatta insieme, è una cosa che condividiamo e sebbene non voglia più vedere la tua faccia da schiaffi quella bambina è mia figlia, ed io voglio che cresca sapendo che ha un padre. Non voglio che crescendo diventi come te!" urla queste parole contro di me con una rabbia che non pensavo potesse essere contenuta in una sola persona.

"David, secondo te era mia intenzione?" provo a dire con calma "io sono stata costretta ad andare via"

"Quando lo hai saputo?" mi interrompe guardando fuori dalla finestra

"C-cosa?" rispondo ancora sotto shock

Torna a guardarmi e noto che ha gli occhi lucidi

"Quando hai saputo che non siamo fratelli? Quando hai scoperto di essere incinta?" la sua voce trema, sembra così vulnerabile in questo momento

Ho il mio angelo adesso [Wattys2020]Where stories live. Discover now