2. Furia Rossa

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Camminando per le vie, vennero fermati spesso da alcune persone che salutavano con cordialità Viltor.

Il padre rispondeva sempre con gentilezza a tutte le richieste e domande che gli venivano poste. Per mascherare la sua natura di mago e per guadagnare dei soldi, aveva iniziato a fare l'artigiano e ora i suoi prodotti erano i più richiesti della città. Per lavorare la ceramica si aiutava con la magia, risparmiando così ore di duro lavoro. Manipolare la materia non vivente era, infatti, molto più facile di altri incantesimi.

Noreen aveva iniziato proprio da quello. Un giorno, circa due anni prima, il mago l'aveva portata nella sua bottega, situata vicino alla casa, e aveva iniziato a farla esercitare nel modellare la materia. La ceramica fresca era più morbida e quindi anche più facile di altri materiali come il bronzo.

Quando Noreen aveva preso domestichezza con la materia, aveva iniziato a modellare pure il legno, il bronzo e Viltor le aveva anche fatto provare con un pezzo d'oro. Quell'incantesimo era stato il più difficile. Infatti, non era riuscita a completare la modellazione del materiale ed era rimasta del tutto prosciugata dalle energie.

Si esercitavano sempre nel retrobottega oppure in luoghi isolati, dove non potevano essere sorpresi da altre persone. Rischiavano molto praticando quell'arte, ma Viltor le aveva assicurato più volte che se fosse sempre stata prudente, non avrebbe corso rischi. La magia non lasciava tracce, se non quelle più evidenti e chi non era un mago non era in grado di riconoscere gli incantesimi. La magia poteva, quindi, essere mascherata con facilità.

Prima che il mago si ammalasse, avevano iniziato a lavorare sugli eventi atmosferici come il vento e la pioggia e sulle piante e sulla terra. Noreen si era scoperta portata nel controllare il vento e la pioggia. Erano, infatti, i primi che aveva imparato a padroneggiare. Poi aveva preso confidenza anche con le piante e la terra. Quando l'aveva riferito a Viltor, quest'ultimo non era rimasto più di tanto sorpreso e si era limitato a sorriderle, soddisfatto di lei.

Per Viltor era naturale che lei imparasse in fretta gli incantesimi. Le aveva raccontato più volte che nella sua famiglia c'erano stati maghi potenti, a partire dalla madre.

A Noreen era capitato di chiedersi se la donna che l'aveva messa al mondo fosse ancora viva e se sì, perché non fosse mai venuta a trovarla. Tuttavia, crescendo aveva capito che forse non avrebbe mai ricevuto una risposta a quel quesito. In ogni caso, amava sua madre e i racconti del padre riuscivano a fargliela sentire un po' più vicina. Non la incolpava di non essere presente, nonostante non fosse a conoscenza del motivo che la teneva lontana. Suo padre si era limitato a dirle di non odiarla.

Quando Viltor finì di parlare con il signore che l'aveva fermato, i due continuarono per la strada che stavano percorrendo. Ezner era una città facile da visitare. Le strade erano dritte e portavano tutte al centro della cittadina dove era stato eretto, anni e anni prima, un castello, abitato dal re delle pianure di Veliy.

Il castello aveva un enorme cupola sulla cui cima partiva un'asta con attaccato all'estremità un grosso drago d'oro e d'argento. Quella statuetta, secondo la leggenda, era visibile da tutte le vie della città e si poteva scorgere anche nelle campagne circostanti. Noreen, da bambina, si era divertita insieme a Viltor a girare per tutte le stradine e appurare se la leggenda del drago fosse reale.

«Quindi è vero che il drago si può vedere da tutte le vie della città!» aveva esclamato, entusiasta, una volta finito il giro.

«Certo! Stai mettendo in dubbio quel che si racconta? Le leggende sono sempre vere, bambina mia» le aveva risposto, accarezzandole la testa e ammirando la statua che risplendeva sotto la luce del Sole.

Tutti i bambini erano spaventati da quella scultura. I genitori avevano l'abitudine di dire loro che se non avessero fatto i bravi, la Regina sarebbe venuta e, dopo averlo rianimato, avrebbe detto al drago di mangiarli.

La Regina d'ArgentoWhere stories live. Discover now