Luna

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Ho il mio angelo adesso

Parte due.

Non sento più le mani, ma non ho intenzione di smettere di prendere a pugni questo sacco da box. Lei è andata via, è scappata dalla verità che dovrò affrontare da solo anche se non so come fare.

Ho paura, ho una paura fottuta di non vederla mai più. Di non poter più guardare quei suoi occhi ghiacciati e pieni di amore e dolcezza, di non poter sentire quella voce delicata, di non poter sfiorare quel viso perfetto.

Ho paura perché so che l'ho persa per sempre. L'ho persa per qualcosa che non posso fermare. Qualcosa per cui non posso fare niente.

Mi butto a terra sfinito mentre il sudore si mischia alle lacrime che ormai percorrono il mio viso da ore. È andata via e non ho avuto le palle di salutarla.

È mia sorella.

La donna che amo, quella che volevo accanto a me per sempre è sangue del mio sangue.

Una sensazione di schifo si propaga dentro di me, ma non riesco a pensare che tutto quello che abbiamo vissuto sia innaturale, non ce la faccio. È sempre stato bellissimo con lei, intenso, dolce, da far paura.

Allora perché? Perché il mio Dio ha deciso di punirmi in questo modo? Sarebbe stato meglio che quell'uomo quella famosa notte, mi avesse colpito con la sua pistola. Sarei morto in pace senza sapere questa atroce verità.

"Ei" Victoria fa il suo ingresso e mi guarda dispiaciuta, sospira e si morde il labbro inferiore prima di avvicinarsi a me

"Vuoi una camomilla?" Mi chiede dolcemente

"Vorrei solo scomparire in questo momento" sussurro

Appoggia la sua testa sulla mia spalla, mi guarda e sospira ancora

"David, devi essere forte. Siamo tutti sconvolti, ma la vita va avanti"

"Ecco perché non mi piaceva legarmi alle ragazze." Dico secco

"Dave, non è la stessa cosa..."

"È stata la prima, Vic. La prima donna che abbia mai amato, e ora forse capisco anche il perché. Condividiamo lo stesso sangue, siamo figli dello stesso bastardo. Mi sembra di vivere in un incubo." Mi alzo velocemente e Victoria mi segue con lo sguardo

"Dove vai?"

"A fare una doccia, non voglio vedere nessuno" le do le spalle e vado via.

Provo a lavare via il dolore e il senso di angoscia, ma non ci riesco. Sono sensazioni che si sono attaccate alla mia pelle e non me ne libererò mai.

Non mi libererò mai del suo viso, della sensazione di beatitudine che sentivo quando stavo con lei, del suo odore... mi sento dannato.

Non passerà mai. Io e Samya saremo sempre legati, nonostante i segreti, nonostante tutto.

Quattro anni dopo

Samya's pov

Raccolgo un piccolo calzino dalle scale mentre corro verso l'uscita di casa.

"Luna? Luna dove sei?" Urlo irritata. Sa benissimo che non deve lasciare la sua roba in giro, soprattutto quando io sono di corsa e in ritardo a lavoro.

"Eccoci" urla Derek mentre la piccola ride a crepapelle tra le sue braccia

"Luna cos'è questo?" Le sventolo il calzino davanti e lei fa una strana espressione.

Ho il mio angelo adesso [Wattys2020]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora