18. Il cavaliere

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Dopo alcune ore, anche Katla si risvegliò e i ragazzi consumarono un pasto veloce, prima di rimettersi in viaggio. Il temporale si era ridotto a una lieve pioggerella, che potevano sopportare e che non li avrebbe intralciati troppo. L'unico fastidio sarebbe stato quello di viaggiare con i vestiti bagnati. Noreen preferì volare con Sygal, per non stancare troppo Katla e perché, malgrado non volesse ammetterlo, le piaceva di più spostarsi con il ragazzo che con l'amica. Katla non protestò, ma si limitò a farle un occhiolino complice, mentre le squame bianche le ricoprivano il corpo con un unico movimento fluido e le ali spuntavano con uno scatto secco dalle scapole.

Il paesaggio sotto di loro cambiò in fretta. Si lasciarono alle spalle gli ultimi alberi delle foreste di Bellinkut e proseguirono per le colline di Cevix. Noreen spalancò gli occhi, sorpresa. Era strano non vedere più la vegetazione fitta, ma le campagne nude. Ogni tanto, incappavano in qualche villaggio, ma nessuna grossa città. Le colline erano più desolate delle pianure dov'era cresciuta Noreen. Capì cosa intendessero i mercanti quando parlavano delle colline come di un territorio selvaggio. Da quelle parti, prima di imbattersi in un villaggio o in altri viaggiatori, potevano passare anche settimane intere. Loro si spostavano in fretta perché i draghi erano veloci, ma le persone a piedi o con i cavalli ci avrebbero impiegato anche mesi per attraversarle tutte. Noreen osservò le colline verdi, ricoperte di coltivazioni. Trovò strani quei rigonfiamenti del terreno. In tutta la sua vita, aveva visto solo montagne e pianure. Non si era preparata a una vista simile. Le colline erano una via di mezzo tra le due.

I due draghi avanzavano rapidi. Avevano trovato una corrente ascensionale e si stavano facendo trasportare, sbattendo solo di tanto in tanto le ali. Non c'erano venti violenti a disturbarli e, per quello, Katla si era portata più avanti, volando al loro fianco. Noreen girò la testa per guardarla in tutta la sua bellezza: il bianco lucido delle sue squame sembrava quasi trasparente sotto il Sole mattutino e gli occhi, anch'essi candidi, somigliavano alla neve che aveva visto sulle vette delle catene montuose. Katla era davvero maestosa, ma preferiva il rosso sanguigno di Sygal. Osservò il collo sinuoso del drago sotto di lei e fissò la sua attenzione sulla cicatrice che tagliava la nuca del rettile e gli attraversava tutta la parte destra della gola quando era umano.

Fecero solo delle brevi soste durante la giornata. Sygal le fece capire di avere intenzione di fermarsi per più tempo solo quando il Sole stava di nuovo calando. Dopo aver individuato un boschetto che poteva essere adatto per riposarsi un po', Sygal rimase a mezz'aria, sondando con tutti i sensi affinati i dintorni. Noreen avvertì l'attenzione del drago focalizzarsi su qualcosa per poi scattare in allarme. Nello stesso istante, qualcosa si avventò su di loro e, prima che Noreen potesse realizzare cosa fosse, Sygal iniziò a precipitare verso terra. Noreen gridò, quando capì che una rete di ferro si era ingarbugliata nelle ali di Sygal, impedendogli di volare. Il drago si agitava frenetico, terrorizzato all'idea di schiantarsi al suolo. Per la prima volta, era spaventato di trovarsi per aria, perché non aveva il controllo del suo corpo. Più che per sé stesso, temeva per l'incolumità di Noreen, consapevole di non poter fare nulla per salvarla. Katla si fiondò verso di loro e afferrò una parte della rete, per rallentare la caduta di Sygal. Il drago rosso era, però, molto più pesante di lei e la belva candida finì solo per precipitare insieme a loro. Noreen provò a liberare entrambi dalla rete, ma i fili di ferro si erano incastrati nelle ali e bloccavano lei contro il rettile.

Sygal ruggì, ordinando a Katla di prendere Noreen e salvarla. La ragazza si rifiutò di staccarsi da lui. Avvolse le braccia intorno al suo collo e strinse le gambe alla sua schiena, ben sapendo che quello che stava facendo era stupido. Katla sbatté le ali più in fretta, ringhiando per lo sforzo. Per alcuni secondi, riuscì a frenare Sygal, ma il peso del drago prevalse sulle sue forze. Katla fece del suo meglio per farli atterrare nella maniera più delicata possibile. Sygal si piegò sulle zampe per attutire l'atterraggio di emergenza e Noreen emise un lamento, quando colpì con il mento le squame dure e pungenti del compagno.

La Regina d'ArgentoTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang