9. Di nuovo in viaggio

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Il giorno seguente passò in fretta e i ragazzi lo passarono dentro la casetta, alternando momenti di riposo a quelli di chiacchiere. Volevano essere pronti ad affrontare il viaggio e volevano stancarsi il meno possibile. Inoltre, non c'era molto altro da fare, se non esplorare l'isola.

Sarebbero partiti non appena il Sole fosse tramontato, in modo da poter viaggiare protetti dall'oscurità. Due draghi non sarebbero di certo passati inosservati ed era meglio essere prudenti, soprattutto finché si trovavano così vicini al luogo dell'attacco.

Noreen finì di preparare la sua borsa per prima. Non conteneva molto, solo alcune provviste e le varie armi di Sygal e Katla, la quale aveva trovato, girando per il villaggio, una lancia appuntita a ciascuna estremità. La preferiva alla spada, dato che la sapeva maneggiare meglio. Aveva restituito, quindi, la spada a Sygal, tenendosi la diwe. Avrebbe dovuto portarsi anche i vestiti dei ragazzi, non appena se li sarebbero tolti per trasformarsi.

Sygal le aveva trovato anche un mantello spesso da usare come coperta per riparare le gambe dalle sue scaglie durante il volo. Noreen strinse il tessuto, felice che Sygal avesse pensato a quel problema, che altrimenti le avrebbe causato molto fastidio.

Noreen uscì per prima della casa e si fermò a osservare il Sole che tramontava dietro al mare di Flut e alla colorazione del cielo, che andava dal giallo al rosa. Spostò lo sguardo su ciò che aveva intorno. L'erba era marrone, ma pian piano stava ricrescendo rigogliosa, come doveva essere prima dell'incendio. In quel momento, il prato davanti all'abitazione sembrava arancione e rosso e contribuiva a dare un'atmosfera magica all'isola. Le case, che di giorno apparivano nere a causa delle fiamme che le avevano divorate, in quel momento erano colorate in maniera diversa e brillavano come se il legno con cui erano state costruite scintillasse di luce propria.

Noreen fece un respiro profondo a quella vista. Se mai fossero tornati e ci fosse stata la possibilità, avrebbero dovuto riparare ogni casa e ridare vita a quel villaggio fantasma. Noreen provò a immaginarsi come doveva essere stato in origine, ma le venne difficile soprattutto a causa dell'assenza degli abitanti.

Sygal e Katla la raggiunsero in quel momento. I due giovani si presero un secondo per ammirare la loro casa. Partivano senza certezze. Non sapevano tra quanto sarebbero tornati, ammesso che ciò avvenisse.

Katla le porse il suo abito, verde scuro che aveva trovato Sygal per loro, e si preparò per essere trasformata. Noreen, questa volta, non dovette nemmeno chiudere gli occhi per immaginarsi la creatura candida al posto di Katla. La ragazza mutò in fretta e si spostò di lato, per lasciare spazio a Sygal di fare lo stesso. Il ragazzo si avvicinò per aiutarla a riporre nella sacca già piena i vestiti di Katla. Dopodiché, si svestì a sua volta e le diede anche i suoi. Noreen si concentrò su quello per non guardare Sygal che si trasformava.

Non appena sentì le due menti dei draghi a contatto con la sua, vigili e attente, si sentì subito meglio. Adesso che i loro sensi erano sviluppati al massimo ed erano guidati soprattutto dall'istinto, diventava più difficile per dei potenziali predatori passare inosservati e sperare di attaccarli senza che loro se ne accorgessero.

Sygal si accucciò sulle zampe, affondando gli artigli nel terreno fresco, permettendole di salirgli sulle spalle e di posizionare la coperta. Noreen trovò molto più comodo avere quel tessuto a proteggerla, anche perché non voleva rovinare il vestito nuovo. Aveva solo quello e immaginava che non avrebbe avuto occasioni di trovarne altri nelle prossime settimane o mesi. Allo stesso tempo, però, fu strano non essere più a contatto diretto con il corpo del drago. Sentiva i movimenti dei muscoli e delle spalle, ma erano attutiti rispetto a prima.

«Possiamo andare» mormorò, dando una pacca sul collo di Sygal. I due draghi non se lo fecero ripetere e scattarono verso l'alto, spingendosi con le possenti ali.

Noreen avvertì tutta la loro felicità di essere di nuovo liberi nel cielo e l'adrenalina per quella nuova avventura. In particolare, Sygal era entusiasta di visitare nuovi luoghi e di volare per le terre di Daktsee. Katla era un po' insicura, ma anche a lei era gradito quel viaggio e le andava più che bene allontanarsi per un po' da Noosh, per elaborare meglio la perdita delle persone amate e vedere qualcosa che non fossero le case distrutte e la natura che portava ancora i segni del massacro.


Volarono per tutta la notte e Noreen faticò a scorgere l'ambiente circostante a causa della scarsa luce. Si affidò ai sensi dei draghi, che da predatori quali erano, coglievano ogni dettaglio e potevano vedere anche oggetti a grande distanza.

Si mantennero abbastanza lontani dal pelo dell'acqua, non volendo correre il rischio di essere braccati da mostri marini com'era successo all'andata. Katla seguiva Sygal a breve distanza, dato che non sapeva bene come muoversi, non essendo mai uscita da Noosh prima. Il drago volava esitante, nonostante sapesse come sfruttare le correnti ascensionali. Sygal stava tenendo un ritmo molto più sostenuto e Noreen si rese conto solo in quel momento di quanto il ragazzo si fosse ripreso sia a livello fisico che mentale da quando era uscito dall'arena. Era molto più forte ora e, proprio per questo, le sue ali gli permettevano di volare più veloce. Katla era poco più lenta di lui, ma di certo non fuori forma. Essendo sempre rimasta a Noosh, aveva di certo trovato sempre da mangiare e aveva continuato a vivere libera.


Quando ormai il Sole stava sorgendo, il giorno seguente, raggiunsero le coste delle terre e si fermarono per una breve pausa. Noreen scese e ne approfittò per muovere le gambe atrofizzate.

I due draghi si erano distesi per terra e avevano richiuso le ali, per riposarle dopo tutte le ore in cui le avevano stressate. Noreen sondò le loro menti per assicurarsi che non fossero troppo stanchi ed entrambi si dichiararono pronti a ripartire non appena avessero ripreso un po' le forze.

Noreen, per rendersi utile, decise di prendere le borracce che avevano infilato nella sacca e di riempirle d'acqua, nel caso non ce ne fosse stata a disposizione nei giorni seguenti. Si mise quindi alla ricerca di un torrente o di qualche sorgente dolce.

Sygal fece per rialzarsi, allarmato, non appena la vide allontanarsi, ma Noreen lo tranquillizzò mostrandogli ciò che reggeva tra le mani. Il drago emise un breve brontolio d'assenso, ma Noreen lo sentì che analizzava i paraggi in cerca di qualsiasi tipo di minaccia. Confortata dalla presenza dei due draghi e dai loro sensi, si addentrò nella vegetazione, lasciandosi alle spalle la spiaggia. Si rigirò tra le mani il pugnale che Sygal le aveva imposto di portare sempre con sé. I due draghi erano pronti a venire in suo soccorso se ce ne fosse stato bisogno, ma avere un'arma con cui difendersi avrebbe permesso lei di guadagnare tempo e proteggersi mentre i due soccorritori accorrevano.

Trovò in fretta un torrente fresco e si chinò a riempire le borracce. Si sentiva più a suo agio ora che si trovava di nuovo sul continente. Si sentiva più vicina a Viltor e le sembrava quindi di essere più protetta, nonostante sapesse bene che così non era.

Si rialzò mentre richiudeva i contenitori e si guardò intorno guardinga, prima di incamminarsi verso i due draghi.

Ripresero subito il viaggio e si lasciarono presto la costa alle spalle. Le foreste di Bellinkut si stagliavano davanti a loro e Noreen non distolse lo sguardo dalla distesa di pini e conifere. Presto avrebbero raggiunto i boschi e sarebbero stati più protetti e nascosti. Sperava che non ci fossero troppi villaggi e viaggiatori a intralciarli. Girare con due draghi, per quanto volassero in alto, era pericoloso, essendo facilmente individuabili. Non temeva tanto i contadini o i civili, ma aveva paura che quelle persone avrebbero potuto avvisare il responsabile del massacro.


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Nuovo capitolo! Siccome era da più di una settimana che non pubblicavo e siamo alla Vigilia di Natale, pubblicherò un altro capitolo subito dopo questo!


La Regina d'ArgentoWhere stories live. Discover now