1. Noreen

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Era una giornata soleggiata e la città sembrava più viva che mai. L'inverno era ormai terminato e questo significava per i cittadini di Ezner poter di nuovo uscire dalla città per avventurarsi nelle campagne circostanti, non più ricoperte di neve e ghiaccio e avvolte dalla nebbia. Altri si ritrovavano al mercato che si svolgeva ogni tre giorni nella piazza principale, nel centro della città. Dalla piazza era facile raggiungere l'arena, all'interno della quale avvenivano gli scontri tra i gladiatori e le belve più selvagge e pericolose del regno, che i cacciatori riuscivano a catturare e vendevano poi a caro prezzo.

Noreen camminava tranquilla per le stradine della città, godendosi il Sole mattutino e l'allegria delle persone che le sorridevano non appena la vedevano. Ezner era una città molto amata da tutti gli stranieri che vi soggiornavano, poiché i suoi cittadini solari erano sempre contenti di stringere nuove amicizie o aiutare chi ne aveva bisogno.

Con la primavera di nuovo alle porte, uomini e donne provenienti da tutto il regno venivano a visitare Ezner. In particolare, nei giorni di festa appena passati, la città era stata molto affollata.

Noreen passò in mezzo ad alcune bancarelle del mercato e si fermò davanti a una di esse, appartenente ad una signora di mezza età che appariva però ancora giovane. I lunghi capelli castani le arrivavano a metà schiena e le circondavano il viso sottile e il naso all'insù, mettendole in risalto gli occhi azzurri. La donna la salutò cordiale, non appena la vide.

«Ciao, Noreen. È proprio una bella giornata oggi, non trovi?» disse, alzando lo sguardo al cielo limpido e senza nuvole.

«Buongiorno, signora Bayev. Ha proprio ragione, finalmente è arrivato un po' di Sole dopo questo inverno rigido» rispose, guardando con attenzione i vari prodotti in vendita sulla bancarella.

«Noreen, cara, hai bisogno di qualcosa?» chiese la signora, notando il suo interesse.

«In effetti, sì. Vorrei prendere delle erbe aromatiche provenienti dalle montagne di Bellinkut» rispose Noreen, spostando lo sguardo sulla donna.

«Ma certo! Se posso chiedere, a cosa ti servono? Sono erbe molto potenti» domandò, mentre si girava per afferrare un sacchetto di cuoio in cui porci le spezie.

Noreen studiò le mosse dell'erborista. «Mio padre si è preso un brutto raffreddore e mi ha chiesto di acquistargli queste erbe. Secondo lui, sono l'unica cosa che può farlo stare meglio».

«Ha proprio ragione. Combattono ogni malanno. Se avrò tempo, passerò io di persona a verificare la sua salute. Digli di mischiarle con fiori viola delle pianure di Veliy. Si crea un intruglio ancora più potente, che fa passare il raffreddore in pochi giorni» le consigliò, sorridendole.

La signora Bayev le porse il sacchetto e afferrò le monete che Noreen le porgeva. La salutò, raccomandandole di non far uscire il padre fino a completa guarigione. Nonostante l'inverno stesse finendo, la temperatura era ancora bassa e infatti Noreen aveva dovuto indossare il suo mantello più pesante per uscire. Malgrado si fosse coperta bene, aveva il naso e le guance fredde e arrossate.

Dopo aver salutato la signora, si diresse verso un quartiere più periferico e tranquillo della città. Camminò finché non giunse a una piccola casetta in mattoni rossi con il tetto di paglia e legno. Sui davanzali delle finestre c'erano alcuni vasi vuoti. Il padre avrebbe piantato dei nuovi fiori non appena ci fosse stato il caldo giusto per farli crescere rigogliosi. Il sentiero di ciottoli grigi che portava alla casetta veniva pulito spesso da lei che preferiva vederlo ordinato, senza terra e foglie sopra.

Entrò e lasciò le erbe appena comprate sul tavolino di mogano, che un falegname aveva fabbricato anni prima. Viltor viveva da molto tempo a Ezner e conosceva la maggior parte della gente. Sapeva sempre a chi chiedere se aveva bisogno di qualcosa. Non aveva sempre abitato lì, ma quando Noreen aveva provato a indagare sulla sua vita prima di trasferirsi nella capitale di Daktsee, l'uomo l'aveva liquidata, deviando la conversazione su qualcos'altro. Era abile a fare leva sulla sua curiosità per distrarla.

La Regina d'ArgentoWhere stories live. Discover now